Dal 16 giugno aperti al pubblico i cancelli di Villa Matarazzo. Presenti al taglio del nastro il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino ed il sindaco di Castellabate Costabile Spinelli. Nella giornata è stata inaugurata anche la mostra “A passi di Biodiversità” e a breve cittadini e turisti potranno godere anche delle bellezze del parco attrezzato della Villa, “il giardino d’ornamento”, roseto tra i più grandi d’Europa e della sala Cinema 3D in cui ammirare suggestive immagini dei fondali marini e delle acque su cui si affaccia il Parco. L’inaugurazione si è avviata con qualche problema logistico dovuto ad un’organizzazione non del tutto impeccabile, molte le lamentele del pubblico presente che non ha potuto assistere al taglio del nastro per lasciare spazio alla folla istituzionale. Durante l’evento tutti gl’interventi si sono focalizzati sul percorso da intraprendere nella cooperazione di tutti gli enti preposti affinché il turismo possa diventare volano per l’economia del Cilento. “Ѐ tempo d’impegnarci per il territorio, l’evento di oggi ci proietta verso un modello di Mezzogiorno che sa fare dei suoi beni paesaggistici e culturali una risorsa” esordisce il sindaco Spinelli facendo gli onori di casa e raccontando la storia di Villa Matarazzo, costruita da emigranti in cerca di fortuna. Il presidente del Parco Tommaso Pellegrino sottolinea con entusiasmo che la Villa sarà il fiore all’occhiello del Cilento, un luogo dove biodiversità e cultura troveranno la loro naturale vetrina ma non dimentica l’entità delle sfide che spetta superare al territorio, lì dove il bello dovrà diventare utile. Atteso l’intervento di De Luca che dopo aver celebrato la bellezza senza eguali delle coste cilentane, rammenta a tutte le rappresentanze che la strada verso il turismo che merita il sud è ancora in salita, è urgente un salto di qualità, necessaria è anche una moderna normativa per la gestione dei parchi chiarendo che la mummificazione del territorio è l’esatto contrario della tutela dell’ambiente. “Abbiamo un territorio benedetto da Dio, a mia conoscenza non c’è una costa ricca di tante perle. Come trasformiamo tutto questo in lavoro?”. Non solo momenti di gioiosa soddisfazione a Villa Matarazzo ma anche di forte riflessione sulle problematiche che continuano ad affacciarsi in territori dall’indiscutibile bellezza. La storia, come quella dei proprietari di Villa Matarazzo, si ripete: l’emigrazione, oggi come allora, sembra essere la scelta obbligata di chiunque cerchi una sorte favorevole. Il lavoro e la conservazione dei beni sono gli obiettivi che si prefigge la Regione dicendosi vicina a tutti i progetti che interesseranno il Parco Nazionale del Cilento. Entusiasta il sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi esprime il suo apprezzamento a chi ha operato affinché la bellezza delle acque e dei territori venissero preservati “una bellezza che ti fa quasi male agli occhi ma non basta tutelare questi luoghi, bisogna farli fruttare.”
In passato troppo spesso si è delegato solo ed esclusivamente a Madre Natura l’incombenza di creare flussi turistici ed economici per le nostre terre, compito che dovrebbe essere delle istituzioni, sull’eco di tutti gl’interventi che sono stati fatti in occasione dell’inaugurazione di Villa Matarazzo, va ribadito che i tempi sono più che maturi per distaccarsi dall’economia “del caso” su cui il Cilento si culla da sempre e stilare un progetto turistico moderno e stabile. Vanno affiancati i piccoli e medi imprenditori che investono sul Cilento con servizi concreti e infrastrutture efficienti e ben funzionanti, accostando alla pittoresca semplicità del vivere Mediterraneo servizi funzionali e all’avanguardia.