“Il sopravvenire del Covid-19 ha dato un duro colpo al nostro settore e a cascata a tutto l’indotto. Per riaprire chiediamo un chiaro protocollo per la gestione che sia a tutela degli operatori e dei clienti”.
In un tempo in cui ci si chiede quali prospettive immediate e future ci sono per il turismo in Italia, uno dei settori maggiormente colpiti dalle restrizioni adottate per contenere la diffusione del Coronavirus, sono tante le incertezze e le preoccupazioni degli operatori del settore.
In vista dell’allentamento delle misure restrittive che dà il via alla cosiddetta fase 2, abbiamo ascoltato la voce di una famiglia teggianese proprietaria dell’hotel “Antichi Feudi”, situato nel centro storico di Teggiano, città museo del Vallo di Diano, a sud della provincia di Salerno. Un tempo prestigioso palazzo baronale, oggi l’elegante dimora con i suoi arredi, colori e finiture fa rivivere atmosfere e tempi altri. Da 13 anni Giusy e Salvatore Di Sarli, più che la quantità, curano la qualità dell’accoglienza.
Ai primi di aprile era prevista la riapertura dell’hotel dopo la chiusura invernale. In teoria, il governo non ha mai imposto la chiusura degli alberghi…
Sì, l’apertura era prevista per il primo aprile. Seppure non era stata imposta la sospensione dell’esercizio dell’attività alberghiera, l’apertura sarebbe stata inutile, sia per la totale cancellazione delle prenotazioni del mese, sia per la certezza che non avremmo avuto presenze visto la limitazione della circolazione delle persone sul territorio nazionale ed estero.
In qualità di albergatori, qual è il vostro parere rispetto alla situazione economica determinata dal Corona virus nel Vallo di Diano?
La situazione economica del Vallo di Diano non è certamente florida e, nello specifico, nel nostro settore. Ciò nonostante tanti come noi hanno fatto sforzi importanti in termini di investimento per dare un input al turismo e creare opportunità di crescita economica del territorio. Il sopravvenire del covid-19 ha dato un duro colpo al nostro settore e a cascata a tutto l’indotto.
C’è poi l’aspetto umano…
Non meno importante, anzi ancor più, è l’aspetto umano. Per noi, che abbiamo sempre considerato i nostri collaboratori come parte di una famiglia, risulta difficile e preoccupa lasciarli a casa, qualora non potessimo riaprire nei prossimi mesi.
Avete ricevuto forme di assistenza (aiuti, sgravi, rimborsi)? Se sì, le ritenete adeguate?
No, al momento non abbiamo ricevuto nessuna forma di aiuto o sussidio.
Che genere di danni avete avuto?
La perdita totale del fatturato.
Che cosa chiedete?
Innanzitutto, un chiaro protocollo per la gestione dell’attività nel periodo definito fase 2, che sia a tutela della salute degli operatori e dei clienti, ma nello stesso tempo non eccessivamente gravoso per l’impresa sia in termini economici che di procedure. In secondo luogo, un sostegno economico concreto che preveda: lo sgravio totale degli oneri contributivi dei dipendenti; un contributo a fondo perduto nella misura del 40% sullo stipendio dei dipendenti per l’anno 2020; l’abolizione degli oneri comunali (TARI, TASI) per l’anno 2020.
Quello che è stato fatto finora (a livello nazionale, regionale, comunale) è sufficiente secondo voi?
Per il settore turistico, ad oggi, non è stato fatto nulla.
Le vostre previsioni per l’estate? Avete già pensato a come attuare le norme igienico-sanitarie anticontagio? Anche a livello di costi in più che la messa in sicurezza comporterà?
Al momento non abbiamo messo in campo alcuna azione per gestire le poche prenotazioni rimaste, poiché si riferiscono ai mesi estivi. Ad oggi, non siamo in grado di decidere, aspettiamo che sia più chiaro l’evolversi dell’emergenza sanitaria e che si adottino misure a sostegno dell’attività.
Avete fatto rete con gli altri albergatori del Vallo?
Sì, c’è un confronto continuo.
A vostro avviso cosa andrebbe fatto per i prossimi mesi?
Nell’ultimo intervento il Presidente Conte ha preannunciato delle misure speciali per il turismo, al momento in fase di elaborazione da parte del ministro Franceschini. Aspettiamo fiduciosi.
Angela Cimino