È difficile trovare le parole per descrivere la bellezza dei suoi luoghi, che agli occhi di chi guarda si svelano come un quadro incantato, incastonato in una cornice perfetta, come un’opera di un divino artista, fondendo sfumature e dettagli in una sola armonia di storia e ricordi.
Altavilla è un paese che si colora d’argento, quando alla sue spalle, facendo capolino dai Monti Alburni, si leva luminosa la luna colma della sua gialla luce, per lasciare poi il posto ai colori del mattino, che sembrano giocare, tra vicoli e case, con i raggi di un sole appena sveglio ma prodigo nell’offrir tepore, fino a quando di sera, adagiandosi su un luccicante mare, regala tramonti mozzafiato, tingendo di rosso ogni cosa. A queste meraviglie si uniscono suoni inconfondibili di una natura che si mostra sempre generosa alla vista degli astanti. Melodie che echeggiano sin dal passato, che si materializzano nella mente di chi le ascolta, dando vita a forti e vibranti emozioni.
Altavilla Silentina, luogo di storie, di racconti, di memorie, che non hanno confini né oblii, che narra particolari del suo trascorso tempo a chiunque disponibile ad ascoltare i suoi canti. Già, ogni centro storico, di qualsivoglia paese, quasi in sintonia tra loro, riescono a trasferire sensazioni uniche, a volte incontrollate, certe altre così intense da immergerti in un’atmosfera sospesa nel tempo, dove il passato si intreccia al presente. Dove ogni vicolo, qualsiasi abitato, silenzioso e accogliente, narrano storie secolari, risvegliando in chi li attraversa entusiasmi profondi, come se ogni pietra, ogni portone, ogni balcone di remote case, sussurrassero ricordi di vite trascorse, segnate da gioie e sofferenze, amori e amicizie, infanzia e gioventù, immagini e memoria.
Un’esperienza che ti avvolge e ti rende parte di un racconto senza fine, di ricordi incancellabili.
Tante storie hanno segnato il tempo di questo antico luogo, arricchendo la sua esistenza, e sarà un bene intramontabile se della sua storia se ne racconti ogni cosa.Si legge in un vecchio libro, “dopo lo studio della storia sacra, quello della geografia e della storia profana, deve seguire immediatamente e per preferenza, lo studio della storia del proprio paese, non solo come la più utile, ma come la più necessaria e la più interessante”. Ad Altavilla Silentina ce n’è di storia e con essa rivoli di racconti che in passato si sono manifestati davanti a caminetti accessi nelle sere d’inverno. Ecco allora che vecchi racconti e antiche storie si fanno spazio nella tua mente, e tra un sospiro e l’altro, nel rammentare la tua fanciullezza, si aprono porte, a volte socchiuse ma mai sigillate, che nessun tempo potrà mai scalfire; permettendo ai ricordi di affiorare con la loro dolcezza e fragilità, evocando emozioni e sogni che continuano a vivere nel tuo cuore.
Ma c’è di più, oltre a quanto in premessa detto. C’è il legame alle proprie origini che influenzano positivamente l’identità personale e collettiva, attraverso fattori emotivi, culturali, sociali e geografici. Dalle radici familiari ai ricordi e alle nostalgie, dalle tradizioni al paesaggio, dal senso di appartenenza ai valori, dal patrimonio storico agli antichi sapori, fino al dialetto locale, sono elementi che fanno parte della tua origine, della storia del tuo vissuto e quella degli antenati. Legami ed emozioni, due sentimenti non facile da spiegare, ma comprensibili nella loro profondità e ricchezza, ineguagliabili nella loro straordinaria sintesi del presentarsi a te con sempre più meraviglia e condivisione. Sentimenti questi che trovano residenza e si manifestano nella loro bellezza culturale grazie alle attività del Forum dei Giovani e della Pro Loco di Altavilla Silentina. Ragazze e Ragazzi di straordinaria preparazione, volontà e determinazione che hanno deciso di mantenere alto il senso di appartenenza e l’identità del luogo di origine. Dove in passato ci sono state mancanze, da parte di noi altri che giovani più non siamo, oggi nascono impegni collettivi, di aggregazione e socialmente utili che mirano al cuore di un paese che: lo ami se lo conosci, lo apprezzi se ci vivi, lo condividi se ne assapori la bellezza e ti manca se abiti lontano. Sono straordinarie le iniziative che questi giovani portano avanti, promuovendo la cultura, la storia e la socializzazione; creando ambienti inclusivi e stimolanti per tutti; accentrando l’identità e le origini per significare quel meraviglioso condividere luoghi ricercati, sorprendenti e di rara bellezza.
Le attività culturali, storiche e sociali che vengono oggi promosse ad Altavilla Silentina, rappresentano un esempio luminoso di come la passione e l’impegno possano trasformare un paese. La dedizione di queste due entità non solo valorizza le tradizioni locali, ma costruisce anche un futuro migliore, dove la cultura diventa un ponte per unire le persone e rafforzare i legami comunitari. Quindi, come non condividere quanto da loro stessi sostenuto: “Noi giovani dobbiamo diventare protagonisti del nostro paese partendo dalla consapevolezza che questo protagonismo non ci verrà regalato da nessuno”, si legge in un post, e ancora: “Vogliamo far capire a tutti che la nostra intenzione è di costruire il nostro futuro qui ad Altavilla, senza esser costretti ad andare via. Per farlo però abbiamo bisogno di guadagnare un ruolo importante in questa comunità, discutendo, approfondendo le questioni e facendo squadra”. Ecco! Come non essere orgogliosi di questi giovani? Come non far tesoro di questi insegnamenti così straordinari e profondi che tutti dovremo considerare? Lo possiamo fare solo attraverso due semplici passaggi: attingendo nello scrigno culturale da loro creato le lezioni che spesso i giovani ci danno, e lo possono fare perché capaci, nonché riflettendo sui loro impegni, sulla loro dedizione e sul loro amore verso il paese di origine. E non da meno a questi giovani dobbiamo anche delle scuse, perché oggi sono loro stessi a costruire ciò che noi altri non siamo stati capaci di edificare per loro, il futuro nel proprio paese di origine.
Il Forum dei Giovani di Altavilla Silentina è coordinato da Alex Serratore, con il supporto di Carmine Goglia (vice-coordinatore) Giandomenico Taurone (segretario e coordinatore gruppo di lavoro promozione turistica ed eventi ludici) Gilda Cupo (tesoriere) Benedetta Vecchio (coordinatrice gruppo di lavoro ambiente e salute) Antonio La Regina (coordinatore gruppo di lavoro politiche del lavoro e formazione) Enrico Liguori (coordinatore gruppo di lavoro cultura e tematiche sociali) Anna Romagnuolo (coordinatrice gruppo di lavoro social) e i membri del consiglio formato da Sabrina La Regina, Maria Vittoria Peduto, Valeria Cembalo, Eleonora Gargano, Paolo Sacco, Teresa Stoppiello, Anna Villani e Angelo Ruscinito. A tutti loro va un grande e sincero grazie, il quale va esteso anche alla Pro Loco di Altavilla Silentina, tra l’altro quest’anno presente alla Borsa del Turismo Scolastico e della Didattica presentando l’itinerario storico-culturale “Quota 424”, presieduta da Oreste Acito, con Erica Di Matteo, Michele Ingenito, Virgilio Mari, Ornella Peduto, Antonello Scorziello e Alex Serratore. Le attività organizzate dal Forum dei Giovani e dalla Pro Loco, non solo ravvivano il paese, ma contribuiscono a creare un senso di appartenenza e comunità. Tutti si sono dimostrati instancabili promotori di un cambiamento positivo, dimostrando come la cultura e l’impegno possano essere potenti strumenti di aggregazione sociale. Le attività di queste due entità locali stanno dando molto ad Altavilla Silentina, contribuendo ad un clima di condivisione e cooperazione, anche con chi sceglie di visitare questo luogo, i suoi antichi borghi, il suo meraviglioso ambiente naturale, i suoi tradizionali e antichi sapori e la sua arte.
Grazie a voi tutti per l’instancabile impegno e la vostra passione, perché il nostro territorio non è solo un luogo, ma un’identità, che vibra, vive e si nutre, se in essa vi saranno i vostri sogni, le vostre idee, le vostre speranze. Connessioni che faranno illuminare il cammino di tutti verso un futuro migliore, conservando storia, memoria e tracciando linee significative e profonde per un domani che non dimentichi le sue radici e che sappia affrontare le sfide con coraggio e determinazione.