Di Massimiliano De Paola
Nel giorno in cui le Nazioni Unite hanno celebrato la “Giornata della Terra”, è nato a Pertosa, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il Museo del Suolo, 1.500 mq di esposizione coperta e molteplici percorsi naturalistici collegati per una struttura che propone un singolare itinerario di conoscenza dedicato alla terra, e più precisamente a ciò che avviene in quei tre metri, fondamentali per la vita sul nostro pianeta, che dalla superficie si portano in basso.
Il Museo, nato per iniziativa della Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente), presieduta da Francescantonio D’Orilia, è stato finanziato dalla Regione Campania attraverso i fondi comunitari (P.O. Campania FESR 2007/2013 – Obiettivo Operativo 6.3) con il patrocinio morale e la collaborazione della Commissione Europea, del Global Geopark UNESCO Cilento – Vallo di Diano – Alburni e di numerose società scientifiche di ricerca per l’agricoltura, coordinata nella sua realizzazione dalla Knowledge for Business.
Venerdì 22 aprile 2016, a Pertosa, a 200 metri in linea d’aria dalle meravigliose Grotte di Pertosa-Auletta, le massime cariche istituzionali si son date appuntamento per salutare l’inizio dell’attività di una struttura museale unica in Italia e con pochi omologhi nel resto del mondo.
Il cerimoniale programmato per l’inaugurazione del Museo del Suolo si è aperto con i saluti del Sindaco di Auletta – Pietro Pessolano che ha ricordato le date della festa del carciofo ad Auletta e della sagra del carciofo a Pertosa. Ha fatto i saluti anche il Sindaco di Pertosa – Michele Caggiano, che ha anche sottolineato la collaborazione degli ultimi 20 anni tra Auletta e Pertosa dopo 100 anni di guerra.
L’ideatrice del progetto, Mariana Amato, Direttore Scientifico della Fondazione MIdA ha presentato il Museo del Suolo ed ha spiegato come l’idea del Museo sia nata da un suo desiderio di ricercatore nel campo del suolo di diffondere e divulgare questa conoscenza.
Secondo Francescantonio D’Orilia – Presidente della Fondazione MIdA, che ha presentato il sistema MIdA, al Sud è possibile fare sviluppo con la cultura, con la qualità dell’accoglienza, con la formazione, con la conoscenza, con l’approfondimento.
Fabrizio Mangoni, curatore degli exibit museali, ci ha spiegato il miracolo dell’argilla che rende il terreno fertile e incontaminato.
Il Sindaco di Padula Paolo Imparato, prima ha salutato con piacere l’inaugurazione del Museo, ma poi ha polemizzato per il mancato coordinamento a livello regionale degli attrattori culturali, approfittando della presenza delle massime cariche istituzionali in sala.
Tommaso Pellegrino (Presidente dell’Ente Parco Nazionale Cilento-Vallo di Diano–Alburni) ha sottolineato il fatto che “il sistema MIdA è diventato uno dei veri modelli di eccellenza del nostro territorio.” E ha ribadito “Dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo pensare che anche nei nostri territori possiamo fare delle cose virtuose, possiamo creare dei modelli che funzionano. Non è vero che al Sud ci sono solo modelli cattivi. Ci sono tante cose positive e questo è un esempio di eccellenza del territorio.” Altra novità che ha tenuto a sottolineare il Presidente del Parco è la nuova stagione per quanto riguarda la Regione, una regione che finalmente è presente e si occupa del Sud di Salerno. Per quanto riguarda il Parco ha confermato che i vincoli ci devono essere e devono anche aumentare per coloro che vogliono inquinare e distruggere il territorio, non per coloro che vogliono creare cose virtuose. E concludendo ha detto “Non possiamo far aspettare i nostri cittadini mesi per avere delle autorizzazioni” auspicando “la creazione da subito di un ufficio unico ed in tempi europei, perché noi stiamo in Europa innanzitutto. Diamo delle risposte affermative o negative in tempi rapidi ai nostri cittadini.”
Corrado Matera (Assessore al Turismo della Regione Campania), ha insistito sulla necessità di mettere a sistema tutte le eccellenze regionali dal punto di vista turistico. “Il Sistema Campania dovrebbe comprendere turismo verde, turismo religioso e turismo culturale.”
Le conclusioni sono state affidate ad Antimo Cesaro (Sottosegretario del MIBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche), che punta a mettere insieme le energie positive del territorio attingendo in maniera consapevole e responsabile ai Fondi Europei per raggiungere degli obiettivi. Ci ha parlato di 2 metafore: 1) la grande bellezza (film di grande successo) che in questo caso significa la bellezza del territorio, le eccellenze enogastronomiche, la terra che è una grande risorsa; 2) il capitale umano (altro film di grande successo) che deve rappresentare le risorse umane che vivono nei nostri territori. Poi ha annunciato “Di qui a qualche settimana saranno disponibili i primi bandi del PON CULTURA E SVILUPPO del MIBACT perché ci sono risorse. Noi metteremo a disposizione risorse che creino un indotto economico imprenditoriale con ricadute occupazionali.” Ha concluso l’intervento dicendo che la logica del posto nei Beni Culturali non c’è più, ci può essere la logica imprenditoriale del lavoro nei Beni Culturali.