Martedì 13 Novembre 2018 lo showroom Linee Contemporanee sarà meta di “Achille Castiglioni 100th”, un progetto culturale itinerante internazionale, tributo al Maestro Achille Castiglioni e alla sua capacità insuperata di guardare il design con la lente della ricerca, dell’ironia e dell’invenzione, scardinando ogni logica e interpretando con intelligenza la realtà quotidiana.
A partire dalle ore 19:00, Giovanna Castiglioni, figlia di Achille e Vice Presidente della Fondazione Castiglioni, racconterà del padre, restituendo un’immagine autentica e inedita dell’uomo designer che fu Achille Castiglioni.
In occasione dell’evento sarà allestita una mostra comprendente la selezione delle icone più amate disegnate per Flos (Taccia, Arco, Parentesi etc.) con un focus sui principali prodotti progettati per Zanotta in un allestimento di oggetti “curiosi” e colorati.
È parte dell’allestimento “un micromondo” speciale dedicato al sedile Mezzadro che mostra come l’icona prende spunto dagli oggetti anonimi e dagli archetipi senza tempo e come il semplice sedile di un trattore, diventando un oggetto di produzione industriale, entra nelle nostre case e nei musei del mondo.
La mostra, a cura di Zanotta, rientra nel programma culturale legato ai festeggiamenti dei 70 anni di Linee Contemporanee, con il patrocinio morale di:
ADI Associazione per il Disegno Industriale Delegazione Campania, Ordine Architetti Salerno, Ordine Ingegneri Salerno, Fornace Falcone.
Achille Castiglioni, biografia
Nato a Milano nel 1918, Achille Castiglioni si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1944.
Insieme ai suoi fratelli Livio (1911-1979) e Pier Giacomo (1913-1968), dal 1940 si dedica alla sperimentazione sui prodotti industriali con un interesse indirizzato alla pianificazione urbana, l’architettura e il design: l’analisi e la ricerca nel campo delle nuove forme, delle tecniche e dei nuovi materiali ha condotto lo sviluppo di un processo di “design integrale”.
Insegna alla Facoltà di Architettura di Torino fino al 1980 e al Politecnico di Milano fino al 1993.
Nel 1956 è tra i fondatori di ADI – Associazione per il Disegno Industriale.
Progetta per le più note aziende e ottiene riconoscimenti internazionali (tra cui 9 Compassi d’Oro) per i suoi prodotti nonché per le sue incredibili installazioni nel mondo.
La collezione permanente del MoMA di New York ospita 14 suoi lavori e altre opere si trovano nei più prestigiosi musei del mondo.
Achille Castiglioni muore a Milano il 2 dicembre 2002.
Zanotta e i Castiglioni
L’incontro tra Aurelio Zanotta e i fratelli Castiglioni, avvenuto nel 1964, porta a una prolifica relazione personale e professionale: dopo il tavolo Leonardo, interpretazione misurata ed elegante dei cavalletti per il tavolo da lavoro, di lì a poco entreranno in produzione anche Mezzadro (progettato da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1957 per la celebre mostra “Colori e forme nella casa d’oggi” a Villa Olmo) e Primate. Per tutti gli anni Settanta il legame d’amicizia e di lavoro tra Achille e Zanotta rimane intenso e nel 1975 diventa prodotto il tavolino di servizio Servomuto, un altro oggetto destinato a diventare un modello di riferimento, che nasce dalla collezione articolata di complementi domestici Servi (i cui “padri” sono stati Servopluvio e Servofumo disegnati da Achille e Pier Giacomo Castiglioni). Sul finire del decennio viene presentata da Zanotta un’operazione di re-design condotta da Achille Castiglioni, che porta alla definizione del tavolino Cumano. Il 1980 è l’anno di un altro celebre recupero storico, il sedile per esterni Allunaggio, progettato da entrambi i fratelli Castiglioni quindici anni prima e che non ha eguali nella storia del design. Ancora, con un ritmo di collaborazione sempre intenso, ecco la presentazione di una spiazzante ipotesi di seduta, Sella (Achille e Pier Giacomo Castiglioni 1957), che anch’essa come il Mezzadro entra in produzione dopo essere stata protagonista irriverente nella mostra di Villa Olmo. Del 1987 è una delle invenzioni più pure, il tavolino/sgabello Basello, a cui fa seguito Joy (1989), un mobile a ripiani rotanti che diventa una scultura per abitare e che ancora una volta stabilisce un nuovo primato tipologico.
I prodotti Zanotta in mostra:
Allunaggio – design Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1965) Un oggetto “atterrato” da un altro pianeta: la leggera struttura filiforme, che sostiene la seduta, si mimetizza col prato facendo meno ombra possibile all’erba.
Basello – design Achille Castiglioni (1987) Tavolino a due piani, posizionati a due diverse altezze, che possono ruotare su un asse centrale: tra le diverse configurazioni diventa anche sgabello con un comodo appoggio. Joy – design Achille Castiglioni (1989) L’oggetto reinventa lo spazio attorno a sé, inserendosi nell’ambiente con la sua presenza scultorea e funzionale: cinque o sette elementi ruotano attorno allo snodo centrale, trasformandosi in un “gioco” con forme e funzioni sempre diverse.
Mezzadro – design Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1957) Progetto che esprime in modo evidente la volontà di riabilitare parte di un oggetto esistente, attraverso una sorta di “ready-made” confermandone la forma ma spostando il luogo e il modo di uso: il semplice sedile di un trattore diventa un oggetto di produzione industriale ed entra così nelle case e nei musei del mondo.
Cumano – design Achille Castiglioni (1978) Esemplare operazione di redesign, per riproporre oggetti anonimi migliorandoli: il classico tavolino da bistrot parigino viene riprogettato nei suoi dettagli, come il giunto in materiale che facilita la scorrevolezza della struttura verniciata (senza rovinarla con l’uso) e il foro sul piano che aggiunge la possibilità di appendere il tavolino al muro una volta ripiegato.
Leonardo – design Achille Castiglioni (1969) Un intervento di alta ebanisteria si coniuga con alcuni dettagli costruttivi tipici del banco da falegname: i cavalletti rappresentano, con semplicità, certezza funzionale e insieme bellezza costruttiva.
Sella – design Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1957) Una vera e propria sella da bicicletta montata su un tubo di acciaio (di colore rosa, ispirato alla maglia del Giro di Italia) sostenuta da un pesante basamento a
calotta semisferica che la rende basculante: nato come “sgabello per il telefono” per posizioni inusuali e sedute occasionali, Sella diventa un oggetto ironico e divertente in equilibrio dinamico.
Primate – design Achille Castiglioni (1970) Una seduta-invenzione, nata forse osservando gli amici giapponesi, che fornisce un morbido appoggio e invita a una postura corretta senza faticare. Albero design Achille Castiglioni (1983) L’ironico portavasi torna a catalogo con colorazioni inedite. Una presenza sottile, dinamica nella sua composizione, flessibile nel suo articolato disegno complessivo, destinata ad accogliere le piante da appartamento: un’invenzione tipologica che non ha eguali, un piccolo “bosco verticale” domestico.
Collezione Servi: Servomuto (1974); Servonotte (1986) – design Achille Castiglioni della serie Servi di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Una famiglia molto estesa, “un progetto senza fine” che negli anni si è arricchito di tanti oggetti ognuno dedicato a una precisa funzione, alcune assolutamente inedite.
Spluga design Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1960) Così come ricorda il nome, questo sgabello da bar fu disegnato per la birreria Splügen Bräu di Milano. Connotato dall’alto schienale di protezione dal passaggio degli avventori, è realizzato con un unico tubo di acciaio curvato a creare una forma di grande sinuosità.