Il primo risveglio sul suolo americano mi fa tornare in mente il grido che i migranti elevavano al cielo quando arrivavano in vista della statua della libertà a New York.
Esso è condito dall’aria frizzante con il sole che sorge dietro l’hotel Hilton Honors che scalda l’anima, prima che le membra ancora “narcotizzate” dal sonno.
Infatti, esco alle 6:30 del mattino per andare a scoprire il luogo in cui il caso ha voluto destinare ad essere presente il 5 settembre del 2024: Old Forge in Pennsylvania. Cerco stradine e trovo autostrade che si incrociano sopra e sotto ponti esagerati. Devio per un’arteria secondaria che dovrebbe essere di servizio alla zona di insediamento industriale e mi ritrovo su una strada larga come una carreggiata autostradale che serve tre aziende i cui parcheggi sono come piste di atterraggio e che si riempiranno in mattinata per accogliere infinite autovetture di chi vi entra per lavorare.
Il verde la fa da padrone incontrastato anche se domato da tagliaerba che lo rendono arredo permanente alla vista e al senso del bello.
Dopo circa 7 Km di contorte traiettorie, per evitare di allontanarmi troppo dalla base di partenza, rientro per la colazione che darà inizio alla mia prima giornata in terra USA.
La mattinata l’intera delegazione è ricevuta dal dalla scuola della cittadina di circa 8.000 abitanti dei quali un’alta percentuale ha origini di Felitto. Il direttore, che ha la responsabilità degli oltre 800 alunni che la frequentano, è il professore Gatto; e già il cognome dà l’idea di quanto sia stata ben congegnata l’avventura coordinata da Alessandro Sabetta e voluta da Geff e dal sindaco di Felitto Carmine Casella, qui rappresentato da Antonio Sabetta, presidente del Consiglio Comunale.
Il direttore ci accoglie insieme ad una significativa rappresentanza di docenti e collaboratori. Dopo i convenevoli, apre, letteralmente, le porte di una struttura educativa moderna che raccoglie alunni dall’età di 3 a 18 anni. La sorpresa è ancora più cogente quando dalle porte aperte delle aule si affacciano gli insegnanti che raccontano di sé stesse e della vita prima di loro, che comprende storie che rimandano al mondo dell’emigrazione e che affonda le origini nelle miniere di carbone, i segni delle quali sono ancora evidenti nell’area dove nacque Old Forge.
In questa scuola c’è una concentrazione di persone, docenti e studenti, di origini felittese impressionante! Il direttore che governa questa cittadella studentesca ha un cognome di Felitto: Gatto! Più della metà dei cognomi delle insegnanti che ci aprono le porte delle aule delle classi in cui si trovano i circa 800 alunni frequentanti le scuole materne, primarie e secondarie, suonano familiari a noi cilentani che ci aggiriamo nei lunghi corridoi dove chi li percorre, più che camminare, “scivola”.
Ogni aula racconta storie e, soprattutto, la personalità del docente che l’ha fatta “sua”.
Per chi, come me, Gina e Giuseppina, che hanno passato una vita ad insegnare nelle scuole di ogni ordine e grado in Italia, è musica per le orecchie. I toni bassi di chi istruisce e gli occhi attenti chi ascolta restituiscono una fotografia nitida; la compostezza di chi apprende scaturisce dalla comprensione del messaggio … il merito è dell’atteggiamento creativo; quello di chi si prende cura delle nuove generazioni.
Alla fine della visita usciamo a prendere aria nell’immenso giardino che circonda la scuola con ancora negli occhi la colossale palestra coperta posta al centro della struttura scolastica a significare che qui lo sport è un elemento principe che sistema educativo americano e non un rincalzo che scimmiotta, quasi sempre, la “ricreazione”.
Il pomeriggio siamo precettati per presenziare ad una trasmissione televisiva presso WBRE 28 PA LIVE WILKES BARRE PA. I protagonisti sono Antonio Sabetta, Francesca Sabetta e Geff Casella nella prima parte; Rosanna e Giuseppina Di Stasi, con Alessandro Sabetta, nella seconda.
La serata si è conclusa a casa di Geff Casella dove, oltre a piatti preparati da Oksana, troviamo la pizza che lui stesso inforna, in un fornetto che fa miracoli, taglia e serve a tavola …