Pochi anni fa scrissi una gradevole plaquette, 50 pagine o poco più, dal titolo accattivante “Agropoli, la Montmartre del Cilento”. Alludevo al Borgo Antico, ovviamente. Ebbe un discreto successo. Provo a riproporne alcune pagine ora che galoppa primavera nello splendore dei fiori e per l’aria tersa alitano profumi, che preannunziano l’estate con la Festa del Turismo. E comincio con quella che costituiva la prefazione dell’agile libretto e che era e resta una mia testimonianza d’amore e di cultura per una città che mi ha segnato gli anni dell’infanzia e della prima maturità, come alunno, nell’infanzia lontana, come docente, dopo, e che, comunque, ha fecondato le mie ricerche di giornalista ed ha dato ispirazione/emozione alla mia scrittura creativa, che aleggia anche nella prosa che segue:
La luna piena è l’oblò di una nave spaziale in ronda di perlustrazione nel blu/lavagna del cielo. Di lassù spia l’occhio di un dio geloso della mia felicità.
Sul collo il fiato caldo di carnalità di Luisa Sanfelice a sussurrarmi: liberté, egalité, fraternité prima di affidare la testa alla lama sinistra della ghigliottina. Negli occhi il lampo di giovinezza violata da morte prematura e violenta. La chioma scompigliata, pensiero/canto sulle ali del vento. Ombre a fuoriuscita di Castello mi materializzano compagnia di memorie nella notte d’amore e di mistero.
Giù il mare a carezza di falesie scarnificate si gonfia in peana di vittoria di saraceni predoni. “Allarmi! Allarmi! La campana sona” a ritmare fughe di paura di pescatori indifesi. Madonna pellegrina placa razzie a cuori d’infedeli.
Nella rada del porto le vele bianche all’ancora sono parata di spose anelanti a salpare verso l’ignoto della felicità. Piovono fasci di diademi all’incanto stupefatto delle stelle.
Lattiginosa l’alba tremula nel fiordo del Vallone! Pizzica iodio e sale alle narici, leggero, il vento a trasmigrazione d’onda. Zaffata di maggese fresco a gocciolare afrori di sesso a bacio di rugiada sulle colline di Tresino, a trionfo di primavera/vita!
Barche capovolte: turgide poppe di sirene all’ancora/agguato di Trentova, ariosa, anfibia, complice di tenerezze al primo sole. Beve mare la terra radici/macchia ardita a fecondare.
E abbranca ancora mare la Torre di San Marco. Ercole vi ringhia forza dal ventre della terra a gonfiare, a volte, l’ira dei marosi.
Sole compatto al rosso delle arance ad ingioiellare il verde del fogliame: vergini seni di Nausicaa, nel fiore illibato della pubertà, a sogno d’attesa di Ulisse, nudo, bello e impossibile, sporco di alghe, con il profumo di mare!
Dolci fotogrammi di ricordi alla moviola della vita!
Il Borgo Antico è un contenitore di straordinaria bellezza per eventi di cultura, la cui eco va ben al di là del recinto comunale e dello stesso Cilento per dilatarsi a livello regionale e, perché no?, nazionale. Lo ha intuito fin da subito il creativo assessore alla cultura, Francesco Crispino, che ha ideato e lanciato l’evento “Settembre Culturale al Borgo”, nella consapevolezza che la cultura è uno strumento indispensabile per la crescita politica, economica e sociale del territorio. Ottima intuizione che residenti e turisti hanno apprezzato con una partecipazione numerosa ed entusiasta alle interessanti serate. Più che valida la selezione degli autori di buon livello, che scelgono la nota località cilentana per presentare il meglio della loro produzione letteraria. La manifestazione è cresciuta, di anno in anno, con l’aspirazione legittima ad assumere un rilievo di caratura nazionale. Ci sono tutte le condizioni. Io ne sono più che convinto anche per un atto d’amore, per una città che mi porto nel cuore. Domenica prossima, 11 giugno, si vota per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale. Desta una qualche giustificata apprensione la pesante ed impegnativa eredità di Franco Alfieri. La legge non gli consente di ricandidarsi, avendo già fatto due mandati. Però certamente non farà mancare i suoi consigli preziosi e sarà vigile e generoso di progettualità creativa a medio e lungo termine per la “sua” Agropoli, che gli elettori gli consegnarono come paese di straorinaria bellezza naturale, certamente, ma privo, o quasi, di servizi e che lui ha avuto la capacità di trasformare in una città dalle enormi risorse turistiche e culturali, che legittimante aspira a recitare sempre più e meglio il ruolo di ”Porta del Cilento” non solo, ma anche, e soprattutto, di ponte di raccordo tra l’Italia ed i paesi dell’Area Mediterranea, anche per la sua posizione geografica. Alfieri è un politico di lungo corso, capace di abbinare la progettualità di ampio respiro al pragmatismo del lavoro della quotidianità in un rapporto di collaborazione condivisa con il suo numeroso elettorato. Di sicuro non è a fine carriera, ma, come si vocifera con sempre maggiore insistenza e convinzione, sarebbe già pronta per lui una candidatura a senatore nel Pd, come “renziano” di stretta osservanza con la “benedizione” del Governatore Vincenzo De Luca, di cui è consulente capace ed apprezzato nel settore strategico dell’agricoltura. Certo la sua non sarà una passeggiata, anche perché il territorio pullula di aspiranti “candidati” al Parlamento, o per riconferma o di prima nomina. E molti scalpitano sia nel Cilento interno, nella storica postazione di Cuccaro, come nella Valle del Calore, dove, a Valle dell’Angelo, un noto parlamentare uscente vanta origini, o lungo la costa tra Sapri e dintorni. E, come se non bastasse, anche nella vicina Capaccio Paestum c’è chi (ri)prova a cingere la fascia tricolore di primo cittadino, ma, in realtà, già sogna l’aula della Camera o del Senato. Ma credo che Alfieri questo già lo sappia, anche perché sono notizie di dominio pubblico che alimentano il chiacchiericcio di politologi da bar e marciapiedi. Ma torniamo alle Amministrative di domenica prossima. Della partita della lista di Adamo Coppola, candidato sindaco, fa parte anche Franco Crispino, che credo abbia già prenotato ed ipotecato la riconferma all’incarico di Assessore alla Cultura; legittimamente, per capacità, creatività e consolidata e conclamata esperienza. Mi onora di sua amicizia ed io lo stimo molto. Anche per questo mi permetto di suggerirgli, per motivata convinzione, di inserire nella sua agenda di lavoro futuro un po’ di eventi di caratura internazionale, come storia, tradizione e posizione geografica di Agropoli, consigliano e consentono, chiunque li realizzi: 1) La letterarietà di Agropoli al femminile nel nome di Luisa Sanfelice, Eeonora de Fonseca Pimentel, Margherita Yourcenar, Antonietta Macciocchi, ecc. 2) La letteratura nel segno della mediterraneità: il protagonismo dei paesi emergenti. 3) Festival della letteratura euromediterranea. 4) Meeting dei Premi Nobel dei paesi dell’Area del Mediterraneo: cambiando tema, di anno in anno: letteratura, medicina, musica, arte visiva, ecc. 5) Agropoli Città Francescana. 6) Mamma Li Turchi!: Il meticciato culturale del e nel Mediterraneo”.