Autore: Don Luigi Rossi

     La ricorrenza della giornata della memoria ricorda la nerissima pagina dell’olocausto. Tentare di comprendere risulta impossibile, comunque è necessario conoscerne la portata, anche se racconta l’indicibile. Certamente non è una vicenda ineluttabile. Fu pensato e realizzato in una società che sperimentava uno stadio avanzato di civilizzazione, reso possibile ricorrendo alla tecnica e giustificato da orientamenti culturali che combinavano fattori ordinari e specifiche strategie di potere diffuse capillarmente.      Come dimenticare i crimini perpetrati? Le selezioni alla banchina, pile umane di uomini e donne ammassati l’uno sull’altro in attesa di essere inceneriti, esecuzioni di massa, cremazioni a cielo aperto…

Leggi tutto

     Ignazio di Antiochia ha indirizzato agli Efesi una lettera, oggetto della seconda lettura del breviario della scorsa domenica. Egli rivolge un caldo invito al “venerabile collegio dei presbiteri, degno di Dio, è così armonicamente unito al vescovo, come le corde alla cetra. In tal modo nell’accordo dei vostri sentimenti e nella perfetta armonia del vostro amore fraterno, s’innalzerà un concerto di lodi a Gesù Cristo. Ciascuno di voi si studi di far coro”. Sarebbe interessante conoscere il pensiero del presule della diocesi di Vallo su questo argomento anche per prevenire ulteriori stonature a causa dell’irrimediabile allentarsi delle corde…

Leggi tutto

La liturgia della Parola della festa del Battesimo di Gesù si apre col Libro di consolazione attribuito al profeta Isaia. Egli conforta il popolo esiliato, al quale prospetta la liberazione come ritorno in patria grazie a un nuovo esodo, glorioso e prodigioso, che pone fine alla schiavitù. Ciò diventa possibile se si è disponibili a rinnegare l’empietà e vivere con sobrietà, giustizia e pietà. È una situazione, quella vissuta dagli Ebrei tanti anni fa, molto simile alla condizione nella quale oggi è precipitata l’umanità. La paura, generata dalla pandemia, e l’egoismo del possesso determinano una diffusa ingiustizia, sempre più insopportabile.…

Leggi tutto

La liturgia di questa domenica presenta l’icona della maternità. L’evangelista intreccia la nascita di Giovanni il Battista con quella di Gesù, anello di congiunzione è l’incontro tra Maria ed Elisabetta, preludio della Salvezza donata a ogni creatura. Dal passo del vangelo trasuda la gioia di due donne, modello per noi cristiani, come Maria chiamati a portare Dio agli altri. Ciò è possibile se anche in noi, come in Lei, battono all’unisono due cuori: il nostro e quello misericordioso di Dio. Impariamo, perciò, a respirare il respiro del Padre per partecipare della Salvezza. Dopo l’annuncio, Maria si reca da Elisabetta; varca…

Leggi tutto

La generosità è il metro per misurare il nostro grado di felicità e la vicinanza alla salvezza. Cosa dobbiamo fare? È la domanda che rivolsero a Giovanni Battista e che oggi anche noi ci poniamo. L’interrogativo coinvolge tutte le categorie di persone alle quali il Precursore raccomanda di rimanere nel proprio stato, essere sempre pronti a dare il proprio dovere, disposti ad assumere le caratteristiche della propria umanità e ad agire di conseguenza, generosi, se è richiesto, donare una tunica per riscaldare il freddo del corpo e la solitudine interiore del fratello. Queste raccomandazioni, praticate dal Battista, fanno crescere il…

Leggi tutto

Se Dio è buono e il creato armonioso perché allora il male? Ogni giorno tante situazioni ci fanno sentire parte di una umanità umiliata, violenta perché violata, affamata e, quindi, ribelle. Dopo tante esperienze e tanto patire dobbiamo riconoscere che il male esiste nel cuore dell’uomo. La Bibbia attribuisce questa radice negativa al desiderio di mettersi al posto di Dio. Oggi noi viviamo sempre più questa sensazione; per i grandi progressi tecnici non accettiamo limiti. Intanto cresce la condizione d’incertezza e i dubbi inducono a ricercare antidoti alla disperazione. È una sensazione superabile se c’impegniamo ad andare oltre il contingente…

Leggi tutto

Per la festa di Cristo Re siamo stati invitati ad esaltare la relazione d’amore di una Persona che eleva la sua voce per ricordare a tutti che è ancora possibile costruire storie di pace e di solidarietà, trasformare la famiglia umana in testimone fedele dell’esodo di liberazione verso la pienezza del Regno del Padre. È la missione della chiesa, indispensabile testimonianza del difficile equilibrio dell’essere istituzione calata nelle vicissitudini del tempo ma impegnata a svolgere la funzione profetica, essere sale e luminoso kairos per l’umanità. L’invito di papa Francesco a partecipare al sinodo costituisce una provvidenziale opportunità per procedere al…

Leggi tutto

Nell’attuale panorama politico nazionale e regionale, in cui molto spesso il vuoto di pensiero e la diafana ed effimera realtà di un’immagine costruita a tavolino prevalgono sulla concretezza di una solida preparazione e di programmi concepiti veramente per il bene comune, la riflessione sull’uomo e il suo comportamento possono illuminare un dibattito scarso d’idee, perché privo di ideali, minati dall’appiattimento che insidia il pluralismo quando credi ed ideologie sono condizionati dal pragmatico culto dell’utile. Intanto, nell’indifferenza generale, coraggiosi cirenei hanno proposto fecondi spunti nel rinnovato interesse per la microanalisi attenta a recuperare il vissuto, inteso come reazione a forzate sintesi…

Leggi tutto

La celebrazione dei beati e la commemorazione dei defunti sono una occasione per ravvivare la speranza in una possibile, concreta promozione dell’umanità. Il cuore sente e la mente riflette sul significato della santità presente nel nostro quotidiano grazie alla folla di fedeli che vivere il vangelo, “capaci di compieresanti della porta accanto”, capaci di miracoli di onesta e vincere un pietoso buonismo perché impegnati a far funzionare meglio il mondo praticando la normalità del bene. E’ una santità offerta a tutti coloro che riescono a scoprire la bellezza della fragilità cristiana. Di recente sono stati pubblicati dei saggi che hanno…

Leggi tutto

Caro direttore, continuo ad indirizzarti lettere dalla diaspora, cioè da una dimensione dell’animo che sperimenta una sorta di dispersione, costretto ad abbandonare il contesto di origine socio-culturale per la difficoltà nel riconoscersi nel gruppo di appartenenza. Immagino già le critiche dei benpensanti nel leggere il titolo di questa nota, ma ti assicuro che è la trascrizione notarile di come si sono svolti due momenti significativi della prima settimana di esperienze sinodali in diocesi: la inaugurazione in Cattedrale e la riunione del clero in una delle foranie, teoricamente la più accorsata. Circa la concelebrazione inaugurale è emerso, come hanno sottolineato anche…

Leggi tutto