di Nicola Nicoletti
Per le prossime amministrative ci sarà la ressa per sedersi sulla poltrona di sindaco. A Vallo della Lucania si allarga giorno dopo giorno la lista dei candidati a sindaco. Prima di adesso, infatti, non si erano mai visti tanti pretendenti, pretendenti giovani e vecchi che, in sostanza, criticano l’attuale governo, incapace di leggere il momento presente, le esigenze dei giovani, di chi vuol rimanere ma è costretto a partire, impossibilitato a trovare un’occupazione che vada oltre i 3 mesi all’ospedale o nel campo della raccolta dei rifiuti, ma concentrato solo su costose statue dalle forme imbarazzanti.
A quella di Toni Aloia, attuale inquilino del palazzo cittadino, recentemente benedetto da Luigi Cobellis, si è aggiunta da pochi giorni la presenza di Mario Fariello. Stimato dentista vallese, molto conosciuto in particolare nelle frazioni e nelle zone rurali – sempre più popolate della cittadina cilentana – ha fatto il pienone di fan presso l’ex convento dei domenicani con il gruppo dei Fratelli d’Italia. Introdotto dall’onorevole Edmondo Cirielli, già presidente della provincia di Salerno assieme al Coordinatore Regionale del partito Antonio Iannone, al Responsabile Provinciale Michele Cuozzo ed al Consigliere Regionale di FDI Alberico Gambino. Per molti è sembrato una prova di candidatura, sorta con una certa sorpresa, poiché non si capisce quali siano i rapporti con la maggioranza di Aloia, ma nemmeno con la minoranza di Emilio Romanielo. In quest’ultima, infatti, il consigliere dovrebbe sedere. Usiamo il condizionale poiché negli ultimi consigli Fariello era assente. Eppure erano consigli importanti. L’ultimo in particolare, con tanto di lettera del Prefetto per la convocazione del consiglio e ressa dei commercianti per l’epilogo della soluzione sul problema viabilità in piazza. Non si capisce, infatti, quale sia la proposta in merito dell’esponente di FdI poiché, assente, non si è espresso. Eppure Fariello muove centinaia di consensi, fa’ politica da un ventennio e sarebbe onesto sapere la sua idea.
Un’altra candidatura possibile è quella di Pietro Miraldi. L’ex assessore al bilancio cacciato da Aloia un paio di anni fa ha scelto i pentastellati, giovani, numerosi, ma bisognosi di una persona che abbia un po’ di esperienza, e Miraldi sembra viaggiare bene con loro. I ragazzi porranno dei gazebo in piazza nei weekend per presentarsi alla cittadinanza.
Anche Marcello Ametrano, plurivotato vicesindaco di Aloia, sparge qualche voce su una lista che egli stesso dovrebbe guidare. Ametrano è argomento della cronaca recente poiché presidente della Yele, società che si occupa di rifiuti e vicesindaco, siede su un conflitto di interesse, almeno secondo Antonio Bruno del Pd. Il giovane potrebbe guidare i democrat per la corsa al palazzo di città, supportato anche dall’esperto e ritrovato Antonio Valiante, stimato politico chiamato in campo dal segretario cittadino del Pd, Riccardo Ruocco, in un sorta di reunion di una sinistra che a Vallo della Lucania sa di spezzatino per la sua frammentazione. Infine Giacomo Di Gregorio, rappresentate del civismo cittadino, sta incontrando professionisti, giovani e commercianti per un discorso alternativo all’attuale e per un rilancio al presente, patrimonio, secondo lui, povero innanzitutto di idee e progetti validi in un comune che sonnecchiando, sta perdendo la leadership in troppi campi senza rendersene nemmeno conto.