Una rosa dal profumo unico e intenso, moltissimi e vellutati petali purpurei, una bellezza che lascia un ricordo indelebile: è l’antica rosa di Paestum che ha incantato, sedotto e spinto a spese folli i facoltosi Romani della tarda Repubblica e dell’età imperiale. Virgilio, Ovidio e Marziale sono solo i più noti testimoni della rara attrattività dei roseti pestani. Rose splendide, uniche fra le rose, e bifere! Properzio esalta il profumo dei roseti che rendono odorosa Paestum. Del profumo parla anche Marziale, che paragona la bocca profumata della sua fanciulla alla pianta di rose pestana. Che quelle “rose celebrate”, come…
Autore: Antonella Casaburi
Nella seconda metà del VI secolo a. C. i Focei si stabilirono a Hyele, polis che venne presto rinominata Elea. La città fiorì grazie ai fitti traffici mercantili e al buon governo. Poco tempo dopo la fondazione della città nacquero i due eleati che per primi avrebbero posto le basi del pensiero filosofico: Parmenide e il suo discepolo Zenone. In età ellenistica Elea raggiunse piena maturità e massimo splendore sfruttando le proprie capacità navali e commerciali. La colonia greca scelse un’accorta politica di neutralità, defilandosi dagli scontri che le altre città della Magna Grecia ebbero, frequenti, con le popolazioni locali.…
Espressione dell’identità culturale e della lingua italiana, il Canto lirico italiano è stato proclamato Patrimonio dell’umanità Il Canto lirico italiano è stato proclamato Patrimonio culturale immateriale dell’ Unesco il 6 dicembre 2023. La consacrazione della musica lirica italiana come Patrimonio dell’umanità è avvenuta per acclamazione durante la riunione dei Paesi membri del Comitato nello stato africano del Botswana. Finalmente, dopo un lungo iter di candidatura durato dieci, l’Arte del Canto lirico italiano, con i suoi oltre 400 anni di storia, porta a 19 i patrimoni immateriali italiani e si aggiunge alle altre “tradizioni vive” nella lista dei beni culturali da…
La sanità del Cilento e del Vallo di Diano vive una sofferenza cronica: assistiamo impotenti alla carenza del personale medico ed infermieristico, agli accorpamenti e alle chiusure di interi reparti; e gli ospedali vengono depotenziati. Alla già difficile situazione ospedaliera si aggiungono la carenza di pediatri e di medici di famiglia, che quando vanno in pensione non sempre vengono sostituiti, e la chiusura e il ridimensionamento delle postazioni Saut del 118, postazioni sanitarie di fondamentale importanza in paesi isolati e difficili da raggiungere. Si parla molto, e a ragione, dello spopolamento del Cilento, eppure si parla poco della migrazione sanitaria…
Focea era la più settentrionale delle città della Ionia, fra tutte la più ricca e la più potente. Nella seconda metà del VI secolo a.C. per piegare le città della Lega Ionica i Persiani attaccarono per prima Focea, in uno scontro impari fra lo sterminato esercito persiano e una sola città greca. Ciro il Grande offrì ai Focei la scelta di una resa onorevole, chiedendo come atto di resa la simbolica demolizione di un baluardo e di una casa. Favoriti dall’oscurità della notte, i Focei caricarono le loro grosse navi a cinquanta remi di ogni bene: mobilio, oggetti di valore…
“Rocco Scotellaro e la questione meridionale” è il libro del professore Marco Gatto, che insegna Critica letteraria e Teoria della letteratura presso l’Università della Calabria. Il volume è stato pubblicato da Carocci editore nel 2023, anno in cui cade il doppio anniversario di Rocco Scotellaro: cento anni dalla nascita e 70 dalla morte. Militante politico, poeta e narratore, il giovane sindaco lucano aveva profondi legami con il Cilento: Scotellaro studiò presso il Convitto serafico dei Cappuccini di Sicignano degli Alburni. Con questo saggio Marco Gatto intende rovesciare i presupposti del mito secondo il quale Rocco Scotellaro è stato il “poeta-contadino”.…
L’Amministrazione Comunale di Vallo della Lucania intende avviare un piano straordinario finalizzato alla sterilizzazione gratuita di cani padronali appartenenti a cittadini residenti, finanziata con contributo regionale. Alla Regione Campania il Comune di Vallo della Lucania ha fatto richiesta, ottenendola, della cifra massima (17.000,00 euro), con cui potrà sterilizzare 100 cani: 70 femmine e 30 maschi. “Obiettivo della sterilizzazione è la riduzione del randagismo e delle spese per il mantenimento dei cani, che non meritano di vagare randagi o di stare chiusi nei canili” dichiara Virginia Casaburi, Consigliere del Comune di Vallo della Lucania con delega agli Eventi, al Turismo,…
Sarà Napoli a ospitare la conferenza internazionale Unesco “Cultural Heritage in the 21st Century”, in occasione della celebrazione per il 50esimo anniversario della Convenzione sul Patrimonio Mondiale e della ricorrenza del ventennale della Convenzione sul Patrimonio Immateriale. Dal 27 al 29 novembre 2023 a Palazzo Reale i 194 Paesi membri si riuniranno per elaborare risposte comuni alle nuove sfide poste al Patrimonio materiale e immateriale dell’Umanità. La presenza dei massimi esperti di tutela del patrimonio e dei beni culturali nel capoluogo partenopeo è una grande opportunità per dare risalto al Patrimonio materiale e immateriale dell’Italia, che con i suoi 59…
L’emigrazione e lo spopolamento dei borghi sono presagio di un futuro sconfortante per il Cilento. Il turismo, motore trainante dell’economia, è in prevalenza stagionale e costiero: in tali condizioni il territorio non vive, ma sopravvive. L’ impegno profuso per destagionalizzare il turismo e per attrarre i turisti della costa verso l’interno è un piccolo passo in un mondo globalizzato e fortemente concorrenziale. Cos’altro possono fare i cilentani che restano e resistono per il futuro di questa terra? Un’ opportunità nuova ed innovativa viene dal passato: dalle radici. Al Turismo delle Radici, che fa numeri sempre maggiori, l’Italia ha dedicato il…
8 Marzo “Raffigurazione storica della donna nel Cilento”, la voce agli scrittori: Antonella Casaburi Fin dai tempi più antichi le operose donne cilentane, contadine dall’esistenza faticosa di una terra geograficamente isolata dal resto della penisola, riuscirono con grande dignità e impegno a ritagliarsi propri margini di autonomia. In casa si occupavano di cucinare e di tenere in ordine, ma non solo: con in mariti assenti per il lavoro nei campi, o, nei secoli più recenti, divenuti briganti, quando non erano loro stesse brigantesse, e poi nel 900 con gli uomini emigrati o impegnati nelle guerre, le donne si occupavano della gestione economica…