di Nicola Nicoletti
Sapere che don Mario Sibilio stia bene è una buona notizia, pasquale, per la comunità di Vallo della Lucania e del Cilento intero. Colto da un malore nella cattedrale nella messa di Pasqua, è stato prontamente soccorso. Prima il dottor Bartolo Fusco, che è anche diacono, e poi il sindaco, Toni Aloia, cardiologo, si sono precipitati sul sacerdote che aveva iniziato a dare segni di malore mentre era seduto, dopo la comunione, accanto ai presbiteri. Ora è in ospedale, ricoverato per le insistenze dei sanitari, per accertamenti e per capire cosa sia successo. Sirene spiegate del 118 e lo spavento di fedeli e clero hanno dipinto la messa pasquale non come una pallida giornata bensì come un evento che ha fatto il giro di facebook in un baleno
Tutte le testate hanno asserito l’infarto. Non si sa se sia avvenuto invece un calo di zuccheri e quindi di pressione. Lo stabiliranno i sanitari prossimamente, ad analisi avvenute. Ora è serenamente in attesa del responso dei medici.
Certo, il sentirsi male il giorno di Pasqua, alla messa solenne celebrata dal vescovo Ciro Miniero, con chiesa strapiena e il capitolo cattedrale nella sua completezza, ha catapultato tutti i media, locali e non, sullo stato di salute del prete cilentano.
Molto negativo per una persona che mai ha voluto essere posto al centro delle attenzioni per un carattere schivo, capace di focalizzare l’attenzione non su di sé, ma sull’annuncio della Parola del Vangelo, una missione che lo ha fatto conoscere e ammirare in tutta la diocesi. A Vallo della Lucania, e non solo, don Mario è stato capace di creare comunità, far sentire la bellezza della parrocchia. Incontrare tutti. A lui gli auguri per un felice ritorno a casa, al riparo dal diluvio mediatico che invece ha quasi causato un infarto ai parenti che, letta la notizia sul web, sono corsi a chiamare il prete che, a sua insaputa, è diventato noto, tirando le orecchie ai tanti che hanno scritto forse troppo.