Il Consiglio di Stato in data di oggi, 9 novembre 2020, ha emesso la sentenza con la quale vengono riconosciute le ragioni di Gesac, società di gestione degli aeroporti di Napoli e Salerno, annullando la decisione dei giudici del Tribunale Amministrativo di Salerno dello scorso 24 febbraio. Il Tar di Salerno avevano accolto le istanze presentate da 13 cittadini residenti nelle vicinanze dello scalo salernitano. Il comitato di era opposto al rilascio della valutazione di impatto ambientale ed aveva trovato favore solo i giudici del Tar.
La decisione del Consiglio di Stato oggi consente di far andare avanti il Master Plan per l’allungamento pista dello scalo e, di conseguenza, all’ammodernamento dello scalo aeroportuale salernitano. Tra i primi a festeggiare l’importante risultato Luca Cascone che è stato proprio nella giornata di oggi riconfermato alla guida della commissione trasporti della regione Campania.
Sul Settimanale Unico, che da sempre segue le vicende dell’aeroporto Salerno – Costa D’Amalfi, a suo tempo raccontò la vicenda che interruppe l’iter burocratico intrapreso dalla nuova società di gestione necessario alla nuova missione dello scalo di Pontecagnano. Infatti, costituita la nuova società di gestione, ottenuta la concessione al volo fino al 2043 e avviato l’iter per l’ampliamento della pista, sulla strada dell’aeroporto salernitano c’era lo scoglio del Tar. La data che faceva da spartiacque era quella di mercoledì 24 febbraio 2020, quando davanti ai giudici amministrativi arrivò il ricorso presentato un anno e mezzo prima da tredici residenti dell’area circostante lo scalo di Pontecagnano. Fu chiesto dai cittadini riuniti in un comitato di annullare il decreto di compatibilità ambientale con cui il Ministero ha dato semaforo verde al masterplan per il potenziamento del Costa d’Amalfi.
Erano venti i motivi, affidati agli avvocati Luca Giagnoni e Guido e Mauro Giovannelli, dai ricorrenti che evidenziavano l’impatto negativo dell’opera sull’ambiente esprimendo preoccupazione per la salute dei cittadini di Pontecagnano, Bellizzi e Montecorvino Pugliano. Il contenzioso giungeva in aula per l’udienza di merito, a pochi giorni dall’intesa tra Gesac e Ads che nel mese di ottobre del 2019 sancirono la nascita della nuova società deputata a gestire il futuro dell’aeroporto. Il Tar pronunciò per l’accoglimento del ricorso ridimensionando di fatto il progetto originale che prevedeva l’allungamento della pista come opera propedeutica ai piani sviluppo. Per questo non solo Ministero dell’Ambiente ed Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), ma anche Regione, società di gestione e consorzio aeroportuale diedero battaglia, con un elenco di memorie difensive e interventi in cui si rivendica la correttezza delle procedure.
Durissima, in particolare, fu la presa di posizione depositata dalla spa «Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi», che a proposito del ricorso dei cittadini parlava di «motivazioni del tutto inconsistenti», poste a base di un’opposizione alla realizzazione delle opere «che nella più benevola delle ipotesi è il riflesso di timori e paure figli di un’ignoranza poco scusabile». Nelle ventidue pagine di memoria, affidate a un pool di quattro avvocati, si contestava la stessa legittimazione dei cittadini a rivolgersi al Tribunale amministrativo: «Soltanto tratteggiando l’iniziativa come una bomba ambientale, i ricorrenti riuscirono ad invocare un proprio interesse al ricorso» si sottolineava anche che «la mera lettura dei documenti prodotti dimostrava però con assoluta evidenza che gli interventi in questione (…) sono stati oggetto di un’attenta e congrua valutazione dei profili di impatto ambientale e non pongono in alcun modo a rischio la salute umana o l’ambiente circostante».
Ora può ricominciare l’iter della pubblicazione degli bandi di gara e procedere celermente alla realizzazione dell’opera che, una volta superata la fase critica dovuta alla pandemia da Corona virus 19, potrà aiutare l’intera provincia di Salerno a ritornare a “sognare2 di essere liberi di volare …
Biesse