di Diodato Buonora
Si è appena conclusa, a Rimini, BEER ATTRACTION 2016, evento internazionale organizzato da RIMINI FIERA dedicato alle specialità birrarie, birre artigianali, tecnologie, attrezzature e materie prime. Tra gli eventi in programma svettava per dimensioni e internazionalità il premio “Birra dell´Anno”, il concorso organizzato da Unionbirrai con 64 giudici da tutto il mondo, dedicato alle migliori produzioni artigianali italiane. Il premio, giunto alla sua XI edizione, ha riconosciuto le birre più meritevoli sull´intero territorio italiano. Le birre sono state iscritte al concorso in 26 tipologie diverse. I giurati hanno lavorato alla cieca, ossia non erano a conoscenza del nome della birra e del produttore. La “Zarina”, birra prodotta da Vincenzo Serra del Birrificio dell’Aspide di Roccadaspide, si è aggiudicato il titolo di “Birra dell’Anno” nella categoria numero 12, e cioè: “Scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana”. Durante lo stesso evento c’è stato anche l’“Italian Low Gluten Beer Award 2016”, concorso riservato alle birre italiane a basso contenuto di glutine e senza glutine, e anche qui c’è stato un brillante 3° posto per la “Blonde” del birrificio di Enzo Serra. Non volendo ripetermi, come ho scritto in altre occasioni, l’impegno, la passione e la professionalità pagano sempre. In più occasioni il Birrificio dell’Aspide ha avuto ampi consensi a livello commerciale e mediatico. Ricordo che sulla guida delle birre di Slow Food, che esce con cadenza biennale, nell’ultima edizione del 2014, il birrificio rocchese fu premiato con la Blonde come “Birra Quotidiana” (birra di grande qualità organolettica che ha come caratteri principali equilibrio, semplicità e piacevolezza), e con la Gairloch come “Grande Birra” (birra di assoluto valore organolettico, da non perdere).