La riduzione da sette a sei candidati sindaci nel comune di Capaccio Paestum che conta poco più di 22.000 abitanti non è un grande passo “indietro” verso una semplificazione del “quadro” politico. Ma è già un timido segnale che va incontro alla necessità di anticipare quello che poi dovrà necessariamente accadere, a meno di una sorpresina con la vittoria al primo turno di uno dei contendenti! Infatti, la scelta fatta dal gruppo che avrebbe voluto Tonino De rosa sindaco di accordarsi con Franco Sica significa proprio questo: troviamo una sintesi ora e lavoriamo insieme per vincere. Certo ha aiutato il fatto che sono “già” state assegnati anche alcuni ruoli stratetici della futura amministrazione, sempre che Sica riesca a farcela a sedersi sulla poltrona che è, fino a giugno, di Italo Voza. Sembra che sia stato il “grande” vecchio della politica capaccese a facilitare l’abbraccio tra i due medici: si tratta di Gaetano Fasolino, anch’egli medico. Le liste a sostegno di Sica, con l’arrivo di De Rosa, dovrebbero essere 34. Per inciso, c’è da segnalare il fatto che Enzo Sica, sostenitore del fratello Franco, si è appena candidato come capolista della lista PD collegata a Michele Emiliano per le primarie del partito che si svolgeranno il 30 aprile.
Per Italo Voza, ha chiesto e ottenuto che oltre alle 3 liste civiche ci fosse anche l’aggiunta di quella con il simbolo del PD e sembra che possa diventare proprio quella con un potenziale molto alto visto i nomi che circolano: Vincenzo Patella, Carmine Caramante, Eugenio Guglielmotti, Corrado Marino, Pia Adinolfi, Gianfranco De Rosa, Rosanna Beatrice, Angelo Valletta … Sarà interessante contare quanti voti prenderà Sica e quanti ne prenderà la lista collegata Voza già domenica prossima …
Restano i nodi legati alle presenze di consiglieri in carica già candidati liste civiche come Roberto Ciuccio e Leopoldo Marandino. Sembra confermata la notizia che Mimmo Nese sarà, anche questa volta della partita.
Resta ferma la decisione di Algelo Quaglia ad andare avanti a giocarsi la partita fuori dagli schemi: ha già indicato la squadra di governo, per cui, se dovesse vincere, chi sarà eletto consigliere dovrà fare il “consigliere”.
Nicola Ragni, partito per tempo sia sul piano organizzativo sia su quello della composizione delle liste, dovrebbe essere avvantaggiato dal fatto che nella sua “roccaforte” di Capaccio capoluogo ha tolto il disturbo De Rosa. Infatti, se il dottore è sceso nell’agone della caccia alle preferenze, lascia campo libero nell’esprimere il voto al candidato sindaco: si prevedono molti voti disgiunti: De Rosa consigliere e Ragni sindaco!
Franco Palumbo, avendo sciolto con un “sotterfugio” burocratico l’incompatibilità tra la carica di sindaco di Giungano e quella di candidato a sindaco di Capaccio Paestum, ora è nelle condizioni di tentare il tutto per tutto nel tentativo di competere con gli altri 4 per entrare in ballottaggio con il favorito che rimane Voza. Si tratta d capire se le tante attestazioni di stima e le molte richieste di scendere in campo arrivate in tempi non sospetti nel passato, si tradurranno in voti e, soprattutto, in candidati con dote elettorale in grado di trascinarlo in alto al primo turno.
Antonio Bernardi, candidato sindaco nella lista a 5* ha avuto il “bollino” di attendibilità da parte di chi ha il potere di concedere o revocare nel mondo penta stellato. Per cui, ora il gruppo può mettere in campo le idee e le proposte che dovrebbero ribaltare, come un calzino, il modo di fare politica nella città de Templi. In sostanza, si tratta di capire se le idee arrivate al gruppo di lavoro tramite il web saranno così rivoluzionarie e realistiche, allo stesso tempo, da convincere l’elettorato a tralasciare gli abituali “punti di riferimento” e fargli lanciare il “cuore” oltre la siepe delle convenzioni radicate in circa 70 anni di democrazia familistica sviluppasi in questo comune.