Sfileranno le ragazze del paese che indosseranno gli abiti da sposa della nonne. La novità di quest’anno è che ci saranno anche sfilate organizzate da atelier con abiti di nuova fattura e presentati appositamente per l’occasione. Inoltre, il “banchetto” vero e proprio sarà a cura di ristoratori locali il tutto bagnato da vini Cilentani.
Al Banchetto della Sposa, rievoca seconda la tradizione Piagginese il rito “paesano” più sentito delle popolazioni contadine di tutto il Cilento “Il Matrimonio”, che nei primi del “900” veniva visto come la festa per eccellenza, insieme alle feste patronali.
Si aspettava con ansia e curiosità il giorno delle nozze della bella, del belloccio o il signorotto del paese. Tutti erano curiosi di vedere il vestito che la sposa avrebbe sfoggiato, perchè si diceva che era stato confezionato da qualche sarta importante della città.
Tutti erano curiosi di vederlo indossato. Per tutto il paese, nei giorni prima dell’evento si respirava un profumo di nuovo e si carpiva che qualcosa di speciale stesse per accadere. A questa festa tutti i paesani partecipavano.
Prima c’era il rito religioso nella chiesa del paese, che per l’occasione si vestiva con i drappi di festa, poi, finita la funzione religiosa tutti a casa dello sposo dove in un grande salone si festeggiava con dolci e dolcetti cotti in casa e con musica fatta di strumenti contadini che dalle finestre del salone echeggiava per le strade del paese.
Era una festa. Un corteo di bambini che schiamazzando e correndo accompagnavano dall’uscita della chiesa gli sposi lungo tutte le vie del paese fino all’ abitazione dove si sarebbe fatta festa fin a notte fonda.