di Bartolo Scandizzo
Le luci d’artista accese a Capaccio Scalo non fanno “impressione”!
Non per la loro conformazione né perché hanno poco di artistico. Non lo sono perché non riescono a smuovere i cittadini della “nuova” Paestum dal caldo dei loro appartamenti per riversarsi sotto le luminarie. Eppure il comune quest’anno ha investito 40.000 euro per accendere la voglia di farsi popolo dello struscio.
Ho cominciato con questo argomento l’incontro con i miei interlocutori capaccesi di questa settimana …
Io: “Cosa ne pensate di Capaccio Scalo illuminato?”.
Sele: “Le luci accese fanno molto festa. Purtroppo non la pensano così i Capaccesi che continuano a restare rintanati in casa”.
Solofrone: “Sarebbe stato il caso, ma non è mai troppo tardi, di creare anche un’isola pedonale. Vi immaginate corso Vittorio Emanuele a Salerno con le auto parcheggiate a destra e a sinistra della strada e con il traffico intasato che scorre a passo d’uomo?”.
Io: “Ricordo che proprio uno dei nuovi assessori di Italo Voza, Enzio Franco, fu un precursore dell’isola pedonale”.
Sele: “Vuol dire che se n’è dimenticato”.
Solofrone: “Allora furono i commercianti a chiederlo. Oggi, siamo certi che lo vogliono?”.
Io: “Basterebbe chiederglielo. In ogni caso, c’è un’altra buona notizia per Capaccio Scalo: L’arrivo delle sfere geodetiche che saranno istallate in via Nassiryia”.
Sele: “Almeno finisce la telenovela della loro sistemazione definitiva”.
Solofrone: “Finalmente Capaccio Paestum avrà un posto dove organizzare convegni e congressi. Penso che, nonostante tutto e nonostante Voza, questa potrà essere la vera novità infrastrutturale che potrà dare una mano al turismo fuori stagione e creare il terzo lato del triangolo urbano”.
Io: “A breve finiranno anche i lavori della piscina coperta”.
Sele: “Anche la posa dei tubi del metano ed altri lavori sono in dirittura d’arrivo”.
Solofrone: “Ora bisognerà convincere gli utenti ad allacciarsi”.
Io: “Il tempo farà la sua parte. Quindi Voza è ben saldo in sella!”.
Sele: “Non correre … I problemi all’interno della maggioranza sono ancora intatti”.
Solofrone: “La soluzione della crisi innescata dalla richiesta di azzeramento della vecchia giunta ha solo lasciato il fuoco sotto la cenere”.
Io: “Ho l’impressione che il passaggio del gruppo di Ragni all’opposizione abbia messo più paura ai frondisti che creato preoccupazioni a Voza”.
Sele: “Infatti, sento dire che alcuni dei consiglieri disposti a dimettersi sono reticenti ad assumere il ruolo di carnefici. Però la sfiducia nelle capacità di Voza di amministrare è diffusa”.
Solofrone: “È diffusa anche nel comune sentire dei cittadini”.
Io: “Basti pensare come è stata gestita la vicenda dello sfratto e della ricerca di una nuova sede al museo del Grand Tour”.
Sele: “Non solo. Come si fa a chiedere le dimissioni degli assessori e poi farli rientrare nello staff del sindaco a contratto”.
Solofrone: “In fondo, Voza rimarrà in carica, ma deve stare molto attento a non irritare troppo i consiglieri. Almeno fino alla primavera avanzata, in modo di andare oltre la possibilità di poter convocare le elezioni nella tornata di giugno 2016”.
Io: “In cambio, le elezioni per scegliere il presidente e la deputazione al consorzio di bonifica sono state rinviate”.
Sele: “Diciamo che è un punto a favore di Ettore Bellelli e delle sue liste. Ma la macchia elettorale della compagine uscente è in piena azione. Se le lezioni si fossero tenute a fine novembre, non ci sarebbe stata storia. Vincenzo Fraiese avrebbe vinto”.
Solofrone: “Il vero motore della macchina è Roberto Ciuccio”.
Io: “Ma i motivi del commissariamento regionale sono seri. Il rinvio potrebbe portare dei cambiamenti nella composizione del corpo elettorale”.
Sele: “Per me non ci sarà storia nemmeno a gennaio: pensate che dal gruppo di Fraiese è stata fatta recapitare la proposta di rinunciare a tutte le deleghe (uno dei motivi di massima preoccupazione) a patto che lo avessero fatto anche dalla parte di Bellelli”.
Solofrone: “Non c’è stata risposta!”
Io: “Voza indebolito, Fraiese sotto la lente d’ingrandimento della regione, non pensate che ci sia il rischio di un’involuzione proprio nel momento che l’economia accenna a ripartire”.
Sele: “È il destino di Capaccio Paestum quello di non saper sfruttare le opportunità”.
Solofrone: “Intanto godiamoci il ritorno della tomba ritrovata in Svizzera e riconsegnata da Franceschini a Gabriel Zuchtriegel …”