Dopo un po’ di tempo sono tornato al “Vecchio Bottaio” di Agropoli che, sin dall’apertura, è uno dei miei ristoranti preferiti ad Agropoli. Oltre alla bellezza del posto, trovo gli attuali gestori seri e competenti. Non ci vuole molto a capire che lavorano mettendo in primo piano la passione per l’enogastronomia e la soddisfazione dell’ospite. Qualcuno avrà notato che, negli ultimi tempi, le mie recensioni sono piuttosto positive e qualcuno si sarà chiesto il perché. Semplice. Frequento unicamente i locali che conosco e quelli che ne ho sentito parlare bene. Non mi va assolutamente di fare esperimenti per scrivere delle recensioni negative. Poi aggiungo che, grazie a queste pagine che curo dal 1999, mi sono fatto un “nome” nell’areale Paestum/Agropoli/Cilento e quasi tutti i ristoratori mi offrono il meglio che hanno a disposizione. Quindi, mangiando e essendo trattato “bene”, viene spontaneo scrivere positivamente. Tornando a noi, al “Vecchio Bottaio” mi sono sempre trovato bene, sia in questa che nella precedente gestione, e il tutto si è confermato in quest’occasione. Attualmente a gestire il locale troviamo un trio: Ilaria Marino, Pasquale Di Masi e Andrea Bambacaro. Gli stessi che a Paestum sono conosciuti come “Il Gallo e la Perla”, il ristorante che ha cambiato diverse sedi. Cosa molto positiva, si sono sempre portati dietro la loro fedelissima clientela. Sicuramente il tutto è frutto del loro modo di fare e soprattutto della loro cucina che è moderna, piacevole, pulita, fresca, innovativa quanto basta, gustosa e cosa che non guasta, dal giusto rapporto qualità prezzo. I “tre” sono da sempre andati a “tutta birra”, ma dallo scorso giugno lo stanno facendo in modo letterale. Mi spiego meglio. Un po’ per gioco e un po’ per passione hanno messo su un micro birrificio artigianale producendo una birra che sin dalle prime battute ha incontrato il parere positivo del mercato. La birra messa in commercio si chiama “Dorica – la Bionda di Paestum” (bella schiuma e grande bevibilità), mentre al birrificio è stato dato il nome di “Birrificio di Paestum”. La sede è sulla statale 18, vicino all’ex ACI Paestum. Quindi, ci tengono a precisare che la birra viene prodotta realmente da loro in modo naturale e artigianale. Oltre alla “Dorica” sono di prossima uscita la “Corinzia” (la Rossa di Paestum) e la “Ionica” (stile weiss – la Bianca di Paestum). Anche all’immagine è stata data molta cura. La bottiglia importante ed elegante è stata abbellita con un’etichetta che riporta delle immagini acquarellate di Paestum dipinte dal noto artista pestano, il prof. Bruno Bambacaro, che è il papà di Andrea. La birra, prodotta in quantità limitata, la troviamo nei migliori locali della provincia di Salerno, soprattutto in quelli che predicano ed effettuano la politica dei prodotti a km 0. Una bella soddisfazione l’hanno avuta 2 mesi fa, quando sull’inserto “Io Donna” del Corriere della Sera si è parlato della birra Dorica. Terminata questa interessante parentesi “passiamo” al ristorante. Il locale, per chi non lo conosce, è situato al centro di Agropoli nei pressi del grande parcheggio gratuito costruito dove una volta c’era il vecchio stadio sportivo Gino Landolfi. Internamente il “Vecchio Bottaio” è molto interessante: archi antichi, pareti in pietre, sedie e tavoli in legno, la cucina e il barbecue a vista, una bella e caratteristica cantina dove troviamo anche qualche tavolo per coppie che cercano intimità. Noi, ci siamo stati pochi giorni fa ed abbiamo approfittato di questo splendido mese di ottobre per pranzare all’esterno, in un ambiente contornato da una rigogliosa e lussureggiante cornice di verde, tra aiuole, vecchie botti, fontane scenografiche, sedie in ferro antichizzato e tavoli ricoperti con la pregiata ceramica di Deruta (la piccola località in provincia di Perugia famosa per la fabbricazione delle ceramiche artistiche). Il tutto ci isola dal mondo esterno. Ci portano il menu. Abbiamo l’imbarazzo della scelta. I piatti proposti sono molto invitanti. Essendo pranzo e non volendo appesantirci, abbiamo optato per due assaggi di primi piatti che sono stati “Scialatielli con broccoli e alici” e “Paccheri con baccalà, olive, capperi e pomodorini”. Entrambi sono stati eseguiti e serviti in modo molto professionale. Sono stati graditi e apprezzati da tutti i sette commensali del nostro tavolo. A seguire abbiamo ordinato la “Tagliata con rucola, pomodorini e grana”, semplicemente buona, che è stata accompagnata da vere “Patate fritte a sfoglia”, cioè non surgelate e scadenti come capita di trovare in tanti locali. Noi abbiamo rinunciato al dessert, ma il gentile cameriere ci aveva professionalmente elencato una serie di dolci invitanti. Interessante la carta dei vini, studiata e compilata con criterio senza seguire le mode che portano all’omologazione dei prodotti. Con i primi piatti ci sembrava doveroso abbinarci la schiumeggiante birra Dorica che abbiamo molto gradito, mentre la tagliata l’abbiamo accompagnata con il buon “Granatum 2015”, l’aglianico Cilento Dop dei Vini del Cavaliere di Capaccio- Paestum. Una bella giornata che cerchiamo di ripetere sperando ancora in belle giornate di sole. Prezzo indicativo a persona: 30/35 euro, vini a parte.
Ristorante Il Vecchio Bottaio, Viale Europa 43 – 84043 Agropoli (SA). Tel. 0974.827226.