La fase dell’esfoliazione della cute risulta essere sempre una delle più importanti, in termini di bellezza e di salute della pelle: sfortunatamente, la disgregazione delle cellule morte può sottoporre la pelle al rischio di una eccessiva violenza, che finirebbe per irritare ulteriormente l’epidermide. Quando poi ci troviamo di fronte a inestetismi come l’acne, la forfora e le verruche, questa fase richiede un’attenzione nettamente superiore: ecco perché l’acido salicilico diventa un alleato del quale non è consigliabile fare a meno. Si tratta, infatti, di un elemento naturale che agisce come l’acido glicolico: esfolia la pelle ma senza aggredirla, dunque in modo delicato.
Cos’è l’acido salicilico e quali sono le sue proprietà?
L’acido salicilico è una sostanza cheratolitica presente in natura, che possiede una spiccata capacità levigante ed esfoliante: come agisce? Una volta applicato sulla pelle, questo acido interviene interrompendo la catena della cheratina e permettendo il distacco della pelle morta, e la successiva rigenerazione delle cellule. Inoltre, la suddetta sostanza possiede anche altre qualità davvero interessanti: è un lenitivo naturale che placa le irritazioni cutanee e che dona sollievo, ed è anche un anti-batterico che evita le successive infezioni. In altri termini, non solo esfolia la cute e permette alle cellule nuove di respirare, ma interviene anche nel disinfettarla, agendo sempre con delicatezza. Il primo utilizzo possibile è contro i calli, visto che ha anche un forte potere ammorbidente della pelle.
Quali sono gli usi dell’acido acetilsalicilico?
È possibile trovare l’acido salicilico in primis nei cosmetici, visto che aiuta la pelle in tutti gli aspetti visti in precedenza: in genere la percentuale si aggira intorno al 2%. Va poi aggiunto che questo acido può diventare un ottimo rimedio per le verruche: basta infatti applicare un prodotto farmaceutico che contenga dell’AS al 15% come ad esempio Trosyd di Giuliani per trattare in modo efficace verruche e molluschi. Questi prodotti, infatti, permettono di assottigliare gli strati cornei tramite l’applicazione topica, e alle volte vengono potenziati dalla presenza dell’acido lattico: una sostanza che rende più efficace l’esfoliazione delle zone cutanee trattate.
Gli altri utilizzi dell’acido salicilico
L’acido acetilsalicilico può essere impiegato anche per il trattamento di altre problematiche della cute o del cuoio capelluto, come ad esempio l’acne e la forfora. Nel primo caso, ciò avviene per via delle capacità batterio-statiche dell’acido, che gli consentono di disinfettare la pelle acneica, penetrando all’interno delle lesioni in modo delicato. Anche una problematica molto imbarazzante come la forfora può essere trattata ricorrendo all’acido salicilico: merito degli shampoo medicati contenenti percentuali di questo acido intorno al 3%. L’utilizzo di questi prodotti sul cuoio capelluto funziona per una motivazione ben precisa: essendo la forfora il frutto della desquamazione del cuoio capelluto, l’acido salicilico funziona a mo’ di scrub facilitando il distacco immediato delle squame.
Fonte: Lente Pubblica