Si avverte da tempo un vuoto di leadership politica, unitamente ad un vizio antico, quello di andare ognuno per conto proprio. Una moltitudine di Comuni, più o meno piccoli, ciascuno con la pretesa di essere autosufficiente, di bastare a se stesso, a volte solo un alibi che nasconde l’ambizione di alcuni a costruire carriere, utilizzando la municipalità come moneta di scambio per soddisfare le proprie ambizioni personali. La fine dei partiti, la distruzione di una classe dirigente che veniva selezionata severamente ha fatto il resto, con il paradosso che oggi, dopo decenni di traguardi raggiunti, con la costruzione identitaria di…
Autore: Egidio Marchetti
Si è sempre detto che la matematica non è una opinione, espressione che indica l’esattezza aritmetica di un calcolo, che non può essere confutato da altri ragionamenti. Lo stesso concetto si può estendere alla geologia, per dimostrare la rischiosità del suolo, alla geometria per dimostrare la lunghezza di una retta o di un tracciato e così via, all’economia per dimostrare l’equilibrio dei conti, tra entrate ed uscite. Ebbene, questi princìpi sembrano non valere in Italia, dove la tecnica applicata ai trasporti, è divenuta una mera manifestazione di opinioni contorte e sballate. Così appare il progetto della nuova Linea ad Alta…
Dopo decenni di immobilismo, di ritardi, di promesse mancate e di parole al vento, dove il Cilento è stato sempre il fanalino di coda, penalizzato dal “napolicentrismo” e dal prevalere degli interessi di altri territori, oggi si pianificano infrastrutture che potrebbero finalmente liberarlo dall’isolamento. Probabilmente si tratta di opere pensate altrove ed a beneficio di altri ambiti, anche se a trarne vantaggio sarebbero indiscutibilmente anche i cilentani. Il completamento dell’aeroporto di Pontecagnano e la sua gestione integrata con quello di Capodichino, tramite la Gesac, rappresentano una pietra miliare nel sistema dei trasporti salernitani, ponendo la nostra provincia in una posizione…
Nel nome del suo “padre attuatore”, Mario Draghi, si aprì una crisi di governo, sfociata nella coalizione delle larghe intese. Un’ occasione imperdibile per mettere a posto i ritardi infrastrutturali, le arretratezze tecnologiche di un Paese dove da decenni convivono varie anime, tra cui spicca quella di un Mezzogiorno arretrato, povero e spopolato, seppure in grado di fornire i suoi migliori cervelli all’altra Italia, quella ricca, progredita ed in continua espansione. L’avvio di questo Piano, dalle aspettative messianiche e miracolistiche, ben presto si è scontrato con l’inadeguatezza di una macchina burocratica, dai Comuni, alle Regioni fino ai Ministeri, per troppi…
Può un Paese discutere e dividersi su uno spot pubblicitario, magari tramite post sui social network? Questa è la misura dell’assenza di impegno civile, della carenza di partecipazione e di confronto, della distruzione dei contenitori che un tempo costituivano i pilastri della società democratica. I partiti politici, i sindacati, le associazioni di categoria, i circoli culturali, gli oratori, le biblioteche, le piazze, le assemblee, erano partecipate e costituivano il sale della democrazia e della crescita culturale. Categorie, alcune forse sorpassate, che contribuivano alla circolazione delle idee, a formare una coscienza, una identità, un idem sentire.Da qui si intrecciava una…
Mentre si registrano nuove adesioni all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento, occorre una riflessione sulle ragioni e le opportunità di questa scelta. Da oltre un decennio questa comunità non ha remato insieme nei momenti cruciali, dividendosi in modo perdente di fronte ai processi politici di spoliazione che hanno impoverito il livello dei servizi ed alimentando infine il fenomeno dello spopolamento delle aree interne. La soppressione dell’Asl Salerno 3, il costante smantellamento dei reparti e degli Ospedali, la soppressione del Tribunale di Sala Consilina a vantaggio di quello di Lagonegro. Ed ancora, la decisione degli ultimi governi, con il beneplacito della regione…
Una pagina tragica, avvenuta dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943, colpendo dei civili inermi, senza che ci fosse la benchè minima presenza di siti militari. Furono colpiti proprio i due rioni più antichi, quelli che un tempo erano i Casali di Spio e di Corinoti, una ferita proprio nel cuore dell’identità vallese. Questo fu il destino anche di altre comunità salernitane, falcidiate da bombardamenti indiscriminati nell’estate del ’43: Eboli, Roccadaspide, Sapri e Salento, comunità presenti nella manifestazione con qualificati relatori che hanno raccontato compiutamente gli orrori della guerra. Una sorta di catena di morte e distruzione che ha segnato i…
Sembrerebbe che ci sia ancora qualcuno contrario a quest’opera, sacrosanta e tardiva, che ci libererebbe dalla schiavitù dell’intasamento viario di una strada, divenuta oramai un bazar. Ci fu un tempo lontano in cui per raggiungere Napoli e Salerno in carrozza si era obbligati a cambiare i cavalli strada facendo, non senza qualche antipatico imprevisto, allorquando si veniva fermati da loschi ceffi che chiedevano un obolo, pena coercizioni di vario tipo. L’ avvento dello Stato di diritto evidentemente non impedisce a qualcuno di sentirsi ancora depositario di una sorta di “pedaggio” da esigere, sotto forma di un supplizio: quello della “processione…
Provo rabbia e dolore da quella notte, pur non essendo stato suo amico o parente. Ne ammiravo il coraggio e la visione politica, merce rara di questi tempi e da queste parti. Ma, prima di tutto, era un uomo e, come tale, meriterebbe rispetto. Trovo semplicemente vergognoso che in 4750 giorni non sia stata scoperta la verità. Tredici anni senza giustizia. Reputo invece inutile la processione annuale, quasi un rito purificatore, una liturgia laica, dove tanti fanno a gara ad apparire, a presenziare. Come a volersi mettere la coscienza a posto. Sono stati scritti libri, rilasciate centinaia di interviste, addirittura…
Se prendiamo per veritiera l’affermazione di Feuerbach secondo cui “noi siamo quel che mangiamo”, a maggior ragione chi viene a scoprire i nostri luoghi, utilizzerà la tavola per conoscerci meglio. Purtroppo molti operatori preferiscono appiattirsi sulle mode del momento, scimmiottando ricette che ci vengono narrate dalla vulgata imperante degli chef di grido, con l’utilizzo di materie prime costose o comunque non autoctone. Eppure non è complicato capire come la strada più agevole sarebbe quella di promuovere in primis i nostri prodotti, ma soprattutto le ricette della tradizione popolare, sia quella contadina che marinara. Non solo l’olio d’oliva, i vini, le…