Al via il Mediterraneo Video Festival, concorso internazionale sul cinema documentario mediterraneo. La sua 25esima edizione sarà sempre più itinerante e legata al paesaggio. L’intento è «di vivere le comunità del Cilento, che ospiteranno le giornate del festival, come un vero e proprio viaggio all’insegna di proiezioni, dibattiti, eventi, laboratori emozionali» – spiega Maria Grazia Caso, direttrice artistica. Le sue tappe, a partire da mercoledì 7 settembre, saranno: Stella Cilento, paese situato in provincia di Salerno alle pendici del Monte Stella, a soli 386 metri sul livello del mare, immerso nel verde è il luogo ideale per gli itinerari naturalistici e storici tra cui la Via Silente. Qui si terrà la presentazione del libro Res Naturae di erbe selvatiche, magie e ben essere di Daniela Di Bartolo. Nel suo secondo lavoro, l’autrice propone ai suoi lettori ‘suggerimenti’ – provenienti dal mondo naturale – per lenire un’esistenza accerchiata da difficoltà e precarietà.
A seguire Mandia e Terradura, frazioni di Ascea, immerse nel verde della macchia mediterranea. Il primo, luogo d’acqua caratterizzato dalla presenza di numerose fonti che costituiscono meta di turismo naturalistico; il secondo, caratterizzato dalle case a “grappolo”, deve la sua origine alle vicende di Elea-Velia. Gli abitanti vi si rifugiarono in seguito all’impaludamento dell’area e per i continui assalti dei saraceni. Ripercorrendo il percorso dei Focesi e dei pitagorici, ci si ritroverà ad oziare, discutere e poetare in occasione del “Simposio dell’Ozio creativo: Xenia – ospitalità. accoglienza”, che nasce dalla curiosità di vivere e sperimentare quanto raccontato da Domenico De Masi nel suo omonimo libro. Nella serata conclusiva dell’11 settembre ad Ascea, Palazzo De Dominicis-Ricci, si terrà l’incontro con Giorgio Verdelli, autore del libro Paolo Conte, genio della canzone che nell’arco di una carriera strepitosa è stato capace di raccontare storie in musica, dosando con sapienza le influenze jazzistiche e la tradizione cantautoriale italiana.
Numerosi i film iscritti provenienti dai Paesi del Mediterraneo e non solo, tra gli altri Spagna, Marocco, Francia, Iran, Canada, Israele, Columbia, Italia. Verranno proiettati sullo schermo cortometraggi e lungometraggi diretti da registi autorevoli in lizza per il premio della giuria. Il Festival abbraccia temi sempre più attuali. Così il pubblico potrà seguire le vicende di Porpora Marcasciano, leader del movimento trans, in un road trip che ripercorre la sua formazione politica e umana. Immergersi nelle fantasie di un bambino, Carmelo, che trascorre le sue giornate nella Palermo dei pupi. Ripercorrere storie di malefici e superstizioni; amori ribelli che si intensificano nei ranghi di guerriglia colombiana; la dura vita degli agricoltori congolesi dinanzi ai paradossi del loro governo. Interrogarsi sulle prospettive di vita di un gruppo di giovani tra i 24 e 30 anni; mettersi in viaggio insieme ad un detenuto alla ricerca di una libertà da ricercare in sé stesso e tanto altro ancora…
Novità di quest’anno le Masterclass. Il Festival regala a tutti coloro interessati al mondo del cinema un’importante opportunità formativa. Nel corso dei suoi 25 anni, infatti, il MVF ha collaborato con numerosi registi di rilevanza nazionale e internazionale, i quali film sono stati proiettati in concorso o fuori concorso. In questa edizione alcuni dei più rappresentativi registi condivideranno il loro know how attraverso una serie di lezioni gratuite che trattano di regia, cinema documentario, scrittura creativa. A tenerle saranno Antonello Carboni, che ha ottenuto diversi riconoscimenti per i documentari presentati in Italia e all’estero, tra cui ricordiamo la sua partecipazione al Festival Internazionale di Singapore; Antonio Vladimir Marino, tra i tanti cortometraggi diretti, vanta di uno stage in regia presso il prestigioso VGIK Institute di Mosca; Dimitri Petrovic, regista e videografo, naviga tra documentario, finzione e creazione per le arti performative.