Autore: Carmine Troccoli

Ma nonostante il calo pauroso del numero dei ragazzi, la vita in seminario scorre serena. “Il numero ridotto degli alunni, scriveva il rettore del seminario sul giornalino interno ITINERARIO che aveva fondato, ha favorito un maggiore clima di famiglia e di distensione ed ha consentito di potere seguire meglio gli alunni nella loro formazione. Ha favorito lo svolgimento di alcune attività che risultavano un momento forte nella vita del nostro seminario”. Infatti in occasione del 50° di ordinazione sacerdotale di mons. D’Agostino “il seminario, in una atmosfera di serena ed intima letizia familiare” scriveva il Bollettino Diocesano, ha voluto tributare…

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Nel 1960 la crisi del seminario sembra superata. L’impegno di tutti per il reclutamento dei ragazzi sembra avere sortito effetti sorprendenti. A dieci anni esatti si ripeteva lo stesso fenomeno verificatori con mons. Savarese. I nuovi alunni sono quarantatre. Ci sono classi numerose: in terza media sono 26, in seconda media 24, addirittura la prima media registra quarantadue ragazzi. La vita del seminario si arricchisce di tante iniziative anche extra-scolastiche. E, non poche volte, in maniera eccellente, tanto da interessare la stampa. Infatti in occasione dell’onomastico del vescovo nel 1960 gli alunni presentano nella sala-teatro gli auguri al vescovo con…

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Nell’agosto del 1966 mons. De Leo viene nominato pro-rettore del Seminario Regionale di Salerno. Il giornalino interno TELESTAR nel dare la notizia aggiungeva”… (Mons. De Leo) dopo essere stato il NOCCHIERO esperto della navicella del nostro seminario per ben diciannove anni, durante i quali ha seminato abbondantemente i tesori della scienza e della bontà nelle menti e nei cuori di centinai di alunni, molti dei quali sono oggi zelanti sacerdoti e stimati professionisti, è stato nominato rettore del Pontificio Seminario Regionale di Salerno, il maggiore d’Italia… Dalle colonne di TELESTAR vi esprimiamo tutta la nostra gratitudine per il bene fattoci…

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A conclusione dell’anno scolastico 1954-55 le domande di ammissione in seminario incominciano a diminuire. “Eravamo abituati,” scrive mons. Savarese, “a vedere moltiplicarsi le vocazioni senza troppa fatica.” Ci si accorge che, per il passato, il seminario si riempiva perché era stato l’unico punto di riferimento per chi voleva studiare. E quando lo Stato istituisce in tanti paesi del Cilento le Scuole Medie le domande di ammissione in seminario diminuiscono in maniera paurosa. Già al momento dell’inaugurazione della nuova cappella nel 1952 mons. Savarese dice di avere affrontato tanti sacrifici perché il seminario non è un Istituto qualsiasi, ma va inteso,…

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Se lo chiedeva mons. Domenico Savarese (1947-1955) in una comunicazione al clero. Il vescovo, rispondendo a se stesso, affermava che il seminario è un campo dove vengono coltivati i semi che mandano i parroci e che risentono dell’ambiente di provenienza. Il vescovo fa un’analisi precisa delle vocazioni. “Molte” scrive “sono le cause della rarefazione delle vocazioni sacerdotali. La mancanza di vocazioni” continua il vescovo “procede di pari passo con la scristianizzazione della società. E’ chiaro che quando manca una visione cristiana della vita assai poco si può capire della sublime dignità del sacerdote: ed assai poco desiderabile appare la sua…

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Col passare degli anni il seminario diventa una grande famiglia, dove si prega, si studia e si ascolta la Parola di Dio. Si svolgono, ogni mese, i ritiri spirituali predicati da sacerdoti esperti, extra-diocesani. P. Gianluigi Fontana, padre spirituale dei liceali del Seminario Regionale di Salerno, è presente in più occasioni. Le sue istruzioni sono ascoltate con profitto dai ragazzi. C’è pure il “sano divertimento”. In occasioni particolari, come a carnevale, si mettono in scena bozzetti spiritosi, monologhi e fare sono la guida, dopo gli anni Cinquanta, del vicerettore don Giovanni D’Angiolillo. Egli, negli anni Sessanta, organizzata, addirittura, un campionato…

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Le Regole del seminario di Vallo dettate da mons. F. Cammarota nel 1934 e le normative di mons. Don Savarese nel verbale della Visita Pastorale del 1949 furono le linee-guida del Pio Istituto, “tormento e corona” dei vescovi, dagli anni Trenta alla metà degli anni Settanta del Novecento. Il 28 novembre 1939 mons. Francesco Cammarota (1917-1935) inaugurando il nuovo seminario riservò a sé la direzione. E’ solo nel 1934 che nomina il primo rettore nella persona del can. don Donato Baldo, che dal 1930 aveva svolto le mansioni di vicerettore ed aveva collaborato nell’amministrazione del seminario. Il canonico Baldo conserverà…

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