di Veronica Gatta
I Sindaci di Capaccio-Paestum, Agropoli, Giungano, Trentinara, Altavilla Silentina, Roccadaspide ed Albanella, dicono “NO” alla costruzione della “Centrale a Biomasse di Paestum”. Alla manifestazione di protesta del 30 gennaio prossimo parteciperanno i sindaci del territorio del comprensorio di Capaccio-Paestum. “Ho invitato personalmente tutti i sindaci dei Comuni limitrofi alla manifestazione di protesta di sabato – ha dichiarato il primo cittadino di Capaccio-Paestum -. Tutti hanno accettato l’invito e parteciperanno alla marcia di protesta”. Un popolo arrabbiato e preoccupato percorrerà le strade dalla Sorvella a Paestum, per manifestare il loro dissenso alla dissennata decisione del governo, di costruire una “Centrale a Biomassa” nel territorio dell’Antica Città di Paestum, dopo duemila anni di storia i cittadini della piana sono costretti a difendersi dall’arrogante decisione. Animi infuocati a cui bisognerà far fronte con un adeguato servizio d’ordine. Il Sindaco ha scritto al Prefetto, manifestandogli le sue preoccupazioni circa il mantenimento dell’ordine pubblico, che non potrà essere assicurato senza una fattiva collaborazione con le istituzioni territoriali. La decisione di costruire una “Centrale a Biomassa” a Paestum ha creato sconcerto e paura nella popolazione, non certo rassegnazione e disinteresse. Un popolo in marcia per difendere i propri diritti, la propria la salute, il futuro dei propri figli e la propria terra.
Dal Palazzo di Città è partita una missiva indirizzata alla Regione, al Premier Matteo Renzi e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella quale si ribadisce con forza la contrarietà alla “Centrale a Biomassa”, dell’amministrazione comunale e dei cittadini. La Giunta Comunale, avversa alla Centrale, ha deciso di ricorrere al TAR del Lazio. A tal proposito, mercoledì, il Sindaco sarà a Roma per affidare l’incarico del ricorso ad un importante studio legale. L’interrogativo rimane aperto… Perché scelgono sempre Capaccio-Paestum quando bisogna costruire impianti per lo smaltimento della “Monnezza”? Così come accadde per la discarica di Cannito? Ora i cittadini di Paestum, Altavilla, Albanella, Roccadaspide, Trentinara, Giungano, Cicerale, Ogliastro ed Agropoli, devono combattere per difendersi dall’arroganza del potere, per difendere la propria vita, il proprio futuro, la propria terra. “La Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra. Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso” (cit. Capo Seattle).