Istituire la tassa di soggiorno per un paese con una forte ambizione turistica come Agropoli pare doveroso. La piccola imposta si paga ovunque, e da sempre è grande forma di sostentamento per le amministrazioni comunali dei luoghi più belli d’Italia. Fare quindi polemica per una prassi ampiamente strutturata nel resto della penisola italiana sembra davvero fuori luogo ed è giusto che Agropoli si sia messa al passo con i tempi.
La tassa sarà in vigore dal 1 Giugno al 30 Settembre, considera quindi solo quella che possiamo definire “alta stagione”, mentre il piccolo dazio non verrà applicato, ad esempio, durante le vacanze di Natale oppure a quelle di Pasqua e Carnevale dove comunque, anche se in maniera minore, la città gode di un buon numero di turisti e visitatori.
Queste le tariffe (prezzi giornalieri per persona):
Alberghi 1,50 €
Residenze turistico alberghiere 1,50 €
Villaggi turistici 1,50 €
Campeggi 1,00 €
Affittacamere 1,50 €
Case e appartamenti per vacanze 1,00 €
Case per Ferie 1,00 €
Ostelli per la gioventù 1,00 €
Country House 1,00 €
Case religiose di ospitalità 1,00 €
Agriturismi 1,00 €
Campeggi 1,00 €
Aree attrezzate per la sosta temporanea 1,00 €
B&B 1,00 €
Ili futuro però deve per forza essere regolamentarizzato ad hoc con un sistema che funzioni nel tempo e non si perda semplicemente al termine della prossima stagione. Innanzitutto il contrasto agli affitti abusivi deve essere ferreo e occorre una fitta rete di controlli per non cadere nei soliti errori del passato. Proprio su questo è importante ricordare che, a prescindere dal tipo di locazione (Turistica o Pura), è necessaria l’iscrizione al portale della Polizia di Stato AlloggiatiWeb e comunicare i nominativi degli ospiti. La comunicazione deve essere effettuata entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti. Ai sensi dell’articolo 17 del TULPS, le violazioni alle disposizioni dell’articolo 109 sono punite con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206€. Altro aspetto da mettere a regime, e in questo l’amministrazione è stata più volte complice e colpevole, è la sosta irregolare dei camper lungo la rete stradale cittadina. Anche qui ricordiamo cosa prevede la legge: dove consentita, la sosta dei camper in strada non si prefigura come ‘campeggio‘ o ‘attendamento‘ qualora il veicolo non poggi sul suolo eccezion fatta che con le ruote, non emetta dei propri deflussi, eccezion fatta per quelli del suo propulsore meccanico e, soprattutto, non occupi la strada in eccedente misura rispetto all’ingombro del ‘corpo’ del medesimo autoveicolo. Nel caso di sosta, o di un parcheggio a pagamento, le tariffe applicate ad un camper sono maggiorate del 50% rispetto alle tariffe praticate, in parcheggi analoghi della zona circostante, alle comuni autovetture. In pratica, se il conducente di un’automobile, per sostare un’ora in un parcheggio con le strisce blu, paga per esempio € 1,00, il conducente di un camper paga € 1,50. Ecco, ad Agropoli in passato è accaduto esattamente il contrario con i camper lasciati ‘campeggiare’ nel parcheggio del Terminal Bus, con i deflussi scaricati chissà dove, o in quello di Piazza Mercato e di Piazza Gallo al termine del lungomare San Marco. Tutto ciò, non solo recando un danno al decoro urbano, ma anche penalizzato la sosta delle autovetture e soprattutto i proprietari delle aree attrezzate alla sosta dei camper che così si vedono troncare le gambe della propria attività proprio dall’amministrazione che invece dovrebbe sostenerli.
Impossibile infine non trattare l’argomento decoro. Lo stesso Adamo Coppola ha specificato che gli introiti della tassa di soggiorno “saranno destinati al settore turistico” quindi non c’è fattore più importante del presentare la città in uno stato di grazia. Fattore che la scorsa estate non si è praticamente quasi mai verificato. Il corso cittadino è stato quasi sempre sporco con le strade lavate forse due volte in tutta la stagione turistica. E’ ora che Agropoli si munisca di una spazzatrice stradale dotata di spazzole per lavare il centro cittadino almeno una volta a settimana. Inutile sottolineare anche la pulizia delle spiagge e si spera, finalmente, venga anche risolto il problema delle alghe che la scorsa estate ha penalizzato, e non poco, la Baia di Trentova uno dei luoghi simbolo della capitale del Cilento.
Insomma, la tassa è giusta, doverosa, ma dopo l’istituzione l’amministrazione è giusto che svolga il suo dovere principale in quanto città a vocazione turistica. Pulizia, legalità, applicazione delle regole, decoro e servizi. Cinque componenti per la ricetta della città turistica perfetta. Ci riusciranno Adamo Coppola e soci?