Il consigliere regionale Tommaso Pellegrino interviene sulla questione Alta Velocità alla luce del dibattito che in queste ore sta emergendo sui Social e ritiene di formulare alcune importanti precisazioni: “Lo ritengo utile per evitare che ognuno continui a dare libere e fantasiose interpretazioni rispetto alle mie dichiarazioni – dice – in modo chiaro voglio precisare quelle che sono le mie posizioni che tra l’altro sono anche note. Lo dico con forza e premettendo che il tema delle fermate dell’alta velocità nel Vallo di Diano è un’opportunità unica alla quale certamente non si può rinunciare. Quindi così come ho fatto dal primo secondo, continuerò a lavorare affinché, visto che il tracciato studiato da Ferrovie dello Stato e il Ministero alle Infrastrutture prevede proprio il passaggio dal Vallo di Diano, è indispensabile la fermata. Lo ribadisco e lo dico ad alta voce, che poi si faccia ad Atena o Padula – Buonabitacolo, questo per me non cambia, importante è che ci sia una fermata nel Vallo di Diano e lavoreremo per fare questo da un punto di vista di responsabilità politica e di rispetto alle cose che abbiamo detto. Quindi premettendo questo ed è un dato che chi lo mette in discussione probabilmente ritiene che io abbia avuto qualche problema di amnesia seria e severa, cosa che fortunatamente non è, quindi ribadisco in modo chiaro le mie posizioni. Anche perché è un’opportunità unica e straordinario per il nostro territorio ed è anche un modo, visto che ci hanno privato della ferrovia ormai da anni, è giusto che oggi ci riprendiamo un discorso alla ferrovia che rilancerebbe il futuro dei nostri territori e soprattutto il futuro di tanti giovani. Dopo ciò, è chiaro che l’alta velocità deve andare in Calabria e quindi bisogna prevedere un percorso che vada in Calabria. Oggi ci sono allo studio diversi percorsi e tra questi ci sta anche quello di Sapri. Ho fatto un incontro con il comitato di lotta a Sapri per l’Alta Velocità e tutti mi hanno chiesto la mia posizione chiara rispetto al passaggio dell’Alta Velocità da Sapri per collegarla alla Calabria rispetto alla quale sia da un punto di vista tecnico che politico , possa passare da Sapri per raggiungere la Calabria, non c’è alcun elemento di contrarietà da parte mia. Anzi potrebbe essere anche auspicabile. Ripeto non parliamo di fermata, ma queste poi sono altre valutazioni, o ancor più non parliamo se qualcuno pensa che nel momento in cui passa da Sapri, si possa avere la fermata lì e far saltare la fermata del Vallo di Diano, è un errore, perché così non è. D’altra parte io non vedo cosa cambiare visto che la distanza dal Vallo di Diano, Lagonegro piuttosto che di Sapri, è praticamente la stessa e visto che nel passato abbiamo già dato a Lagonegro vista la vicenda del tribunale, vorrei capire il motivo per il quale ci dovrebbe preoccupare di Sapri e non ci dovrebbe preoccupare di Lagonegro per quella sottrazione nel Vallo di Diano. Ritengo che la contrapposizione di territori è una cosa sbagliata. Ritengo che oggi dobbiamo ragionare in modo sinergico. È chiaro che partendo con forza dalla fermata del Vallo di Diano che, per centomila motivi, oggi rappresentanze strategicamente una fermata ideale e naturale, la fermata che oggi possiamo appunto sostenere con forza, nel passaggio dalla Campania alla Calabria che si possa fare via Sapri, ritengo che sia tecnicamente, avendo fatto delle valutazioni e approfondimenti di carattere tecnico, ritengo che oggi avvenire assolutamente e chiaramente, la mia posizione rispetto a quello che mi è stato chiesto dal comitato di lotta sul passaggio da Sapri, non c’è nessuna contrarietà. È una posizione chiara, lineare che mi vedrà sempre in prima linea supporta. D’altra parte l’ho già fatto al Ministero delle Infrastrutture, la posizione della fermata nel Vallo di Diano, quindi smettiamola con le strumentazioni, le fantasie, le cose dette a metà o prese in parte. Io penso che le precisazioni vanno prese dalle premesse alle conclusioni. È chiaro che se si estrapola soltanto una parte delle mie affermazioni, probabilmente viene anche stravolto il loro significato. Fermata nel Vallo di Diano, posizione chiara e netta e passaggio da Sapri per collegare anche la Calabria.
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