Di Monica Acito San Vito, mille facce di una stessa medaglia, un’icona capace di affascinare e rapire anche gli atei più restii a qualsiasi esternazione religiosa. San Vito è un soffio di vento, è la freschezza della gioventù, un ragazzino dagli occhi vitrei che siede sui nostri altari e che non smette mai di ispirare rituali e cerimonie ricche di pàthos e spessore emotivo. Ma chi era San Vito Martire? Egli non era altro che un giovanissimo cristiano che subì un martirio per la fede nel 303. Secondo una Passio del VII secolo , Vito sarebbe stato siciliano e avrebbe…
Autore: Antonio Pecoraro
Di Monica Acito San Vito, mille facce di una stessa medaglia, un’icona capace di affascinare e rapire anche gli atei più restii a qualsiasi esternazione religiosa. San Vito è un soffio di vento, è la freschezza della gioventù, un ragazzino dagli occhi vitrei che siede sui nostri altari e che non smette mai di ispirare rituali e cerimonie ricche di pàthos e spessore emotivo. Ma chi era San Vito Martire? Egli non era altro che un giovanissimo cristiano che subì un martirio per la fede nel 303. Secondo una Passio del VII secolo , Vito sarebbe stato siciliano e avrebbe…
Di Fornace Falcone Sono oltre 50 le piastre cm 40×40 a caratterizzare nel comune di Trentinara la Via dell’Amore. Un luogo affascinante e suggestivo oggi impreziosito dalle ceramiche del maestro Sergio Vecchio, queste ultime realizzate presso la storica Fornace Falcone a Montecorvino Rovella. Tutto questo lo si è potuto realizzare grazie all’intelligenza e alla lungimiranza del sindaco Rosario Carione. Un motivo in più per andare a visitare questo luogo, questo comune del Cilento, oggi ancora più bello e prezioso. Oltre a tutte le ceramiche del maestro Sergio Vecchio, per il comune di Trentinara la Fornace Falcone ha realizzato tutti i…
Di Antonio Pecoraro C’è stata la festa di Legambiente a Paestum nell’oasi dunale che è il luogo del rispetto ambientale e della legalità. Tra le tante iniziative c’è stato un convegno intitolato “Non siamo tutti nella stessa barca”. Abbiamo parlato di migranti e delle loro dannazioni nella pericolosa traversata del mare. Ho parlato del film documentario “Campania Burning” girato circa sei anni fa e di come è cambiata in questi ultimi anni la percezione del fenomeno migratorio da parte degli Italiani. Alla fine del mio intervento ho recitato questo poemetto che avevo scritto il giorno prima: “Quello che il…
Di Antonio Pecoraro C’è stata la festa di Legambiente a Paestum nell’oasi dunale che è il luogo del rispetto ambientale e della legalità. Tra le tante iniziative c’è stato un convegno intitolato “Non siamo tutti nella stessa barca”. Abbiamo parlato di migranti e delle loro dannazioni nella pericolosa traversata del mare. Ho parlato del film documentario “Campania Burning” girato circa sei anni fa e di come è cambiata in questi ultimi anni la percezione del fenomeno migratorio da parte degli Italiani. Alla fine del mio intervento ho recitato questo poemetto che avevo scritto il giorno prima: “Quello che il…
Di Antonio Pecoraro L’associazione Oltreterra è un’associazione del territorio di Capaccio che si interessa di aiuti umanitari e progetti per l’Africa. Abbiamo chiesto a Stefania Zerella presidente dell’associazione di farci uno screen della situazione odierna, in questo momento di emergenza per quanto riguarda i migranti. « I nuovi migranti chiedono quasi tutti l’asilo politico, si differenziano dai migranti economici che vivono e lavorano già in Europa da un po’ di tempo. I media hanno attirato l’attenzione su di loro generando paure ingiustificate. Mentre i burocrati europei li respingono, ed alcuni governi addirittura vogliono costruire muri (in Ungheria e al porto…
Di Antonio Pecoraro L’associazione Oltreterra è un’associazione del territorio di Capaccio che si interessa di aiuti umanitari e progetti per l’Africa. Abbiamo chiesto a Stefania Zerella presidente dell’associazione di farci uno screen della situazione odierna, in questo momento di emergenza per quanto riguarda i migranti. « I nuovi migranti chiedono quasi tutti l’asilo politico, si differenziano dai migranti economici che vivono e lavorano già in Europa da un po’ di tempo. I media hanno attirato l’attenzione su di loro generando paure ingiustificate. Mentre i burocrati europei li respingono, ed alcuni governi addirittura vogliono costruire muri (in Ungheria e al porto…
di Antonio Pecoraro Posto di frontiera nord Capaccio, dalla parte marina perché dalla parte interna la frontiera nord che porta alle autostrade nazionali è Ponte Barizzo. È ai limiti anche per denominarsi sub – contrada avendo poco più di 60 – 70 abitanti, anche se d’estate si popola per le numerose villette disabitate d’inverno. È sede dell’importante idrovora sinistra Sele e vive appoggiata come un gatto dormiente completamente sul fiume. Una stazione di carburanti che è una tappa obbligata per tanti automobilisti in direzione Salerno. Un bar che è l’accesso al varco di frontiera, al ponte che porta in aperta…
di Antonio Pecoraro Posto di frontiera nord Capaccio, dalla parte marina perché dalla parte interna la frontiera nord che porta alle autostrade nazionali è Ponte Barizzo. È ai limiti anche per denominarsi sub – contrada avendo poco più di 60 – 70 abitanti, anche se d’estate si popola per le numerose villette disabitate d’inverno. È sede dell’importante idrovora sinistra Sele e vive appoggiata come un gatto dormiente completamente sul fiume. Una stazione di carburanti che è una tappa obbligata per tanti automobilisti in direzione Salerno. Un bar che è l’accesso al varco di frontiera, al ponte che porta in aperta…
Di Antonio Pecoraro “Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.” ( “Il vecchio e il mare” E. Hemingway) Forse non è l’ultimo e non è stato nemmeno il primo. Di sicuro il più rappresentativo di una generazione di pescatori che vogavano e guadavano il grande fiume degli ultimi sessant’anni. Una volta, anni fa, nel centro di Salerno, mi trovavo con mio padre, e dichiarando che provenissimo…
Di Antonio Pecoraro “Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.” ( “Il vecchio e il mare” E. Hemingway) Forse non è l’ultimo e non è stato nemmeno il primo. Di sicuro il più rappresentativo di una generazione di pescatori che vogavano e guadavano il grande fiume degli ultimi sessant’anni. Una volta, anni fa, nel centro di Salerno, mi trovavo con mio padre, e dichiarando che provenissimo…
Era un ragazzo poco più che ventenne, nel bar di famiglia che gestivamo nel centro di Gromola veniva spesso un signore anziano che aveva passato parecchi mesi nei campi di concentramento nazisti. I suoi racconti calamitavano spesso la nostra attenzione e la nostra incredulità. Avevamo letto sui libri di scuola dell’orrore dei campi di concentramento, i cosiddetti Lager, dislocati nel centro dell’Europa, ma quando sentivamo le storie di questo signore rimanevamo a bocca aperta. Zio Michele Di Spirito era assegnatario di un podere dell’Ente di Riforma Agraria in Campania: più che meritato, lui che era ex combattente dell’esercito Italiano, aveva…