Una ricerca sugli anziani del Cilento, scritto dalla psicologa e psicoterapeuta Patrizia Del Verme. Un libro che, dando voce ai longevi, confida che “le voci dei longevi vengano ascoltate”.
Un saggio scientifico dal taglio divulgativo, pubblicato da Franco Angeli Editore.
“A lezione dai longevi” è il libro scritto da Patrizia Del Verme, psicologa e psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico, responsabile del Servizio di Psicologia clinica e della salute del Distretto Sanitario di Capaccio – ASLSA, autrice di articoli e pubblicazioni in campo psicologico, relatrice in corsi di formazione e convegni, conduttrice di seminari esperienziali. In questo interessante saggio scientifico dal taglio divulgativo, Patrizia Del Verme riporta i risultati della sua ricerca sulle ragioni che possono spiegare la presenza di una così alta percentuale di longevi nel Cilento.
Nella prima parte, ‘La cornice teorica’, l’autrice indaga la dimensione del cibo (psicologica, affettiva, relazionale, culturale, religiosa…) e la dieta mediterranea, espressione coniata da Ancel Keys, che tanta importanza riveste nel Cilento. Nell’analisi dello stile di vita e dell’invecchiamento, secondo una visione olistica dell’uomo, viene evidenziato il ruolo della psicologia positiva, movimento scientifico e professionale che “si concentra sugli aspetti positivi dell’esistenza umana: pensieri, atteggiamenti, emozioni e reazioni positive, virtù e forze, capacità, realizzazione, crescita”.
La seconda parte, ‘I longevi del Cilento’, parla della longevità e della lista delle zone blu nel mondo, quelle in cui si vive più a lungo rispetto alla media. Il Cilento, in cui “ci sono 30 centenari ogni centomila abitanti, più del doppio che nel resto d’Italia e d’Europa2, potrebbe essere candidato a entrare nella lista delle ‘blue zone’, si evince dal libro. Dopo aver chiarito la metodologia e gli strumenti di indagine, l’autrice illustra il rapporto che i longevi cilentani presi in esame hanno col cibo (conoscenze, percezioni, ritualità, emozioni…), esplora la loro quotidianità (luoghi, prospettive, attività, relazioni, atteggiamenti) e indaga la loro personalità, rivelando come, nei questionari a cui sono stati sottoposti, abbiano ottenuto i punteggi più alti nell’autoaccettazione e nell’autonomia.
Il longevo cilentano è “amante del luogo in cui vive e del ‘raccontare’, pieno di energie, curioso, gentile, fiducioso, poco stressato, grato nei confronti della vita, in particolare dei rapporti interpersonali, preciso, affidabile, responsabile e perseverante nelle attività che ha progettato e che svolge soprattutto con le mani, resiliente e con padronanza ambientale. … guidato da scopi nella vita, soprattutto di tipo religioso e familiare … potremmo dire che il longevo cilentano è autocentrato e continua a coltivare, preparare e assumere i cibi così tanto descritti da Ancel Keys”.
I risultati della ricerca di Patrizia Del Verme dimostrano che “la ‘dieta mediterranea ‘ non può essere intesa solamente come regime alimentare e che la salute e il benessere dei longevi nell’ottica olistica dipendono anche, e soprattutto, dallo stile di vita e da fattori psicosociali e ambientali: da tratti di personalità, emozioni, atteggiamenti, resilienza, alimentazione, regolarità del ritmo sogno-veglia, ambiente, spiritualità, convivialità, riti, ecc”.
“A lezione dai longevi”, di Patrizia Del Verme, è una fotografia nitida dei longevi del Cilento, un libro che, dando voce ai longevi, confida “che le voci dei longevi vengano ascoltate sia dal singolo individuo, sia dagli enti preposti all’educazione alla salute, per promuovere nuove politiche e pratiche finalizzate al raggiungimento della salute, del benessere e, quindi, della longevità”.