Autore: Arturo Sica

Contrariamente alle urla strepitanti del fronte garantista, che in realtà si estende in partecipazione anche al proscenio impunitarista, l’abolizione della prescrizione (legge Bonafede) è ritenuta dal quasi 60% degli italiani (secondo SWG) una riforma giusta che ristabilisce un’equità difronte alla legge. Dato assai prevedibile e conseguente a ciò che l’opinione pubblica ha visto accadere in molte aule di tribunali dove la prescrizione, come l’acqua benedetta, ripuliva il colpevole e lo assolveva da tutti i suoi peccati (e reati). Un refugium peccatorum che riguardava, il più delle volte, imputati eccellenti che potevano organizzare la propria strategia giudiziaria cercando di difendersi dal…

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Dopo il risultato dell’Emilia Romagna l’azione politica irruenta e allo stesso tempo carnevalesca che Salvini ha concentrato in questa singola elezione avrà certamente una conseguenza in campo nazionale. Quando si pompa a dismisura un appuntamento elettorale, scommettendo su di esso il tutto per tutto, superando talvolta anche i limiti del decoro istituzionale, inevitabilmente il fallimento ha una risonanza direttamente proporzionale all’importanza che Salvini stesso ha dato a queste elezioni regionali. Per il leader del Carroccio era fondamentale sventolare, nella storica regione rossa, la bandiera del consenso e, in funzione di questa, delegittimare la maggioranza attualmente al governo. Fallita la spallata,…

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Leggendo i vari tentativi di riabilitare Craxi viene subito da pensare una cosa: se non basta nemmeno essere stato latitante per essere ricordato come un delinquente dal popolo, allora vale tutto e vale niente. Per un Paese che ha smarrito la memoria e la bussola dell’interesse pubblico, non esistono né ragioni né torti; né buoni né cattivi. Al netto delle 2 condanne (5 anni e sei mesi per corruzione dall’Eni-Sai e 4 anni e 6 mesi per finanziamenti illeciti della Metropolitana Milanese) più le altre provvisorie (3 anni in appello per Enimont, 5 anni e 5 mesi in Tribunale per…

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Che l’ospedale di Agropoli fosse il tallone d’Achille per i deluchiani del cilento, era risaputo. Ma che De Luca in persona temesse le ragioni e gli argomenti del corteo che lo aspettava ad Agropoli tanto da disertare la cerimonia di apertura della nuova caserma della Guardia di Finanza, vuol dire solo una cosa: che la questione è talmente difficile da raccontare, a maggior ragione con l’avvicendarsi delle prossime elezioni regionali, da giustificare tale assenza ad una cerimonia ufficiale nel territorio dove i due sindaci, Adamo Coppola e Franco Alfieri, dei due comuni più importanti del distretto sono di stretta fedeltà…

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Nell’ultimo consiglio comunale, convocato d’urgenza dal sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, per approvare la variante urbanistica sulla riqualificazione della fascia costiera, sono emerse tutte le debolezze dell’azione politica della minoranza. Seppur di tanto in tanto riescono a trovare argomenti interessanti per esercitare la funzione di contrasto e di controllo sulla maggioranza, finiscono quasi sempre per contraddirsi tra di loro e agire in ordine sparso. Nel consiglio comunale, infatti, Longo, Paolino e Sabatella si astengono motivando che l’urgenza sulla variante urbanistica non è comprensibile e che si potevano rispettare i tempi previsti dalla legge per convocare il consiglio comunale 30…

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Nell’Italia dominata dal linguaggio urlato, alterato e senza veli, il successo di Sergio Vessicchio era del tutto scontato una volta approdato nel mainstream della TV nazionale. Il politicamente scorretto, che è divenuto ormai il linguaggio ufficiale a tutti i livelli, piace molto in TV, piace molto sui social e piace tantissimo alle urne. La necessità di bucare lo schermo con la battuta pronta ad ogni costo, la semplificazione di un ragionamento complesso e la spasmodica voglia dei telespettatori di vedere qualcosa che sia oltre, sempre e di più, produce popolarità e di conseguenza sostenitori. Quando Vessicchio pronunciò quella frase deplorevole…

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Risoluzione del problema idrico al capoluogo, sottopasso di Paestum e cambio del regolamento per la riscossione dei residui attivii. Questi sono stati gli argomenti cardini di una consiglio comunale che scioglie molti nodi per i cittadini di Capaccio Paestum. Soprattutto per il problema di approvvigionamento d’acqua al Capoluogo, siccome da alcuni organi di stampa erano trapelate voci di una determina di soli 21mila euro, che parevano effettivamente insufficienti per risolvere tale disagio. Ma il sindaco, Franco Alfieri, in risposta all’interrogazione del consigliere d’opposizione, Franco Longo,ha chiarito che quella determina riguarda dei lavori svolti nei mesi precedenti, e che per la…

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Nasce anche a Capaccio Paestum il movimento delle “Sardine” anti-salvini che, a macchia d’olio, dopo il grandissimo successo avuto a Bologna e poi Modena, si sta espandendo in tutta la penisola. Creato dal giovane capaccese Giuseppe Arena,la pagina facebook “Sardine a Paestum” conta già 780 membri ed una partecipazione costante al gruppo. Il grande merito del movimento a carattere nazionale è stato quello di dar voce ad una larga parte di elettorato che non si riconosce in alcun partito ma che sa bene che l’offerta politica e propagandistica di Salvini e della lega è assolutamente da contrastare. Come all’epoca dei…

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Dopo le ultime delibere di giunta, che attuano il percorso di opere pubbliche ripreso da questa amministrazione Alfieri, Capaccio Paestum si appresta ad una mutazione netta mediante una serie di interventi che erano presenti in tutti i programmi elettorali che in questi anni sono stati presentati agli elettori.Sono 7 i milioni di investimento iniziali per poter dare al comune di Capaccio Paestum tutti gli strumenti che servono ai cittadini, agli imprenditori e al turismo in generale. La riqualificazione della fascia costiera, la magnificazione della pineta, l’acquisizione del cinema Miriam, di palazzo Stabile e la riqualificazione di Piazza Santini sono certamente…

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In questi eventi drammatici, dove l’opinione viene colpita da un’onda emotiva forte che tocca le corde più profonde dell’istinto umano, si tende inevitabilmente a cercare il colpevole che ripaghi in qualche modo l’ingiustizia a cui è andato incontro il giovane pizzaiolo Francesco De Santi. Al netto del fatto che un colpevole c’è e si è costituito, la domanda che serpeggia più di ogni altra è questa: c’era modo di evitare tutto questo? Lo Stato aveva elementi validi per poter evitare la tragedia? Cominciamo col dire che a Torino si sta svolgendo un processo ad un uomo che rischia 4 anni…

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