Obiettivo del progetto “Il Cuore Delle Dolomiti Genuine” è creare le condizioni per invertire la tendenza di spopolamento dell’area incentivando la permanenza delle famiglie nel territorio, grazie ad una rinnovata offerta di servizi volti a migliorare la qualità della vita e che potranno favorire anche la conciliazione scuola-lavoro, come pure a nuove opportunità occupazionali alternative al settore dell’occhialeria, orientate allo sfruttamento in chiave sostenibile delle risorse naturali locali, quali il paesaggio, i prodotti agricoli ed il legno.
La vision che intende rilanciare l’Agordino si riassume quindi nell’idea guida “Dolomiti Genuine”: la sua strategia si fonda sul recupero dell’identità locale e sulla promozione di un turismo sostenibile, fortemente legato all’agricoltura e alle sue produzioni di nicchia, portando il visitatore alla scoperta di prodotti locali e artigianali che sono testimonianza del saper fare diffuso nell’area. Un saper fare che oggi offre competenze ad una grande realtà industriale multinazionale, ma che potrà essere protagonista anche nella valorizzazione in chiave sostenibile di importanti risorse del territorio, quali il legno e le produzioni agricole. La genuinità si contraddistinguerà anche nella tipologia di offerta turistica che si intende promuovere, guidando i visitatori alla riscoperta delle tradizioni agordine e della sua storia ricca di eventi e personaggi collegati al suo essere territorio di confine.
Elemento trasversale alla strategia è il tema della mobilità, sia interna che verso i principali punti di snodo
intermodale, rispetto al quale si intende potenziare l’offerta attuale, integrando la presenza di un operatore leader (Dolomiti Bus) con modalità alternative di trasporto flessibile, introducendo mezzi più piccoli e a ridotte emissioni e rispondendo così alle esigenze sia dei residenti (soprattutto la popolazione della media e alta montagna), sia dei turisti che intendono raggiungere i molteplici punti di interesse del territorio.
La crescita dell’area passa anche attraverso il ruolo della scuola, la cui offerta formativa (indirizzi
enogastronomico, turistico, linguistico, tecnologico, etc.) dovrà essere sempre più orientata alla domanda di
professionalità espressa dal territorio, accompagnando le vocazioni oggi maggiormente sentite dai giovani
dell’area, quali la lavorazione del legno ed il turismo sostenibile, e puntando anche ad attrarre nuovi studenti che provengano da fuori l’Agordino.
In ambito sociosanitario, la Strategia intende favorire l’attivazione della medicina integrata riqualificando e
ammodernando la rete ambulatoriale esistente, in modo da sperimentare servizi innovati di telemedicina. Inoltre, si ritiene strategico potenziare l’offerta di servizi, sia attraverso l’acquisizione di personale medico specialistico, in particolare le figure dell’internista e dell’ostetrico-ginecologo, sia incrementando l’esistente servizio di ostetrica a domicilio.
Il tema dello sviluppo locale si traduce nella volontà di diversificare il più possibile l’economia dell’Agordino, fino ad oggi fortemente legata a Luxottica, e di incentivare la nuova imprenditorialità giovanile puntando sulla biodiversità in agricoltura, sullo sfruttamento sostenibile della risorsa legno, oltre che sul turismo e sull’artigianato agroalimentare locale, anche al fine di capitalizzare i nuovi investimenti pubblici finanziati dal Fondo Comuni Confinanti (FCC) e connessi a tali settori. In tal senso il miglioramento della ricettività extra alberghiera in strutture storiche, quali le malghe, la promozione di un turismo in chiave slow e genuino (che si integri con le Dolomiti del turismo di massa tipico della stagione invernale nell’Alto Agordino) e la fruibilità del patrimonio storico-culturale e naturale, saranno possibili solo grazie ad una forte azione di governance coordinata degli operatori e consorzi dell’area, che si possano riconoscere nel brand “Dolomiti Genuine”, nel quadro generale della DMO Dolomiti.
Inoltre, l’Agordino intende mantenere un legame con la tradizione e mediante la sperimentazione nell’uso comune di strumenti in ambito agricolo e nella lavorazione del legno, sia negli spazi di produzione locale (anche sulla scorta dell’esperienza maturata dalle storiche cooperative lattiero-casearie).
Il cambiamento atteso sarà infine possibile integrando a queste azioni un’efficace infrastruttura di rete (banda larga), quale driver per lo sviluppo e l’innovazione.
È segno di una scelta permanente fatta dalla Comunità Montana Agordina, oggi Unione Montana, istituita in attuazione della legge 1102/71 “Nuove norme per lo sviluppo della montagna” e ricomprendeva il territorio degli attuali 16 Comuni interessati dalla SNAI.
Le gestioni associate di funzioni e servizi attualmente attive fra i 16 Comuni e l’Unione Montana si possono così riassumere: Personale, servizi informatici, protezione civile, raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, tributi, servizi ambientali, prevenzione e protezione, autorizzazioni paesaggistiche, servizi sociali, servizi scolastici, polizia locale, Struttura Residenziale per Anziani non autosufficienti di Agordo e al servizio di Assistenza Domiciliare Integrata.