Autore: Bartolo Scandizzo

A metà strada svolto verso la contrada Cafasso e, prima ancora di arrivare nel borgo rinato dopo l’acquisizione da parte del comune dell’ex tabacchificio, oggi NEXT, e continuo a pensare all’uomo politico che ha concretizzato il sogno di tanti capaccesi-pestani. Più avanti, ecco che si materializza la nuova sistemazione della viabilità del borgo che pure aspettava da tempo una revisione.

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Nell’XVIII EDIZIONE 2023, fu premiato Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.
Ecco i premiati del 2024: Angelo Raffaele Marmo
Condirettore del Quotidiano Nazionale
Il Resto del Carlino – La Nazione – il Giorno
RICONOSCIMENTI
Enrico Coiro
Beniamino De Michele
don Angelo Fiasco
don Marco Jaroslav
Semehen
Pietro Marmo
Aldo Rescinito
don Martino Romano
Lillino Tacelli
Giuseppe Vuolo.
RICONOSCIMENTI SPECIALI
Arsenio Cutolo
Stefano Federico
Luigi Pandolfo

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17 novembre 2024 – XXXIII domenica del tempo ordinario – La seconda venuta di Cristo – Facciamoci trovare vigili. Mancano due settimane alla fine dell’anno liturgico durante il quale abbiamo letto il Vangelo di Marco. Domenica prossima si conclude con la Festa di Cristo Re. Il passo odierno ci parla della seconda venuta di Cristo in cui sarà pronunciata l’ultima e definitiva parola su ognuno di noi. Il Vangelo è una buona novella e certamente il passo non intende incutere paura. Marco infatti presentando il discorso escatologico di Gesù e raccontandoci la parabola del fico ci invita a meditare sul…

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Si ha un distinguo tra le stature della cattedrale trasferite in seguito al crollo e le statue della confraternita del Rosario. Nel lato epistola, corrispondente al lato destro di chi entra nella chiesa si hanno le statue di Santa Filomena (oggi vi è una statua di un papa che i capaccesi considerano San Pietro Apostolo). In verità San Piretro non è rappresentato con la tiara papale perché la stessa è stata usata dai papi successivi  a Pietro. Potrebbe rappresentare San Silvestro Papa.

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La volontà di tornare ad essere protagonisti è sostenuta in modo convito anche dallo stato che assicura risorse aggiuntive ai comuni che “fondono” i loro destini mettendosi in insieme: il 60% in più per 10 anni. Lo prevede la legge sulle fusioni di comuni, inizialmente regolate dagli articoli 15 e 16 del Decreto Legislativo 267/2000

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