di Lucio Capo
Venerdì 22 gennaio 2016, il Comitato Rinascimare, Legambiente, Italia Nostra, WWF, il Consigliere delegato al mare del Comune di Capaccio-Paestum in rappresentanza del Sindaco e il Senatore, hanno avuto il piacere di conferire con il RUP e con il Presidente Canfora, per discutere del “Progetto delle barriere artificiali antierosione nel Golfo di Salerno”. Ben quarantadue massicciate, del peso di due milioni di tonnellate, che gli estensori del “Grande progetto”, vogliono scaricare nel nostro mare, tra Pontecagnano e Paestum, senza sentir ragioni. L’incontro istituzionale con il Presidente della Provincia è stato intenso e pieno di spunti, per poter fermare il progetto, alla luce di nuovi scenari, come ha dichiarato il RUP Domenico Ranesi… con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così, di noi che lo abbiamo visto all’opera… con quei tratti somatici finalmente rilassati e stesi, di uno che si è guadagnato il proprio, persino galante con le volitive bellezze ricce, rappresentanti del Comitato Rinascimare e di Legambiente, Giuseppina Letteriello e Valentina Del Pizzo.
Grande impatto hanno avuto le argomentazioni della dott. Giuseppina Letteriello, del Comitato Rinascimare, sul Presidente Canfora, che ha apprezzato e condiviso le analisi, le perplessità e le contrarietà sul “Progetto antierosione” della Provincia. “L’incontro ha avuto lo scopo di manifestare al Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, la nostra preoccupazione sul “Progetto di ripascimento del litorale del Golfo di Salerno”, fermarlo e cambiarlo. I motivi del dissenso sono:
– Il progetto non garantisce nessuna efficacia contro l’erosione.
– I tecnici, estensori dello stesso, non garantiscono nessuna soluzione circa i fenomeni erosivi.
– Le soluzioni prospettate avranno un grosso impatto sull’ecosistema marino.
– Verranno bloccate le correnti sottocosta, con grave danno per la spiaggia.
– La spiaggia di Paestum, potrebbe fare la stessa fine della spiaggia di Agropoli, dove la barriera di massi del Lungomare San Marco, sta letteralmente sprofondando negli abissi.
– Per anni, mastodontici cantieri edili faranno bella mostra sulla spiaggia, distruggendo quel po’ di turismo balneare residuo. La spiaggia di Paestum, lunga 13 km, ha solo 3 km in erosione, mentre 10 km sono in accrescimento. Si rischia di distruggere la nostra spiaggia. Il tratto interessato da fenomeni erosivi non presenta né insediamenti abitativi né infrastrutture pubbliche e pochissimi lidi. Sarebbe molto meno costoso e sicuro la delocalizzazione o l’arretramento dei lidi”. Queste le perplessità del Comune di Capaccio-Paestum, espresse dal delegato della Città dei Templi, nelle quali il Sindaco Italo Voza trova le ragioni della sua contrarietà al Progetto della Provincia. Mentre il Sindaco di Pontecagnano, Ernesto Sica, trova nel redigendo PUC la sua contrarietà al Progetto della Provincia. Infatti nel preliminare del Piano Urbanistico Comunale è prevista l’arretramento della strada litoranea di Magazzeno. Tale previsione fa venir meno la necessità di “cementificare” il mare, consentendogli di respirare e infrangersi con lievità sulle dune ripristinate, cogliendo, al contempo, l’occasione dell’arretramento dei lidi, come ci chiede l’Europa. Siamo nelle mani dei Sindaci di due Antiche Città. Speriamo che gli avi fondatori non debbano pentirsi dei loro discendenti.