Monsignor Ciro Minieri e Monsignor Antonio De Luca hanno partecipato all’incontro, oppure si sono fatti parte in causa facendosi rappresentare?
Sul quotidiano Avvenire è stato pubblicato un resoconto di un confronto tra il ministro Giovannini e Il cardinale Bassetti alla presenza di una rappresentanza di vescovi delle “Aree interne” che hanno raccontato come i comuni situati a ridosso del crinale dell’Appennino e nelle valli Alpine siano sempre più segnate da spopolamento, emarginazione, mancanza d’infrastrutture. Sull’appennino non sono mancati i terremoti a complicare ancora di più la situazione!
Enrico Giovannini ha ascoltato i molti vescovi presenti all’incontro guidati dal vescovo di Perugia- Città della Pieve Mons. Gualtiero Cassetti.
Ad affiancare Mons. Bassetti c’era anche monsignor Stefano Russo, segretario generale, e da monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, che ha promosso diverse occasioni di approfondimento sul tema, lungo un cammino iniziato nel 2019.
I vescovi hanno manifestato consapevolezza del fatto che questa sfida chiama in causa l’intera comunità ecclesiale, ma anche quella civile; ecco perché hanno sollecitato un’alleanza forte tra il potere politico e la Chiesa militante per poter rispondere in modo adeguato alle istanze dei territori, per farli sentire accompagnati e non abbandonati: “se grandi sono i disagi che si trovano a vivere, altrettanto grande è il cuore delle persone di queste realtà”.
Infatti è risaputo che «grazie alla loro propensione alla tutela dell’ambiente e alla capacità di creare quei legami di solidarietà che spesso suppliscono a carenze strutturali i comuni dell’entroterra ancora resistono. I residenti, inoltre, hanno straordinarie carte da giocare e risorse da mettere in campo, a servizio di tutta Italia».
Il ministro Giovannini concorda con quanto dicono i vescovi e riconosce la necessità di mettere in campo una progettualità a lungo termine, che abbia a cuore l’interesse comune e il benessere di tutti: una maggiore accessibilità e una migliore qualità della vita potrebbe invertire la tendenza rispetto al continuo smottamento demografico come pure è previsto dall’Agenda 2030 con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Monsignor Accrocca conferma che “col ministro c’è stato un incontro positivo ed è importante che il governo centrale non tenga marginalizzato questo problema perché la questione delle Aree interne è seria”. Poi, certo, è importante anche il ruolo degli enti locali. Dalla determinazione con la quale i vescovi hanno manifestato la volontà andare avanti traspare la consapevolezza della vastità del problema: “la questione riguarda tutta l’Italia, non solo la dorsale appenninica e le Isole».
I vescovi hanno anche presentato un documento nel quale viene evidenziato come il progressivo spopolamento di molti centri e all’assenza dei servizi fondamentali fa aumentare il senso di frustrazione delle popolazioni. Ecco alcuni minimi comuni denominatori delle “Aree interne” riguardanti i diritti progressivamente negati: la salute, l’istruzione, il lavoro, la viabilità, l’ambiente salubre.
A questo punto, chi vive nelle aree interne del Salernitano e, in particolare, nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Dove ci sono due diocesi, Vallo della Lucania e Teggiano-Policastro, si pone due interrogativi. Monsignor Ciro Minieri e Monsignor Antonio De Luca hanno partecipato all’incontro, oppure si sono fatti parte in causa facendosi rappresentare? Come hanno intenzione di agire al fine di fare fronte comune con l’unico ente sovracomunale che è il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni?
Una cosa è certa! Le problematiche sollevate dai vescovi e sottoposte al ministro Giovannini sono pane quotidiano nelle diocesi di Vallo Della Lucania e Teggiano Policastro e per i vescovi che ne sono i pastori!