di Veronica Gatta
L’Istituto Comprensivo di Capaccio Capoluogo, in occasione della “Giornata Mondiale sulla Sicurezza Informatica”, ha organizzato un incontro, il 10 febbraio, nella sala Erica di Piazza Santini in Capaccio Scalo, a cui parteciperanno il Sindaco di Capaccio-Paestum, Italo Voza, e il Sindaco di Trentinara, Rosario Carione. Il confronto tra esperti, studenti, genitori e insegnanti, ha lo scopo di promuovere e sostenere un percorso di sensibilizzazione dei giovani nei confronti della Rete e del suo utilizzo consapevole e invitare tutti gli operatori scolastici a soffermarsi sul tema della sicurezza nella navigazione in internet da parte dei minori.
L’obbiettivo dell’evento promosso dalla direzione didattica delle Scuole di Capaccio, è quello di realizzare un’azione di informazione e sensibilizzazione sui rischi derivanti dall’utilizzo improprio di internet da parte delle giovani generazioni.
I destinatari dell’iniziativa sono: bambini, adolescenti, genitori e insegnanti, sui pericoli del Web: pedofilia, pedopornografia, cyberbullismo.
Il convegno serve a contrastare la diffusione informatica di comportamenti offensivi e lesivi nei confronti dei giovani, attraverso una maggiore consapevolezza dei pericoli reali e attraverso la messa a disposizione di strumenti di “parental control” per i pc a casa e a scuola, che bloccano l’apertura dei siti “pericolosi”.
“L’uso della rete ha assunto un ruolo centrale nella vita dei giovani – afferma Antonio Apruzzese, direttore del Servizio postale e delle comunicazioni, della Polizia di Stato –. Internet rappresenta una risorsa preziosa per la ricerca di informazioni ed è uno strumento fondamentale di crescita culturale e sociale, oltre che di aiuto nel loro percorso di studi. Le nuove tecnologie di comunicazione richiedono che i ragazzi sappiano usare il Web in maniera critica e sicura. Le nuove generazioni, i nativi digitali, devono acquisire le competenze necessarie affinchè la navigazione in Rete rappresenti un’opportunità e non un pericolo”.
“Play your part for a better Internet”. E’ questo lo slogan del “Safer Internet Day 2016”, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita dalla Commissione Europea, giunta alla sua XIII edizione. Anche quest’anno al centro della scena ci saranno i ragazzi, in particolare quelli della cosidetta Generazione Z, i nati tra il 1996 e il 2010, la cui vita “social” è stata oggetto di un’indagine affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e all’Università degli Studi di Firenze. Dalla ricerca emerge che il 17% degli intervistati rimane connesso tra le 5 e le 10 ore al giorno, ai pc, ai tablet ed ai cellulari. Una percentuale analoga di ragazzi dichiara di essere sempre connessa. Nel mondo dei giovanissimi sono le chat a farla da padrone: Whatsapp è la piattaforma preferita dal 90% degli intervistati, il 64% è connesso a Facebook, il 61% utilizza Instagram e il 58% va su Youtube. Quasi la totalità degli intervistati, più del 90%, confessa di usare quotidianamente le chat. Tra questi ci sono anche giovanissimi che sviluppano una dipendenza da Web, sono quelli a rischio “vamping”, che chattano anche di notte, il 6%, oppure quelli che lo fanno anche a scuola, il 26%. I ragazzi sono online ben prima dei 14 anni. Temono i bulli digitali, ma ancora in troppi sottovalutano il cyber bullismo, tanto che solo l’8% ammette di aver intenzionalmente vessato un coetaneo, mentre il 10% banalizza il proprio comportamento come semplice scherzo. Proprio per spiegare che non si scherza con i “social network”, la giornata alla Sala Erica, che si svolgerà a partire dalle ore 17,00, con il coinvolgimento degli studenti delle scuole di Capaccio e Trentinara, vedrà gli interventi dell’Ing. Piero Vecchio, esperto informatico, del Dott. Francesco Rotondo, Magistrato, e di due Psicologi la Dott.ssa Maria Teresa Desiderio e il Dott. Angelo Rizzo, che spiegheranno ai ragazzi come sfruttare le potenzialità comunicative del Web e delle community online senza correre rischi connessi al cyber bullismo, alla violazione della privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyrigt e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.