La libertà di espressione, fondamento imprescindibile di ogni ordinamento democratico, porta con sé, nel mondo digitale, una percezione sfumata dei limiti e dei vincoli alla quale la stessa deve essere sottoposta anche online. Il linguaggio espressivo, infatti, se non correttamente utilizzato, può sfociare nell’offesa e nella violenza, soprattutto in un ambito come quello digitale dove ancor oggi si crede, erroneamente, nell’impunità delle azioni compiute. Espressione massima di questo fenomeno è il c.d. hate speech, inteso come vero e proprio incitamento all’odio, in considerazione del fatto che il solo scopo del discorso è quello di esprimere odio e intolleranza verso una…
Autore: Federica De Stefani
Il Garante della protezione dei dati personali sanziona Il Comune di Bolzano per aver monitorato la navigazione internet dei lavoratori in modo indiscriminato. La vicenda prende le mosse da un procedimento disciplinare a carico di un dipendente al quale veniva contestata la consultazione di Facebook e YouTube durante l’orario di lavoro. L’Autorità, nel proprio provvedimento, sottolinea alcuni importanti elementi che riguardano non solo il trattamento dei dati, ma anche il modus operandi del Comune, prima e durante il procedimento ispettivo. Il caso Dagli accertamenti effettuati dal Garante a seguito del reclamo presentato da un dipendente al quale veniva contestato il…