Al “Vico-De Vivo” di Agropoli l'”Albero di Falcone”
L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.giovedì, 31 marzo, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Vico-De Vivo”, sarà sede di una ulteriore e interessante manifestazione. Il Raggruppamento dei Carabinieri Biodiversità di Caserta e il Corpo Forestale di Agropoli consegneranno una talea dell’ALBERO DI FALCONE. L’evento si terrà alle 10.30 presso la sede centrale dell’Istituto, in Via Nitti. La presenza dell’Albero di Falcone ad Agropoli concorrerà a sensibilizzare anche i ragazzi cilentani al tema dell’impegno sociale, ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale.
Mentre il Ministro Patrizio Bianchi è in isolamento poiché a seguito di un tampone di controllo è risultato positivo al Covid19, la scuola resta in moto con una pluralità di attività e iniziative in lungo e in largo su tutto il territorio. Un pullulare di azioni didattiche si contano anche nelle scuole di provincia. Mentre Bianchi intanto ci assicura che comunque sta bene e continuerà a lavorare da casa, nel proliferare di cose, in prossimità del prossimo “liberi tutti” pasquale, malgrado la diffusa crescita delle positività Covid, ad Agropoli, in terra cilentana, prima dell’adozione delle nuove regole primavera-estate, giovedì, 31 marzo, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Vico-De Vivo”, sarà sede di una ulteriore e interessante manifestazione. Il Raggruppamento dei Carabinieri Biodiversità di Caserta e il Corpo Forestale di Agropoli consegneranno una talea dell’ALBERO DI FALCONE. L’evento si terrà alle 10.30 presso la sede centrale dell’Istituto, in Via Nitti, in presenza degli alunni della classe 3E SIA, nell’ambito del PCTO “Green Jobs”. Contemporaneamente le altre classi saranno collegate al seguente link: https://meet.google.com/wee-gwgo-mfa. Gli ospiti saranno accolti e salutati dal D.S., T. Pane. Seguiranno poi gli interventi del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Caserta, del Corpo Forestale di Agropoli, di Teresa D’Onofrio, Referente Libera di Agropoli, di Pasquale Longo, del Presidente Legambiente Paestum Capaccio, di Mario Salzano Presidente Legambiente Agropoli. Intorno alle 11.20 avverrà la consegna dell’Albero di Falcone. La presenza dell’Albero di Falcone ad Agropoli concorrerà a sensibilizzare anche i ragazzi cilentani al tema dell’impegno sociale, ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale. Trattasi sicuramente di un progetto ambizioso dell’Arma dei Carabinieri; un progetto voluto per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico. In sostanza il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha avviato le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, fulcro di un brillante progetto di educazione alla legalità ambientale, il Progetto Nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica. Progetto che si fa grande quanto la scuola italiana. Infatti è prevista la donazione e messa a dimora di circa 500mila piantine nel triennio 2020-2022 nelle scuole italiane. “A tutt’oggi sono quasi 900 gli Istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso verso la consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale con il supporto dei Carabinieri della Biodiversità. L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone. Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR). Il Centro, all’avanguardia in Europa nello studio e conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante di Falcone da donare alle scuole che ne faranno richiesta. I primi istituti scolastici a riceverle sono stati quelli intitolati al Giudice in Sicilia e in tutta Italia che si stimano in 108 istituti tra Primarie di I e II grado. Questi alberi contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2”. L’Albero di Falcone servirà a non dimenticare. L’educazione alla legalità dovrà permanere caposaldo della formazione sociale, culturale e umana dei giovani e della cittadinanza del Cilento. “Parlate della mafia, dichiarò convinto, Paolo Borsellino, parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”. Le politiche di lotta alle mafie prevedono oggi un’azione integrata che affianca alla prevenzione e alla repressione, azioni sistematiche che colpiscono con sequestri e confische i beni mafiosi per destinarli a fini sociali. Alla scuola compete una grande azione sinergica di repulsione alla violenza e la sana azione formativa alla civiltà della cittadinanza. Prima di Patrizio Bianchi, solo qualche anno fa, Lucia Azzolina, additò la scuola come l’alma più potente contro tutte le mafie. In questo aveva ragione. “La nostra scuola è l’arma più potente, l’unica davvero in grado di costruire un futuro migliore e di vivificare la nostra splendida Costituzione. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi sono gli anticorpi che dobbiamo proteggere e far crescere nella consapevolezza che non esiste società sana se i cittadini non si prendono cura dei diritti e non praticano la solidarietà. Sono certa che anche a distanza la scuola saprà far riflettere su questi temi. Il suo esserci, in questi momenti difficili, al fianco dei ragazzi è un segnale potente: lo Stato non abbandona i suoi figli, ma li accompagna, sta al loro fianco”.
Emilio La Greca Romano