Abbiamo già scritto della “Taverna del Fattore” e lo abbiamo fatto in termini lusinghieri. Ci siamo sempre trovati bene sotto tutti i punti di vista. Il tipo di ristorazione che viene proposto è di quelli che sono con i piedi per terra, intendo dire che è innovativa quanto basta e si guarda anche al sodo. Si punta soprattutto sulla qualità e cosa che non guasta anche sulla quantità, naturalmente senza esagerare. Iniziamo da capo: siamo a Gromola, contrada del Comune di Capaccio Paestum che da sempre si è differenziata per la sua agricoltura di qualità, soprattutto dei nostri buonissimi carciofi. Al centro, dove c’è la chiesa, il campo sportivo e la scuola alberghiera, troviamo anche questo locale. Sembra uno di quegli eleganti relais di campagna che spesso vediamo sulle riviste di settore. Il posto è molto curato tanto che sembra un’oasi abbellita con vigorose piante esotiche. D’estate si può cenare in giardino ai bordi della bella piscina, mentre con le temperature più basse si può usufruire delle caldi e accoglienti salette interne. Una di queste è anche adatta a cerimonie, si possono agevolmente ospitare più di 100 persone. Questa estate sono stato alla “Taverna” a più riprese ed ho avuto modo di assaggiare la cucina di mare, quella di terra e anche la pizza. L’accoglienza in questo locale viene fatta direttamente dal titolare, Angelo Quaglia che, in genere, prende personalmente le ordinazioni e lo fa con una bella professionalità. Descrive in modo dettagliato e preciso tutte le specialità che consiglia. Con i clienti che conosce, come nel nostro caso, non porta il menu e fa le sue proposte a voce. Questo per poter proporre nel modo migliore il pescato del giorno. L’ultima volta, a fine agosto, invitato da cari amici, ho avuto la conferma di quello che sto scrivendo. Abbiamo optato per una serata marinara e abbiamo scelto piatti che ci hanno permesso di gustare più cose. Come antipasto ci è arrivato il “crudo e cotto”. Su un elegante piatto rettangolare c’erano 8 preparazioni diverse: tartare di tonno rosso, tartare di gamberi rossi, crudo di scampo, mozzarella panata al salmone, tonno scottato al pistacchio, tortino di patate e gamberi, spada alle mandorle e pescatrice. Tutto ben presentato e delizioso. Diciamo che avrebbe potuto anche bastare, ma la serata era una di quelle che era molto bello mangiare in buona compagnia. A seguire delle linguine con uno scampo di grosse dimensioni che, ci è stato assicurato (ma si vedeva), poche ore prima era ancora vivo. Da leccare i baffi. Abbiamo continuato, sapendo di ripeterci, con una gustosa scottata di pesce: spada, scampo, gambero, tonno e calamaretto. Anche qui “chapeau”. A questo punto, per completare la serata, abbiamo preso anche il dessert: scomposta di lingue di gatto con salsa al pistacchio. Che dire? È stata una bellissima serata e gli elogi li dobbiamo fare, oltre che ad Angelo, al giovane chef Luigi Prisco (alla “Taverna” sin dall’apertura) e al servizio di sala che è stato attento, preciso e discreto come, di questi tempi, è raro trovare. Ricca e interessante è anche la selezione dei vini con prodotti ricercati e non banali. Noi abbiamo accompagnato la nostra serata con il fresco Biancolella d’Ischia delle Cantine di Mazzella. Concludo che alla Taverna del Fattore, per chi non vuole il pesce, utilizzano carni di grande qualità e che la pizzeria propone una pizza particolare, sufficiente per 2 persone, lievitata con lievito madre e condita con un’eccezionale salsa ai pomodorini. È il caso di dire che è un posto dove nulla è lasciato al caso. Costo: circa 35 € a persona, vini a parte. Da quest’anno il locale è aperto anche d’inverno e … vi aspetta per non deludervi!
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