«A principio dunque che cominciò seguitare la maniera di Giorgione, non avendo più che diciotto anni, fece il ritratto d’un gentiluomo da Ca’ Barbàrigo amico suo, che fu tenuto molto bello, essendo la somiglianza della carnagione propria e naturale, e sì ben distinti i capelli l’uno dall’altro, che si conterebbono, come anco si farebbono i punti d’un giubone di raso inargentato, che fece in quell’opera; insomma fu tenuto sì ben fatto e con tanta diligenza, che se Tiziano non vi avesse scritto in ombra il suo nome sarebbe stato tenuto opera di Giorgione». Questo testo di Vasari accompagnava le foto…
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