Autore: Fabio Cinnadaio e Associazione Nazionale Sociologi

Fabio Cinnadaio è laureato in Sociologia presso l'Università degli Studi di Salerno

L'ANS, Associazione Nazionale Sociologi, è stata fondata a Roma nel 1982. Tra i suoi scopi primeggiano la promozione del ruolo del sociologo, il contributo allo sviluppo delle scienze sociali, gli scambi di convegni, la realizzazione di ricerche, gli scambi culturali e la collaborazione con altre associazioni ed enti nazionali ed internazionali.

Dal 2004 presiede l'ANS il dr Pietro Zocconali .

Tra gli altri, hanno ricoperto la carica di presidente ANS i prof.ri Paolo De Nardis e Michele Marotta , dell'Università “La Sapienza” di Roma.

L'Associazione non ha fini di lucro e si autofinanzia con donazioni e con la citazione annuale versate dai soci.

Mentre i Convegni sono organizzati per lo più dagli organi nazionali e dipartimentali, le ricerche e la formazione sono curati dai numerosi Laboratori ANS nelle varie regioni d'Italia.

Di seguito i link per entrare in contatto con le sedi regionali dell'associazione:

»Dipartimento Abruzzo »Dipartimento Basilicata »Dipartimento Calabria »Dipartimento Campania »Dipartimento Emilia-Romagna »Dipartimento Friuli Venezia Giulia »Dipartimento Lazio »Dipartimento Liguria »Dipartimento Lombardia »Dipartimento Marche »Dipartimento Molise »Dipartimento Piemonte »Dipartimento Puglia »Dipartimento Sardegna »Dipartimento Sicilia »Dipartimento Toscana »Dipartimento Trentino-Alto Adige »Dipartimento Umbria »Dipartimento Valle d'Aosta »Dipartimento Veneto


Il rispetto delle regole, sia nello sport che nella società, si fonda prima di tutto sul rispetto degli altri al fine di garantire equilibrio sociale e convivenza di soggetti diversi.Senza regole ci sarebbe tanta confusione, verrebbe meno quel bene comune che motiva una società civile. Esperti ed Istituzioni, in questo momento difficile, hanno varato una serie di regole di comportamento specifiche per tenere la situazione contagi sotto controllo. Tutti abbiamo una gran voglia di vederci ed abbracciarci, ma in questo passaggio importante serve il buon senso.Dr. Giuseppe Presta, sociologoSegretario Sociologi Ans LombardiaSociologi Ans Lombardia

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Sono quelli della prima linea. Donne e uomini. Tanti di loro sono stati centrati dal virus: migliaia i contagiati e troppi morti. Un prezzo maledettamente salato.Il 12 maggio cade il loro compleanno. Cade il bicentenario dalla nascita della Signora con la lanterna, Florence Nightingale, fondatrice della moderna assistenza infermieristica. Auguri! Perché avete resistito alla bolgia di un sistema sanitario a rischio collasso. Auguri! Perché avete lavorato in condizioni limite, a livello fisico e psicologico. Auguri! Perché avete convissuto con la paura di ammalarvi e di infettare i vostri familiari. Auguri! Perché siete stai accanto ai malati oltre l’ultimo respiro. Auguri!…

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Quando la crisi e le difficoltà costringono al cambiamento si può assistere ad esperimenti a volte azzardati che nascono però dalla resilienza e dallo spirito di adattamento/sopravvivenza: è il caso di alcuni imprenditori che cercano di reinventarsi, salvano posti di lavoro e mettono a disposizione le loro competenze per la comunità. Ripartire può anche significare, intrinsecamente, prendersi carico degli altri Gensabella Daniela, sociologa Vice presidente Sociologi Ans Lombardia Sociologi Ans Lombardia

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Cambiano le nostre foto. Cambia lo stile dei post.Il mondo sospeso sta stimolando nuovi stati d’animo. Prima pubblicavamo foto di bramati paesaggi esotici, lontani da noi, staccati da casa. C’era voglia di evasione, di allontanamento.Oggi, invece, questo vivere sconnesso ci incita a pubblicare la contrada dove siamo cresciuti, il luogo delle belle passeggiate, il nostro mare, la nostra montagna. La semplicità delle radici. Andiamo a scovare valori e tradizioni che davamo per bollite. Torniamo ad onorare ciò che eravamo. Oggi, prendiamo quello che realmente ci serve tra eredità del passato e guide di un tempo. Il buio sta mostrando nuova…

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La coercizione tramite l’uso legittimo della forza talvolta sembra indisporci e sconcertarci più delle aggressioni delinquenziali e predatorie. Forse perché la dimensione sovrana dello Stato agente grazie proprio al monopolio dell’uso legittimo della forza, ci restituisce, come in uno specchio deformante alla rovescia, la vera immagine di noi stessi, esseri umani, così distanti oramai dall’istintività animale, ma può darsi peculiarmente perciò così imprevedibili.Sociologi Ans Lombardia

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L’aspetto mondiale della pandemia pone l’accento su una riflessione importante: cosa può considerarsi pubblico e cosa invece deve restare privato? Ecco, la salute non può più essere pensata come un bene privato, ma ha tutte le caratteristiche di un bene comune globale. Il movimento delle persone oltre i confini di ogni nazione, fa sì che per essere al sicuro uno, debbano essere al sicuro tutti: questo richiede una serie di comportamenti responsabili da parte di ciascun membro di una Comunità.Gensabella Daniela, sociologa Vice presidente Sociologi Ans Lombardia Sociologi Ans Lombardia

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Il timore del contagio, in Fase 2, ci sta rendendo tutti più vigili ed ossessionati al controllo. Chiusi in casa eravamo solidali e partecipi in una sorta di alleanza collettiva: lontani, ma vicini. Ora che siamo tornati a calcare il suolo sociale, invece, sfoggiamo un controllo paranoico e smisurato. Da dietro la mascherina guardiamo gli altri con timore e distacco. La nostra protezione di stoffa diventa di ferro. I nostri occhi scoperti non stanno sorridendo per i nuovi spazi ritrovati. Tutto questo non fa bene alla società e alla persona. Contro il virus serve ancora solidarietà e tanta responsabilità, non…

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Si muore ancora. Non è finita. A spegnersi sono sopratutto i nonni. Vanno avanti, trascinati dal virus. Restano i più esposti al contagio, hanno difese basse quanto le loro forze. Ma è dovere per tutti proteggerli dal virus e dai pregiudizi sociali.Donne e uomini, in silenzio, invisibili. Visi scavati dalle rughe della vita, dai sacrifici, dall’esperienza, dal lavoro e dalla pazienza. La loro forza l’hanno consumata per lasciarci anni di benessere. Periodi dei quali abbiamo indegnamente abusato. Capiremo che potremmo correre quanto vogliamo, ma che resteranno i vecchi a conoscere la vera strada. Sociologi Ans Lombardia

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