Tre anni fa, appena aperto, avevo già recensito il ristorante Bellantonio e ne conservo un bel ricordo. Ci sono stato recentemente e, ancora una volta, mi sono trovato benissimo. È uno di quei locali che da sempre punta sulle materie prime di qualità. Questo sicuramente grazie allo chef-patron Vincenzo Menichino che ha avuto diverse esperienze lavorative e si è sempre distinto per l’ottima cucina, specialmente se lo lasciamo fare e ci affidiamo al suo estro. Il locale, anche se nuovo, ha avuto delle piccole ristrutturazioni dovute per rendere il posto sempre più funzionale. “Bellantonio” è fuori dal centro, in località Santa Lucia. Per chi viene da Capaccio è facilissimo da raggiungere. Alla rotonda prima del noto complesso San Luca, si svolta verso la litoranea. Pochissimi km e, sulla destra, troviamo la nostra meta, di fronte all’ufficio postale. La struttura è nuovissima, una bella casetta bianca su due livelli. Al pian terreno ci sono delle grandi vetrate moderne. All’interno, dopo aver varcato l’entrata, troviamo un’atmosfera calda e piacevole. La sala è molto luminosa ed è arredata con gusto. Il locale non ha tanti posti ed è curato sin nei minimi dettagli. Sulla sinistra c’è un imponente esposizione di vini, selezionati con competenza ed esperienza. C’è la cucina a vista e una ricca esposizione di pescato fresco, alcuni crostacei sono ancora vivi. I tavoli sono preparati con “hotellerie” di qualità: bicchieri e posateria importanti, tovaglioli con tessuto di pregio con la scritta ricamata di Bellantonio su bei segnaposti. Le sedie di colore bianco sono pratiche, poco ingombranti e confortevoli. Niente da dire, veramente un bel locale con un ambiente invitante e rilassante. Ero di passaggio e volevo qualcosa di veloce e buono. Mi sono affidato allo chef. In un solo grande piatto quadrato, mi è stato servito un antipasto ricco composto da: polpetta di salmone e patate profumata al limone, gamberi e puntarelle all’insalata, totano alla luciana con polvere di olive nere, chips di patata viola con polpo arrosto, salmone marinato con agrumi in agrodolce e delle buonissime alici fritte. Che dire? Tutto da manuale. Ogni ingrediente si esaltava nella sua bontà e nella sua semplicità. A seguire dei superlativi cavati con vongole, asparagi e merluzzo e per concludere una freschissima frittura mista con dei calamari da sogno. Mi sono fermato qua, sazio e soddisfatto della mia sosta. Da bere, mi sono deliziato con un Emma, Prosecco di Valdobbiadene Brut delle cantine Setteanime, che ha meravigliosamente accompagnato il tutto. Ottimo anche il servizio in sala curato dall’esperta Marianna Caiazzo con la supervisione di Teresa Rossomando, moglie di Vincenzo. Sicuramente, Bellantonio è una delle migliori “tavole” della zona che non delude mai. Costo indicativo a persona: 40 euro, vini a parte.
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