Alle scorse amministrative, è stato uno dei sette aspiranti al governo della cittadina cilentana, si è presentato come candidato del Polo, in un clima di estrema frantumazione. Dopo tante e accese polemiche l’avvocato Alferio Vaccaro, tira il bilancio della situazione politica di Agropoli, e parla di riaggregazione del suo partito, che sta lentamente ricomponendo i propri tasselli.
Avvocato Vaccaro, l’ultima volta che abbiamo discusso di politica, mi parlava della volontà di ricominciare, cos’è cambiato da allora?
Prima di tutto, abbiamo aperto una nuova sede di Alleanza Nazionale in via Crispi, gli iscritti a tutt’oggi sono circa settanta, ci sono rimasti vicini anche tutti i candidati, che mi hanno affiancato nell’ultima battaglia elettorale. Hanno partecipato attivamente, convinti di impegnarsi per il bene della propria città. Inoltre, abbiamo l’appoggio indiscusso della federazione provinciale e dei consiglieri regionali, non sappiamo che fine abbia fatto il deputato di collegio… A breve, si effettueranno le elezioni primarie per la nomina del presidente del Circolo “Giorgio Almirante”, al momento commissariato.
Secondo lei quali sono gli obiettivi che Agropoli deve ancora raggiungere?
Ritengo che Agropoli ha la “fortuna” di potere raggiungere quello che vuole, perché in realtà non ha ancora raggiunto nulla.
In che senso…
Nessuna amministrazione ha effettuato una fattiva programmazione, sono stati curati solo alcuni aspetti, e trascurati altri di fondamentale importanza, fino ad oggi la città ha vissuto sul terziario e l’edilizia, sta andando allo sfacelo. Nulla è stato fatto per l’occupazione.
Cosa è cambiato, con l’insediamento del nuovo sindaco Luigino di Marco?
Qualcosa è cambiato, abbiamo avuto l’acqua della diga, non c’è più il vecchio segretario comunale, sostituito da un giovane segretario animato da tanta volontà, ma non so da quanta esperienza…
Per quanto riguarda la progettualità?
Nulla è stato fatto di nuovo, se non quello che era già in cantiere.
Cosa ne pensa di tutte le polemiche scatenate, intorno alla realizzazione della “fatidica” piazza?
Credo che occorra chiedersi se la struttura, così come ideata, risponda effettivamente alle reali esigenze dei cittadini. E’ stata realizzata una piazza, un’isola pedonale senza però pensare ad una viabilità alternativa, con delle aree parcheggio. Tutto questo provocherà non pochi disagi.
I lavori strutturali dell’ospedale sono stati consegnati, a quanto l’apertura definitiva?
Il nostro ospedale non si aprirà mai. Prima perché il nostro distretto sarà spostato a Capaccio, e secondo, la regione non ha la possibilità finanziaria per attivare tutte le procedure. Come la fornitura di tutta la strumentazione.
Bassolino parlava di un’imminente apertura addirittura di giorni…
E’ vero, durante la campagna elettorale ha promesso che sarebbe stato attivato in una settimana senza specificare, però, di quale anno.
Non è riuscito a conquistare il governo della sua città, qual è il suo rammarico?
Quello di mettermi alla prova, un personaggio nuovo senza compromessi poteva scegliere solo per il bene della propria comunità, senza condizionamenti.
Rifarebbe la scelta?
Sicuramente sì, per affiancare nuovamente i giovani, che rappresentano la risorsa e il potere forte di Agropoli.