Lo scorso martedì 16 aprile alle ore 10:00, presso l’Hotel Ariston, si è tenuta la giornata di approfondimento su “La Protezione Civile in montagna: il ruolo degli enti territoriali e del volontariato locale”. A presenziare l’evento c’erano diverse figure istituzionali, tra cui il Sindaco e direttore della BCC di Aquara (Banca di Credito Cooperativo), Antonio Marino; Vincenzo Luciano, presidente UNCEM Campania (Unione Nazionale dei Comuni Comunità ed Enti Montani); Florinda Bevilacqua, vicecapo di gabinetto del Prefetto di Salerno; Francesco Peduto, presidente nazionale dell’Ordine degli Geologi; Claudia Campobasso, dirigente della Protezione Civile Regione Campania; Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM; e infine Angelo Borrelli, Capo di Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
L’esterno del centro congressi è stracolmo da un “carosello” di uomini e donne con le loro divise colorate e mezzi pesanti anch’essi riconoscibili per imponenza e potenza a fare bella mostra della capacità operativa delle comunità montane del territorio.
Introduce i lavori Marino che saluta tutti gli intervenuti tra cui anche numerosi amministratori locali. L’occasione è stata utile per un confronto sia con i vertici dei diversi enti presenti in sala, sia con i tanti volontari ed operatori montani, venuti non solo dalla Provincia di Salerno ma anche dall’Irpinia e dalla Lucania.
Lo scopo dell’iniziativa è attuare una concreta cooperazione tra i diversi soggetti sia pubblici che privati, quindi puntare ad una maggiore diffusione di una cultura della protezione civile, della comunità montana e tutte le varie organizzazioni di volontariato. Un lavoro di intesa che mira a ridurre i rischi idrogeologici con lo scopo di salvaguardare le comunità e tutelare l’ambiente. Bisogna fare più “prevenzione”. Questa è la parola chiave, è il messaggio, unico e chiaro, che a più riprese è stato ripetuto nel corso della conferenza. Bisogna puntare ad una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente. Bisogna istituire, partendo dalle scuole, una vera e propria “educazione ambientale” come sottolinea il Peduto: “se le vittime e gli sprechi aumentano sempre di più è perché molto spesso si assumono comportamenti sbagliati durante un evento catastrofico. La prevenzione parte proprio dalla geologia ed è la geologia la disciplina capace di ascoltare i segnali che la terra ci manda”.
Fare prevenzione, ridurre i danni, tutelare il territorio e le sue comunità, non è possibile senza un elemento fondamentale: il capitale umano. “L’incendio boschivo non si spegne con l’acqua”, ma solo grazie all’intervento puntuale dell’uomo. Infatti, afferma la Campobasso, “il capitale umano è la vera grande risorsa che abbiamo contro gli incendi”. Pertanto, solo una presenza proficua e numerosa di operatori e volontari può garantire tutto ciò.
“È necessario quindi che, la comunità montana, la protezione civile, e tutte le organizzazioni di volontariato, non fungano più semplicemente da supporto agli enti istituzionali, ma diventino essi stessi i protagonisti della crescita e della salvaguardia di un territorio” sostiene Marco Bussone.
Tra i numerosi interventi ricordiamo quello di Vienna Cammarota, guida escursionistica ambientale, la quale oltre ad annunciare il suo nuovo viaggio a piedi in Asia, sottolinea come in realtà le guide ambientali siano “sentinelle” rispetto ai rischi sul territorio.
A sigillare la giornata in segno dell’azione preventiva, è toccato proprio al Presidente Nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Il suo piano di lavoro prevede innanzitutto “la realizzazione di una piattaforma nazionale d’informazione della popolazione italiana utilizzando un’applicazione, installata in modo semplice e veloce su uno smartphone, si arriva a comunicare direttamente con il cittadino. In questo modo, sottolinea il Presidente, potendo informare in maniera rapida e puntuale ogni singolo cittadino sulle previsioni del tempo, sulle misure preventive da attuare ecc.”
Con questa App di informazione diretta si ridurranno i tempi di allarme rispeto all’ultimo “miglio” ed anche il carico di responsabilità che oggi grava sui sindaci che sono i soggetti istituzionali che devono attivarsi in caso di allerta per calamità naturali o accidentali.
Borrelli sottolinea anche che “L’idea è quella di raccogliere nell’App tutti gli altri sistemi di allerta già operativi ad ogni livello territoriale e di forze dell’ordine già operativi e presenti nel nostro paese”. Quindi ancora una volta viene sottolineata l’importanza di una cooperazione interdisciplinare che guarda alla prevenzione in vista di una maggiore sicurezza dell’intero territorio. A questo proposito si è pensato di costruire, insieme alle Regioni, alle Università e alle diverse organizzazioni di volontariato, una “rete di accademie di protezione civile”, dove si potrà fare formazione: istituire dei corsi di perfezionamento a cui partecipano tutti, operatori, sindaci e volontari.
Inoltre Borrelli ha annunciato che, per la fine dell’anno, partirà un progetto straordinario della Protezione Civile, in cui verranno coinvolti giovani neolaureati nell’attività di supporto alla pianificazione territoriale: attività che riguarda sia l’aggiornamento dei dati di protezione civile, sia l’informazione della popolazione. “Pianificazione ed allertamento è un binomio inscindibile”, afferma lo stesso Borrelli, e questo rappresenta l’obiettivo più ambizioso che il Dipartimento di Protezione Civile vuole mettere in atto.
Un altro aspetto su cui stanno lavorando è quello di coinvolgere maggiormente la componente delle forze armate. “La protezione civile sta lavorando per il loro ruolo duale”, sottolinea il il capo della protezione civile. Le forze armate sono una risorsa del paese che possiede ottimi mezzi e tecnologia all’avanguardia, ma purtroppo sono ancora poco integrati nel sistema. “Dobbiamo sfruttare la loro possibilità di muoversi rapidamente sul territorio e la loro capacità logistica. Stiamo cercando i fondi per rendere operativo il coordinamento in modo sistematico”. L’idea sarebbe quella di vedere impiegate le forze armate non solo in casi emergenza ma anche e soprattutto in un’attività di pianificazione e gestione dell’emergenza, quindi in un’attività di comando e controllo.
Infine, Borrelli ricorda che dal 13 al 20 ottobre 2019 sarà istituita per la prima volta la settimana della Protezione Civile: una campagna volta all’informazione e alla prevenzione che si ripeterà con cadenza annuale.