di Bartolo Scandizzo
Antonio Palmieri e Diego Della Valle, due imprenditori di successo che, oltre alla nota amicizia tra i due, da oggi li accomuna anche il mecenatismo nei confronti dei beni culturali ed archeologici. Il primo, Palmieri da Paestum, il secondo è Della Valle dalla Toscana. I due, è notorio, si conoscono da qualche decennio (ambedue amici di Clemente Mastella dei tempi d’oro) e certamente il fatto che Diego abbia intrapreso la strada di finanziare la ristrutturazione del più visitato sito archeologico mondiale, il Colosseo, è stato uno stimolo troppo forte per Tonino che ha colto al volo la proposta del nuovo direttore del Museo Archeologico di Paestum. L’occasione è arrivata quando Gabriel Zuchtriegel, si è presentato nella Tenuta Vannulo per chiedere sostegno al suo progetto di rilancio di Paestum. Infatti, il giovane “tedesco” si è messo in cerca proprio di imprenditori privati per sopperire alla scarsità di risorse a sua disposizione per attuare i sui programmi. Quando poi Palmieri si è visto proporre di abbinare il suo nome alla sistemazione dello spazio espositivo dove è esposta la Tomba del Tuffatore, non si è lasciato scappare la ghiotta occasione di diventare primo imprenditore privato del piano di rilancio del Parco archeologico della Città dei Templi. Ma Palmieri è andato oltre. Siccome dalle vetrate della sala del “Tuffatore” ci si affaccia sul cortile interno dove è situata, ma non più funzionante, la fontana che l’architetto Carlo Alfano ideò e realizzò negli anni ’60, situata vis a vis con la lastra nel giardino del Museo. Nell’immaginario di Alfano l’opera doveva creare un “dialogo tra arte antica e arte moderna”. Palmieri si farà carico di ripristinare la funzionalità della fontana.
Nell’accordo sottoscritto sembra ci sia anche la proposta di favorire l’integrazione tra le due eccellenze pestane: i 20.000 visitatori della Tenuta Vannulo e gli oltre 300.000 che visitano l’area archeologica potrebbero, se richiesto, accedere ai due siti con un biglietto unico e, ovviamente, scontato…
Il titolare della Tenuta Vannulo, in cuor suo, spera che la sua decisione potrà fare da apripista ad altri imprenditori “illuminati” e “capienti” a decidersi a devolvere risorse al bene comune. Certamente, in alcuni casi, sarà proprio Palmieri a stimolare personalmente i suoi colleghi a fare altrettanto come sarà disponibile ad accompagnare e facilitare l’opera di Zuchtriegel nella ricerca appena cominciata.
Il fatto che la famiglia Palmieri (Caterina, la moglie, Teresa, Nicola e Annalisa, i figli) abbia subito ascoltato e dato corso alla richiesta di Zuchtriegel è un viatico di prim’ordine per la sua campagna acquisti di supporter “capienti” che vorranno entrare a far parte del dream team del mecenatismo pestano.