Arrivando a Cardile è possibile ammirare un murales, realizzato da Antonio Suriano, in cui sono presenti i momenti salienti inerenti la coltivazione e la lavorazione del lino, un prezioso filato che ha dato a questo piccolo paese il nome e la notorietà nel corso degli anni. Storicamente, infatti, il nome Cardile deriva da “cardo”, uno strumento utilizzato per la lavorazione del lino e i cardilesi erano noti soprattutto per la loro attività di cardatori di lino. Questo tessuto è sempre più richiesto nel campo della moda e non perde il suo fascino nonostante a esso siano subentrate numerose fibre più o meno artigianali. Per questo Cardile ha deciso di non porre nel dimenticatoio l’antica tradizione della lavorazione del lino attraverso la nascita del laboratorio tessile “Il Cardo”, una costola dell’Associazione Culturale Sportiva “Martiri Riccio”.Nonostante la genesi di questo progetto risalga al 2009, ha acquistato importanza soprattutto nello scorso anno e questo 2018 promette molte iniziative legate a questo filato.Lo scopo di questo laboratorio, frequentato per il momento da sette signore, è quello di apprendere tutto ciò che riguarda la coltivazione, la lavorazione e il ricamo del lino. I prodotti realizzati saranno venduti mediante l’e-commerce e il ricavato sarà devoluto alle attività del laboratorio stesso. Alcune ricamatrici, inoltre, hanno presentato i loro manufatti in occasione di un gemellaggio sulla tessitura e il ricamo con San Giovanni in Fiore (Calabria) e hanno collaborato con la rivista “Mani di Fata”, mensile internazionale specializzato in ricamo.La prospettiva futura, però, è quella di poter rientrare in una misura della Regione Campania volta a trasformare quest’attività promozionale in una capace di creare occupazione promuovendo un prodotto autoctono. A questo interessante progetto si aggiunge anche l’idea, nonché la possibilità, di creare una Scuola di Ricamo e Tessitura con corsi destinati a persone amanti del ricamo e della tessitura. Un ulteriore step, inoltre, sarebbe quello di accompagnare turisti o scolaresche in una sorta di tour (utilizzando anche immagini e video) volto a far conoscere e toccare con mano tutto ciò che riguarda la semina, la coltivazione e la lavorazione del lino. Per il momento il laboratorio tessile sta crescendo e, in attesa di ulteriori e prosperi sviluppi, è stato seminato il lino in un piccolo campo in località Fusco. Da circa sessant’anni non avviene un evento simile e tutti aspettano impazienti di poter vedere questo campo fiorito che, a detta degli anziani, è come un mare azzurro che ondeggia al soffio vento.
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