Il 23 aprile scorso 115 elettori di Agropoli, avvalendosi della facoltà consentita dall’art.49 “Proposte” del vigente statuto comunale, hanno consegnato agli uffici del Comune una proposta per contrastare il fenomeno dei cosiddetti animali vaganti. Animali abbandonati a se stessi, privi apparentemente di proprietari . Pericolosi per loro è per i cittadini.
La cronaca di questi ultimi anni racconta spesso, purtroppo, di incursioni nelle vie del centro, nel quartiere di Madonna del Carmine, nella contrada Marrota, nelle aree dibalneazione della Baia di Trentova, neisentieri di Tresino frequentati dai trekking team e dalle mountain bike e recentemente nel fondo di Trentova di proprietà del Comune di Agropoli acquistato col danaro dei contribuenti.
Questi episodi sono stati ripetutamente documentati da giornali e televisioni localioltre che oggetto di reiterate segnalazioni e denunce presentatedai cittadini e dai proprietari dei fondi agricoli che subiscono danneggiamenti continui.
Gli animali vaganti sfuggono ai controlli poiché non è possibile verificare la presenza dal marchio auricolare. In questo stato di cose non è garantita la salute degli animali né quella dei consumatori anche perché successivamente tali animali potrebbero esposti a macellazione clandestina.
I sindaci hanno la competenza ai sensi dell’art. 7 bis e 54 c.2 del D.Lgs. 18.8.2000 n.267 all’adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini.
Francesco Cavaliere, primo firmatario della proposta ha dichiarato: “La raccolta di firme ha riscosso finora 253 adesioni. Il Sindaco ha 30 giorni di tempo per rispondere agli elettori. Tempo più che sufficiente perché la legge attribuisce ai sindaci, in questi casi, la competenza e la responsabilità esclusiva e personale attraverso lo strumento dell’ordinanza sindacale. I cittadini agropolesi subiscono da dieci anni le sopraffazioni dei proprietari degli animali vaganti. La trasmissione “Non è l’arena” di Massimo Giletti sta trattando da qualche settimana questo tema che, purtroppo, non riguarda solo Agropoli. Le cosiddette “vacche sacre” , secondo molti degli autorevoli interventi in trasmissione, sono lo strumento della criminalità per il controllo del territorio e l’imposizione delle loro leggi.
Anche ad Agropoli è così? Nel dubbio l’intervento del Sindaco è indifferibile”.