Amaro Penna si sta avviando a compiere centoventi anni di storia. Ciò ha suscitato la mia curiosità e per approfondire ho contattato Mina Penna che conosco da circa venti anni, da quando per due mandati siamo stati insieme nel cda del Consid (Consorzio Imprese Diano). Mina mi ha raccontato l’incredibile ed affascinante storia di Amaro Penna. Altri aneddoti me li ha raccontati la sorella, Tiziana.
Cara Mina, so che c’è un legame forte tra Amaro Penna e la tua famiglia. Raccontami da dove tutto ha avuto inizio.
Caro Massimiliano, è sempre un piacere incontrarti. Ti racconterò la storia dal principio. All’inizio del secolo scorso un giovane costruttore di Montercorvino Rovella giunse a Sassano per lavoro. Quel giovane si chiamava Alfonso Penna ed era mio nonno. A Sassano incontrò la sua futura moglie, Rosa. Mio nonno, grazie al suo spirito intraprendente, avviò diverse attività, ed una di queste, il liquorificio, è riuscito a resistere negli anni arrivando fino ai giorni nostri.
Mina, quando, come e dov’è nato l’Amaro Penna?
Dov’è nato te l’ho già detto, a Sassano. Era una fredda e silenziosa serata d’inverno del lontano 1902 e l’aria aveva il profumo della legna dei camini. Quella sera, Alfonso Penna, mio nonno, riunitosi con amici nel retrobottega della locale farmacia, mischiando erbe officinali, in base a tradizioni popolari e alla sapienza del farmacista, diede vita ad “Amaro Penna”.
Tiziana, sorella di Mina e di Alfonso Penna (nipoti del Fondatore), mi racconta altri aneddoti legati all’Amaro Penna.
Dal 1902 l’Amaro Penna viene preparato con lo stesso procedimento squisitamente artigianale di un tempo, fedele ad un’antica e segreta ricetta. Il suo sapore delizioso e sobrio è frutto di un’accurata ricerca di ingredienti naturali selezionati con sapienza e amore. La cura e l’esperienza profusi nella lavorazione garantiscono la qualità del contenuto di ogni singola bottiglia. Tutti i prodotti preparati dalla Ditta Alfonso Penna posseggono il marchio Slow Food. Oltre all’Amaro Penna, vengono prodotti e venduti, anche tramite e-commerce, l’amaro alla rucola, liquori alla liquirizia, all’anice, alla frutta, alla sambuca, e ancora, finocchietto, limoncello e strega.
Tiziana, immagino che un’altra figura importante per te, per Mina e per Alfonso e per l’Amaro Penna sia stato Arturo Penna, vostro padre.
Ebbene sì, lo è stato decisamente! Nel 1930 la produzione si arricchì anche di altri prodotti. Poi nel 1940 arrivò la guerra che fermò la produzione della Ditta Penna. Dopo cinque anni Arturno Penna, nostro padre, figlio di Alfonso, decise di riprendere la produzione portando una grande crescita. Oggi l’Azienda è gestita da una società composta da noi “figli di Arturo Penna”, Alfonso, Mina e Tiziana Penna che siamo i nipoti del Fondatore.
Tiziana, dacci un motivo in più per scegliere l’Amaro Penna.
Questo Amaro facilita la digestione e, preso prima dei pasti, è un ottimo aperitivo grazie alle benefiche erbe che lo compongono. I nostri prodotti sono fatti, ancora oggi, con le ricette originali e gli ingredienti sono dosati nel nostro laboratorio come 118 anni fa. Sono prodotti artigianali, non hanno conservanti, non hanno stabilizzanti e le materie prime non hanno ogm.
Poi c’è una peculiarità che riguarda la bottiglia di Amaro Penna: la nostra particolarissima bottiglia triangolare ha la forma delle pietre miliari e precisamente quelle che si trovavano una volta vicino alle strade e che indicavano la distanza dal paese più vicino. Ci sono ancora sulla strada per Casaletto Spartano.
Tiziana, è vero che all’interno della Fabbrica è possibile visitare anche un museo aziendale?
Certo che è vero! Precisamente si chiama “Museo del liquore e delle erbe officinali Arturo Penna” dove possiamo trovare tutti i macchinari che venivano utilizzati in passato. Finora abbiamo ospitato scolaresche provenienti da tutte le parti del Sud Italia e persino da Roma. Desidero sottolineare che le visite sono completamente gratuite. All’interno del Museo c’è una sezione dedicata all’Erbario che è stato anche oggetto di tesi di laurea. Il Museo, attraverso il quale ospitiamo anche eventi, su invito della Fondazione MIdA è entrato nella Rete dei Musei del Vallo di Diano. Inoltre, dopo aver compiuto i 100 anni di attività, abbiamo partecipato al bando promosso da Unioncamere, insieme alle Camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato che ci hanno iscritto nel Registro Imprese Storiche d’Italia.
Mina e Tiziana, non vi ho ancora chiesto quali sono le specifiche competenze all’interno dell’Azienda di voi tre fratelli. Precisamente di cosa si occupa vostro fratello Alfonso?
Alfonso, oltre ad essere nostro fratello è anche nostro socio. Lui si occupa dell’intera produzione.
Mina, tu invece di cosa ti occupi all’interno dell’Azienda?
Io mi occupo della contabilità e gestisco la struttura.
E tu Tiziana all’interno dell’Azienda di cosa ti occupi?
Io mi occupo delle vendite e dei rapporti esterni all’azienda.
Mina, Tiziana, cos’altro mi potete dire ancora, prima di salutarci?
È importante ricordare che nel corso degli anni abbiamo ospitato in azienda vari stagisti. Infine è importante anche sottolineare che il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ci ha concesso l’uso del suo Marchio per contribuire a salvaguardare il patrimonio tradizionale, le produzioni tipiche e l’artigianato locale, incentivando e qualificando la produzione di beni e servizi con metodi compatibili con le caratteristiche del territorio dell’Area Naturale Protetta e con le sue esigenze di conservazione.
Massimiliano De Paola