di Lucio Capo
La presidenza del Consiglio dei Ministri nella seduta del 8 gennaio 2016 ha approvato la Centrale a Biomasse di Capaccio-Paestum. Nel decreto del Governo si legge: circa il progetto in esame. Che era glià stato oggetto di valutazione il 29 settembre e in merito al quale era stato chiesto un parere all’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio dei Ministri ha preso atto del superamento del dissenso espresso in conferenza dei servizi e ha condiviso il parere reso dall’Istituto con verifiche e prescrizioni in merito alla costruzione e all’esercizio di un impianto alimentato a “Biomasse” per la produzione di energia elettrica e termica della potenza di 0,999MW, da costruirsi in località Sorvella, nel comune di Capaccio (SA). L’impianto verrà pertanto realizzato con i necessari adeguamenti alle indicazioni fornite. In questa nota in burocratese spinto si condanna Paestum, che non sarà conosciuta più per le sue bellezze ambientali, culturali e enogastronomiche, ma per un “Centrale a Biomasse” che potrà bruciare scarti di lavorazioni agroindustriale e CDR (combustile da rifiuti). In tutto questo pesa l’assordante silenzio del Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che come Ponzio Pilato, rimane comodamente seduto sulla sua poltrona di Governatore, nel Palazzo della Regione a Santa Lucia. Dopo anni di battaglie, manifestazioni consigli comunali, preghiere e suppliche al Papa gli abitanti di Paestum, Albanella, Altavilla, Castelcivita, Controne, Serre, Roccadaspide, Trentinara, Glungano, Cicerale, Ogliastro, Eredita e Agropoli, vengono puniti dal Governo. “Cornuti e Mazziati” gli abitanti della Chora piangono il loro paesaggio, le loro mozzarelle, il loro vino, il loro olio, i loro ceci, i loro fagioli, i loro carciofi, la loro terra, il loro mare e le loro aree archeologiche perdute per sempre. Il Governo con un atto “irresponsabile” ha decretato la fine del turismo e dell’agricoltura , in un’area di grande pregio, quale quella di Paestum e del Cilento, con un atto d’imperio e un tratto di penna. Nella nota del Comitato Sorvella-Sabatella, che si batte da anni contro la Centrale a Biomasse di Paestum si legge: “ Un Governo irresponsabile, con ministri che non sono nè carne né pesce, legati tutti a vecchie logiche di potere e di partito, che invece di guardare al bene del paese, guardano al loro tornaconto personale ed elettorale. Come siete caduti in basso! Ma in questa occasione avete toccato il fondo! La lotta continua, faremo tanto di quel casino che neanche vi immaginate. Non vi è bastato il pare negativo dell’ASL di Salerno, della Soprintendenza ai Beni Ambientali, del Parco Archeologico di Paestum, delle interrogazioni parlamentari, del dissenso del Sindaco di Capaccio- Paestum e dei Sindaci dei Comuni limitrofi, del parere negativo della Provincia di Salerno, per darvi una motivazione valida in Consiglio dei Ministri e bocciare la realizzazione della “Centrale a Biomasse” di Paestum…ma se pensate di venire a Paestum, a costruire la Centrale a Biomasse, portatevi l’esercito perché dovete combattere”. Dopo il fallimento di una pletora di “personaggetti”, politici e parlamentari, ora tocca ai cittadini di Capaccio-Paestum la difficile battaglia contro la “Centrale a Biomasse”, gli unici e soli artefici del proprio destino….Si è cominciato martedì sera con un incontro promosso dai medici di famiglia a cui sono state invitate tutte le associazioni del territorio. Se non volete volete l’INCENERITORE a Paestum datevi una mossa.