Lettera del Sindaco di Roccadaspide
Alcuni consiglieri di minoranza, in parte bambinetti voltagabbana, animati solo da sentimenti di livore e di frustrazione personale nei confronti dell’Amministrazione comunale e del Sindaco per aver perso il “giocattolo” (Antico e Morra), in parte personaggetti incompetenti e insignificanti sul piano politico (Capuano e Mauro), associati tra loro in un sodalizio di feroce disonestà intellettuale, stanno diffondendo, a mezzo di manifesti,
strilli, banditori di turno e comunicati stampa (Sic!), una serie di informazioni e notizie che sono completamente menzognere, false, tendenziose e spudorate. Il tutto per cercare di fare speculazione politica contro l’Amministrazione comunale e in particolar modo contro il Sindaco, immaginando così di poter portare a casa qualche consenso elettorale, che chiaramente non hanno. L’ultimo manifesto pubblicato è l’emblema della disonestà intellettuale e della mistificazione, in cui costoro si cimentano ormai da mesi (cioè da quando hanno perso la bicicletta). Affermano che i lavori della Sala Polifunzionale proseguivano a rilento.E’ FALSO! I lavori stavano eseguendosi regolarmente (lo vedevano tutti) fino a quando non sono stati presentati (chissà da chi?) una serie di ricorsi che hanno portato, come spesso accade, ad un provvedimento di sequestro da parte della Magistratura, provvedimento adottato esclusivamente per problemi di natura tecnica, sebbene in via di risoluzione. Dicono che il Sindaco (primo cittadino) sia sotto processo per “…..abuso d’ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture, smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi etc..”E’ FALSO! Esibiscano gli atti da dove ciò risulta e lo facciano pubblicamente. Il Sindaco è ingiustamente accusato, insieme al segretario comunale, solo di una ipotesi di concorso morale (Sic!) in un falso materiale relativo alla pubblicazione di un decreto di esproprio, nulla di più! Un falso che però nessuno dei due ha mai commesso, dal momento che è stato commesso da un vigile urbano, che lo ha confessato al Giudice e per il quale è stato giustamente condannato. Solo che per cercare di evitare conseguenze gravissime per se stesso (licenziamento?) ha rifetito che anche il Sindaco era (solo)presente quando il Segretario comunale lo avrebbe invitato a pubblicare l’atto. E’ FALSO ANCHE QUESTO! Nessuno era presente (è documentato) e ciò si accerterà senza dubbio nel corso del processo, dove si discuterà, verosimilmente, anche della querela per calunnia proposta da entrambi gli accusati contro il vigile reo confesso. Dicono che l’impresa aggiudicatrice OPSA COSTRUZIONI, che, giova ricordarlo, non ha vinto un appalto finanziato con fondi pubblici, ma che esegue l’opera (cari consiglieri si chiama project financing) con soldi propri (e sono tanti), abbia subappaltato all’impresa INFRATER s.r.l. i lavori di realizzazione dell’opera, e si domandano perché (poveretti, che ingenui che sono). L’impresa affidataria dei lavori (OPSA) ha effettivamente subappaltato all’impresa INFRATER s.r.l. l’esecuzione di una parte dei lavori (precisamente il 30%), cosa perfettamente legale e prevista dalla legge e che accade in tutte le parti del mondo, oltre ad essersi avvalsa di diverse altre maestranze e fornitori locali per l’esecuzione di altre parti dei lavori, anche questa una possibilità che rientra assolutamente nelle sue prerogative e nelle sue facoltà, e che, ad onor del vero, costituisce un fatto positivo, poiché produce ricchezza economica per l’intero territorio. Dov’è il problema?! L’unica cosa che importa, e che conta veramente, è che la ditta affidataria consegni le opere pubbliche al Comune di Roccadaspide, per la esecuzione delle quali si è impegnata contrattualmente, e ciò avverrà puntualmente, nonostante il fermo contrasto di “qualcuno”, per evidenti interessi, questi si solo personali. Dicono che il Sindaco anteponga i suoi interessi personali a quelli della Comunità. E’ FALSO! Quali sarebbero questi interessi, lo dicano e lo spieghino chiaramente, evitando di lanciare accuse al vento come sono soliti fare (e per la qualcosa si sono già presi le dovute querele: ben due, e la terza è in arrivo). Il Sindaco, come l’Amministrazione comunale, ha avuto sempre e solo un unico interesse (anche quando nel 2004 era in minoranza): il bene del Paese. Tanto che ha contribuito decisamente a far si che l’importo delle opere pubbliche che l’impresa Opsa Costruzioni, a cui l’affidamento era stato concesso dall’ex Sindaco Capuano in totale assenza del titolo di proprietà del suolo, doveva realizzare in contropartita per la permuta dell’area, salisse da euro 1.676.975,00, come previsto inizialmente, ad oltre 2.080.000,00 euro, con conseguente realizzazione di ulteriori opere pubbliche a favore del Comune di Roccadaspide, valutate in oltre 400.000,00 euro. Questo è stato l’interesse del Sindaco. È forse questo un fatto negativo?! Il Sindaco ha tutelato il comune, cosa che l’ex sindaco Capuano, che oggi da consigliere di minoranza ha il coraggio di scrivere, non aveva saputo fare. Cosa vogliono allora questi consiglieri?! Hanno proposto ricorsi contro quasi tutte le opere pubbliche che sono in corso di esecuzione (contro la rete idrica, contro i lavori di rifacimento della piazza, etcc…), e lo hanno fatto per fini esclusivamente politici e personali (pensano sempre di poter racimolare qualche consenso elettorale), opponendosi a pressoché tutte le opere pubbliche che si stanno realizzando. Ma stiano pure tranquilli – lo siano soprattutto i Cittadini di Roccadaspide, e coloro che mascherandosi dietro l’anonimato (che tanto anonimo poi non è) continuano a presentare ricorsi contro tutto e contro tutti, contro opere pubbliche e contro privati cittadini – le opere si faranno tutte, nell’interesse esclusivo della Città di Roccadaspide. Questi consiglieri, con le loro azioni, hanno dimostrato di rappresentare la peggiore espressione politica che il nostro Paese abbia mai avuto negli ultimi 50 anni.