Alessandro Notaro, ha lasciato la terra cilentana il 14 maggio del 2021. L’ha lasciata disseminando di segni che portano le sue impronte scientifiche, intellettuali e umane.
Scientifiche perché da medico e chirurgo qual era ha esercitato la professione in modo scrupoloso presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Ma anche quando ha lasciato il suo posto non ha mai smesso di occuparsi di salute con la sua instancabile testimonianza e promozione dei benefici effetti prodotti dalla “Dieta Mediterranea” fondando e presiedendo con il supporto di Maria La Gloria, sua moglie e compagna, della omonima associazione imponendo ad essa il nome del suo amico e collega Ancel Keys e al borgo da dove partì l’avventura della sua esistenza.
Intellettuali perché interpretava il ruolo di ambasciatore della Dieta Mediterranea senza lasciare niente al caso e restando fedele al decalogo che lo stesso sperimentatore, Ancel Keys, aveva codificato dopo anni di esperienza sul campo e di verifiche a Minneapolis dove viveva sei mesi all’anno quando lasciava Pioppi dove aveva scelto di vivere in Italia.
Umane perché pur andando fiero delle sue amicizie nel mondo scientifico nazionale e mondiale, non faceva mai mancare il suo appoggio ad ogni iniziativa che avesse lo scopo di far conoscere il patrimonio di scoperte sull’importanza di una sana alimentazione sulle patologie cardiovascolari lasciate in eredità all’umanità intera.
L’ho conosciuto e frequentato per un lungo periodo a cavallo del 2015 quando insieme abbiamo organizzato il 1° e il 2° salone della Dieta Mediterranea a Vallo della Lucania e un convegno internazionale proprio sulla Dieta Mediterranea ad Expo 2015 a Milano e Cilento Mondo nel palazzo Mainenti riaperto in quella occasione dopo i lavori di ristrutturazione.
(https://www.unicosettimanale.it/news/cultura/877350/dieta-mediterranea) di Alessandro Notaro.
(https://www.unicosettimanale.it/news/attualita/755755/alessandro-notaro-scrive-al-presidente-della-regione-campania) di Alessandro Notaro.
È stata un’esperienza intensa per me e per tutti quelli che partecipano all’elaborazione, la strutturazione e la gestione di eventi che portarono molto in alto il prestigio del nostro territorio e in auge l’idea fondante di un progetto sul quale il territorio cilentano avrebbe dovuto seguirlo con più decisione e determinazione.
In quel tempo ho potuto anche apprezzare il grande affiatamento che c’era nella coppia formata da Maria e Alessandro: lui era la mente scientifica e lei la sua interfaccia con il mondo esterno. Lui “brontolone” sistemico che puntualizzava su ogni cosa; lei che faceva atterrare le sue idee con la tipica grazia di donna che sa farsi ascoltare …
Ci volle tempo per riuscire ad entrare nella sua “confidenza” e poter raccogliere da lui informazioni di prima mano sul suo rapporto con gli scienziati ai quali dava del “tu”: Ancel Keys, Jeremiah Stamler, Mario Mancini, Alberto e Flaminio Fidanza e tanti altri che da ogni angolo del pianeta sono arrivati a Pioppi per incontrarlo e confrontarsi con lui.
Seduto sul terrazzo della villa che abita d’estate a Pioppi e dove ha passato momenti indimenticabili con Maria, le sue figlie Emilia e Laura e i suoi nipoti, un giorno mi raccontò di quando Keys si rivolse a suo padre per chiedergli aiutarlo ad individuare un terreno sul quale avrebbe costruito la sua casa nel posto che tanto aveva cercato “navigando”, lungo la Costa Cilentana che allora era ancora incontaminata. Lui era bambino e, fina da allora, ha sempre frequentato lo scienziato che tanto valore aggiunto ha saputo estrarre da un territorio che un tempo era chiamata la “Terra dei Tristi”.
Alessandro Notaro ha lasciato al Cilento un’eredità che certamente Maria e l’associazione che lui aveva fondato sapranno gestire al meglio e implementarne le attività. Per quel che riguarda noi altri, che da lui abbiamo imparato che non ci sono scorciatoie per fare divulgazione scientifica, saremo sempre pronti a dare il nostro contributo nei limiti delle nostre possibilità e capacità.
Bartolo Scandizzo