di Veronica Poto
L’opera prima dell’autrice “Anima e Follia” verrà presentata Domenica 17 Aprile alle ore 18,30 presso il Palazzo Comunale di Roccadaspide
“Guardare il mondo sempre dallo stesso verso non lo fa cambiare, ma lo fa corrispondere ancora di più alla rappresentazione che la saggezza umana ne ha dato. E per quanto grande possa essere si tratta sempre di una saggezza più piccola del mondo. Quindi, a mio parere, guardarlo alla rovescia come fanno i folli può rivelare aspetti sorprendenti”. Partendo da questa riflessione la giovane autrice Ivana Leone costruisce la sua raccolta di poesie “Anima e follia” , sua opera prima che verrà presentata domenica 17 Aprile alle ore 18.30 presso il Palazzo Comunale di Roccadaspide. Il volume pubblicato dalla casa editrice Largo Libro vedrà l’intervento di Giuseppe Longo, Dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno, e Matteo Lanzetta, Docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “R.Kennedy” di Salerno. Durante l’incontro ci sarà spazio per la lettura di alcuni estratti a cura di Maria Luisa Limongelli con commento dell’autrice. Guardare il mondo e le cose da un’angolazione diversa e insolita rispetto alla nostra tradizionale visione è il punto di vista da cui partire per comprendere e interpretare questi versi. La follia indicata nel titolo parte da una concezione ben precisa, che affonda le sue radici nella cultura nel passato, in cui il folle era considerato una figura positiva guardata con rispetto e deferenza perché dotato di una sensibilità fuori dal comune che lo portava a carpire il senso profondo delle cose oltre l’apparenza. Questo è il punto focale attorno a cui si sviluppa la raccolta e che si dipana in un fil rouge per tutto il libro. Abbandoniamo preconcetti, stereotipi e pregiudizi a favore di un sentire comune, autentico e profondo , libero da qualsiasi forma precostituita. Così come ci spingeva a fare il grande Leopardi, nel suo invito a guardare oltre la siepe, aprendosi all’orizzonte infinito, allo stesso modo la Leone con grande leggerezza e lucidità allo stesso tempo, ci spinge a essere folli, a guardare più in là della nostra siepe. Andiamo oltre , approfondiamo il nostro vissuto e la nostra esperienza al di là di quello che osserviamo superficialmente. La natura delle cose spesso si disvela anche attraverso il dolore o il silenzio nei versi dell’autrice. Nella sua personale visione però essi non rappresentano sterili debolezze dell’animo umano ma acquistano una connotazione positiva, risolvendosi in interessanti stimoli da cui trarre preziosi insegnamenti per il nostro quotidiano e il nostro futuro.