Soffrire di pressione bassa, o ipotensione, è abbastanza frequente e non deve assolutamente preoccupare. La pressione bassa, o ipotensione, è una condizione caratterizzata da valori pressori inferiori alla norma. In termini numerici, un individuo soffre di ipotensione quando la sua pressione arteriosa a riposo scende al di sotto dei 90/60 mm Hg. Seppur meno frequente della più grave e preoccupante ipertensione, la pressione bassa è un disturbo piuttosto diffuso che, specie nella stagione calda, è frequentemente associato a stanchezza generalizzata e capogiri” L’ipotensione patologica può essere riscontrata in malattie di varia natura, che possono causare cali pressori improvvisi o cronici.…
Autore: FARMACIA DI MURIA
Sono considerati i malati immaginari dell’era moderna, ovvero ipocondriaci al tempo di internet che cercano in rete la conferma medica a sintomi che si convincono di avere ma che, in realtà, sono frutto della loro immaginazione, quella sì non del tutto sana. Li chiamano “cybercondriaci”, acronimo fra cyber e ipocondriaci coniato già da tempo, perché sfogano online le loro preoccupazioni sul proprio stato di salute: un fenomeno che solo negli Usa si stima colpisca almeno otto persone su dieci, mentre in Italia interessa il 32,4% della popolazione. Dopo un precedente studio condotto dalla Microsoft sulle ansie prodotte dalle ricerche web…
I carboidrati trasformati sono tutti i prodotti da forno o simili che troviamo al supermercato, ossia biscotti, torte, merendine, patatine fritte e snack in genere… e tutti quelli ad alto Indice Glicemico (IG) come pane bianco, pasta, riso eccetera. Questi carboidrati derivati dai prodotti trasformati e raffinati, secondo un nuovo studio, ci mettono a rischio dipendenza da cibo, poiché agiscono sui centri del piacere del cervello, stimolando la continua ricerca di appagamento e le voglie irrefrenabili, proprio come una specie di droga. A sovrintendere questo processo di ricompensa c’è la dopamina, un neurotrasmettitore che viene prodotto proprio a seguito di…
La gotta è una malattia data dall’accumulo di acidi urici depositati a livello delle articolazioni e dei tessuti vicini. Anche se non tutte le persone con elevati livelli di acidi urici nel sangue sviluppano la gotta, l’eventuale presenza di questi accumuli può danneggiare le articolazioni e causare dolore, il principale obiettivo quindi è quello di limitare l’iperuricemia, ovvero la sovrabbondanza di acidi urici nel sangue. L’iperuricemia può rimanere asintomatica a lungo, ma nel momento in cui cominciano a comparire i primi dolori articolari sono generalmente a carattere acuto. Le cause di questa malattia sono sia genetiche che ambientali. L’alimentazione gioca…
Il 96% dei pazienti oncologici italiani soffrono di disturbi come diarrea, vomito e altri disturbi gastrointestinali e solo il 24% dei malati chiede aiuto al medico oncologo, mentre il 43% cerca di risolvere questi delicati problemi da sé. I dati del sondaggio, condotto su circa 400 italiani colpiti da tumore, sono stati presentati nel convegno nazionale “Qualità di vita del Paziente Oncologico: Alimentazione e Nuove Terapie” . La qualità di vita svolge un ruolo decisivo nell’adesione alle cure. Spesso i pazienti interrompono i trattamenti proprio a causa dei disturbi causati dai farmaci. Per questo è fondamentale individuare, a paragonabile efficacia…
Le malattie cardiovascolari hanno un’elevata prevalenza ed incidenza e sono generalmente associate con un alto rateo di mortalità e ospedalizzazione, inoltre in molti casi il tempo diventa un fattore cruciale e per molti soggetti è necessario un monitoraggio continuo. Al dipartimento di cardiologia dell’Università di Brescia hanno messo a punto un progetto che aveva lo scopo di valutare l’efficacia del monitoraggio remoto tramite tecnologie di telemedicina e trasmissione dati. Il monitoraggio prevedeva l’uso di un elettrocardiogramma, monitoraggio della pressione arteriosa e holter ECG come prevenzione primaria per sottoporre a screening soggetti sani o controllare pazienti a rischio come soggetti con…
Gli studiosi dell’Università di Edimburgo sono riusciti a realizzare un test del sangue che permette di capire se il paziente che presenta dolori al petto sia, o meno, effettivamente a rischio infarto. Lo studio, pubblicato su The Lancet, è partito dalla consapevolezza che una delle ragioni più comuni per le quali i cittadini si recano al Pronto Soccorso è il sospetto di essere stati colpiti da sindrome coronarica acuta per dolore toracico che si irradia al braccio sinistro. Questo giustificato allarmismo, oltre a procurare stress nel paziente, risulta oneroso poiché per diagnosticare l’infarto sono necessari ripetuti test. Ma oggi, grazie…
I rimedi contro la sbronza che di solito utilizziamo sono inutili, secondo una ricerca condotta dall’Università di Utrech. C’è chi beve tanta acqua per contrastare la disidratazione e l’alcol ingerito, e chi mangia prima di andare a dormire sperando di evitare i postumi della sbronza. Ma a quanto pare non vi è possibilità reale di evitare il mal di testa, la nausea e la stanchezza tipiche di un consumo eccessivo di alcolici. Sono ben due le ricerche presentate al congresso europeo di neuropsicofarmacologia ad Amsterdam, condotte dallo stesso team che sottolineano come gli effetti collaterali di una ubriacatura saranno destinati…
La pancia gonfia colpisce almeno il 20% della popolazione italiana, circa 12 milioni di persone. Se si eliminano i cibi che fermentano troppo nell’organismo, il risultato è garantito. Lo dimostra una ricerca scientifica tutta italiana. Lo studio scientifico ha valutato l’efficacia di una nutrizione basata sull’eliminazione dei cibi che fermentano troppo nell’organismo, gli alimenti cosiddetti FODMAP, cioè ad alta capacità fermentativa, di cui fanno i legumi, alcune verdure (carciofi, broccoli, aglio), frutti (cachi e anguria), cereali (frumento e segale), elementi come fruttosio (contenuto in mele, pere, pesche, mango), lattosio (latte e formaggi morbidi e freschi), e infine polioli (contenuti in…
La sedentarietà fa male anche al nostro fegato. Un nuovo studio coreano mostra una associazione diretta tra la sedentarietà e la steatosi epatica non dovuta al consumo di alcol: anche il fegato di chi non eccede con le bevande alcoliche risente dell’immobilità prolungata diventando maggiormente esposto al rischio di accumulo di grasso. Questa condizione, chiamata steatosi epatica non alcolica (NAFLD) o fegato grasso non alcolico, è caratterizzata da un ampio spettro di lesioni dell’organo, aumenta il rischio cardiovascolare e in alcuni pazienti può anche evolvere verso patologie epatiche più gravi, con una fase infiammatoria definita steatoepatite non alcolica (Non Alcoholic…
Saper leggere le etichette dei prodotti alimentari significa poter scegliere in maniera consapevole e responsabile, secondo le proprie esigenze. E’ fondamentale conoscere le informazioni relative al contenuto del prodotto tenendo conto di alcuni importanti aspetti che devono contraddistinguere un’etichetta, ossia facile lettura, chiarezza, leggibilità e indelebilità. Tra le informazioni obbligatorie da inserire in etichetta vi è l’elenco degli ingredienti da riportare in ordine decrescente, che identifica la loro percentuale di utilizzo nel prodotto, preceduti dalla parola “ingredienti”. Tra questi, un ruolo di spicco spetta agli allergeni che le aziende, rispetto agli altri ingredienti riportati, sono obbligate ad evidenziare in grassetto…
La tosse è un riflesso fisiologico, il nostro corpo lo innesca come agente difensivo delle vie aeree quando queste sono irritate per la presenza di corpi estranei o agenti irritanti, o come sintomo di un’infezione batterica o virale, frequentemente laringiti, faringiti o bronchiti. La tosse si innesca come un riflesso, indotto per attivazione dei recettori sensitivi posti lungo laringe e faringe, da cui si trasmette poi un segnale che dalle fibre nervose stimolano la contrazione della muscolatura toracica generando l’espulsione improvvisa di aria che definiamo ‘tosse’. Non tutta la tosse è uguale però. In genere ne classifichiamo due che si…