di Antonella Citro
Sette consiglieri, quattro di minoranza (Rosa Cimino, Elisabetta D’Elia, Michele Di Candia e Pietro Di Candia) e tre del gruppo “Insieme per Teggiano” (Lisa Grazia Babino, Sonia Marino e Mario Ubaldo Trezza) hanno siglato, lo scorso 10 febbraio a Teggiano, la caduta dell’amministrazione Cimino. Un evento prevedibile dopo ventuno mesi di rassegnazione quando cioè si è deciso di spaccare equilibri interni. Sono state tante e insanabili le questioni sollevate. Malumori esasperati hanno determinato, a settembre, la formazione del gruppo autonomo “Insieme per Teggiano” costituito dai due ex assessori Babino e Marino e dal consigliere Trezza, poi fuoriusciti dalla maggioranza. “Chiedo scusa alla Città di Teggiano. Il paese non merita questo epilogo. Invito la cittadinanza, se può, a dimenticare tutto” sono state le parole dell’ex sindaco, Rocco Cimino, in apertura della conferenza stampa del gruppo “Rinnoviamo Diano”. “E’ stato un atto vile e vergognoso nei confronti della cittadinanza – ha detto Cimino ai giornalisti – Non avrei mai compiuto un’azione del genere se fossi stato consigliere di minoranza”. Cimino, prende fiato e aggiunge: “I tentativi di riconciliazione con il gruppo Insieme per Teggiano sono stati diversi ma infruttuosi. Mario Trezza in un’intervista ha dichiarato che i motivi della sfiducia sono riconducibili alla revoca delle deleghe, ai rapporti lacerati e a inciuci con la minoranza. I fatti hanno dimostrato che sono stati loro ad avere rapporti con la minoranza. La richiesta di far gruppo è stata fatta al Segretario da un consigliere di minoranza. Mi viene da pensare che fosse una trappola ideata a tavolino. E comunque questi non rappresentano un valido motivo per far commissariare un Comune. Le regole che avevamo stabilito all’inizio sono cambiate in corso d’opera”. “Se le indennità le avessimo corrisposte – afferma ancora Cimino – forse adesso non saremmo qui”. In questi mesi, l’ex primo cittadino ha ammesso di essersi domandato se e dove ha sbagliato e ha espresso la sua sull’operato del Commissario ritenendo che ci saranno quasi certamente problemi legati al rincaro delle imposte. Va detto che sull’amministrazione retta da Rocco Cimino è stata posta la parola fine dopo nemmeno due anni di governo. Nell’ultima tornata elettorale, “Rinnoviamo Diano” con 700 voti aveva prevalso su “Teggiano va avanti”. E ora si deciderà nuovamente alle urne le sorti amministrative della storica Teggiano. Fino a giugno infatti quando si andrà a votare, sullo scranno più alto, siederà un Commissario Prefettizio. “Il gruppo resta unito. Se la gente vorrà non mi tirerò certo indietro” ha detto infine Rocco Cimino in vista di una eventuale candidatura alle prossime elezioni. Intanto Teggiano recupera le forze dopo questa bomba esplosa ma annunciata da mesi.